Daniele Luttazzi (foto) torna in tv, su La7, a cinque anni di distanza dall’“editto bulgaro” che gli chiuse in faccia le porte della Rai. Da allora si è dedicato al teatro, portando in giro per l’Italia il suo spettacolo “Barracuda” ma, per sua stessa ammissione, le platee garantite dalla tv gli mancavano, “con il teatro ci vorrebbe un secolo per raggiungerle”. Aveva già fatto un’apparizione, lo scorso anno, nella trasmissione che segnava il ritorno di Enzo Biagi (neanche a farlo apposta…) in tv dopo quattro anni, su Raitre. Ora torna con un programma tutto suo, un varietà satirico per adulti, in seconda serata il sabato sera su La7 (ore 23.30). Il titolo è “Decameron”, sottotitolato “politica, sesso, religione e morte”. Le premesse sono buone.
“Non diffamerò nessuno”, promette il comico satirico. Ma sono in pochi a credergli. Era stato, infatti, in trattative con Sky lo scorso anno, Daniele Luttazzi. La pay tv di Rupert Murdoch, però, aveva rinunciato all’ultimo a stringere l’accordo, quando il presentatore aveva presentato loro la bozza del programma, con un titolo così provocatorio. Ora il ritorno su La7 che, presumibilmente, gli avrà dato carta bianca (o quasi) sui contenuti.
Santoro, comunque, aveva invitato, nel corso della penultima puntata di “Annozero”, i vertici politici (“Prodi e D’Alema, per fare due nomi”) ed aziendali (della Rai, ndr) a premere per il ritorno di Luttazzi sulle reti del servizio pubblico. “Troppo tardi”, afferma Luttazzi in uno spot pubblicitario della sua nuova trasmissione, ormai il suo ritorno in tv ha una data ed un’ora. Ma non sarà in Rai. (Giuseppe Colucci per NL)