Ddl di riforma della Rai: ok ad art. 1, comincia a nascere la Fondazione

Approvazione odierna dell’art. 1 del disegno di legge di riforma della Rai, quello dedicato ai principi generali e alla Definizione dei compiti del servizio pubblico generale adiotelevisivo


da Franco Abruzzo.it

Roma, 10 gennaio 2008. La seduta fiume convocata dalla presidente della Commissione Lavori pubblici del Senato Anna Donati, si chiude nel primo pomeriggio ma raccoglie i suoi frutti con l’approvazione dell’art. 1 del disegno di legge di riforma della Rai, quello dedicato ai principi generali e alla Definizione dei compiti del servizio pubblico generale adiotelevisivo.
Soddisfatta la maggioranza che confida in un iter ora più spedito, sempre forte l’opposizione di Forza Italia che pure non spinge fino in fondo le possibilità di ostruzionismo permettendo di discutere in una mattinata tutti i 145 emendamenti al primo articolo. ”Il lavoro procede con un atteggiamento di dialogo da parte dell’opposizione – spiega la presidente Donati – che pure non ha abbandonato del tutto l’intenzione di fare ostruzionismo. Ora ci rivediamo martedì prossimo per lavorare in modo spedito come aveva del resto deciso l’ultimo Ufficio di presidenza prima delle ferie estive.
Occorrerà ancora tempo ma nel giro di due settimane dovremmo arrivare alla conclusione, ovviamente dedicando molte sedute alla discussione”.”La nostra opinione sul ddl rimane sempre assai negativa – dice il capogruppo di Forza Italia in commissione Luigi Grillo – non condividiamo la proposta del governo e siamo contrari alla divisione dei temi radiotelevisivi in due distinti ddl, una ora alla Camera e questo al Senato. Continuiamo a fare opposizione anche perchè nel ddl ci sono aspetti incoerenti e contraddittori come ad esempio le basi della Fondazione”.
Soddisfazione del relatore Esterino Montino secondo il quale ”per essere la prima seduta utile di voto degli emendamenti è un passo avanti. Abbiamo votato il 10% del totale che è di oltre 1.400 emendamenti. L’art. 1 poi è importante perché istituisce la Fondazione e fissa i termini generali del servizio pubblico”. Montino vede posizioni diverse nell’opposizione ”dove Forza Italia resiste sulle sue posizioni mentre il resto del centrodestra, pur votando contro, è più disposto al confronto”. Soddisfazione del sottosegretario alle Comunicazioni Luigi Vimercati, che spiega come gli emendamenti della maggioranza che sono stati approvati in parte specificano meglio le garanzie che devono venire dal servizio pubblico, con ulteriori specificazioni che riguardano la corretta rappresentazione della donna, la protezione delle esigenze dei minori, la tutela del patrimonio storico artistico e dell’ambiente. Questi votati all’unanimità come l’unico dell’opposizione che è stato approvato, e che è della Lega: chiede la valorizzazione delle culture locali e dell’informazione regionale. In più, spiega Montino ”è stato approvato un emendamento del senatore Paolo Brutti (Sd) per rendere possibile la costituzione di nuove società operative anche in Rai spa, previo parere della Fondazione”. Un altro dei 5 emendamenti approvati, firmato da Rifondazione, ”riafferma – dice ancora il relatore – la possibilità per la Fondazione di costituire società operative, che però hanno solo una funzione ausiliaria rispetto ai propri compiti per evitare conflitto con altre società che fanno capo a Rai spa”. Spiega infatti la presidente Donati che ”c’è stato stamattina dibattito sul ruolo della Fondazione, perchè qui puntiamo sulla sua finalità di organismo di controllo rispetto a Rai spa”.
Ci saranno da discutere poi alcune delle questioni sollevate nel suo parere motivato dalla Commissione Affari costituzionali del Senato, che ha chiesto ad esempio di modificare le disposizioni che regola le procedure di nomina dei componenti del consiglio della Fondazione, di cui si parla all’art. 5 nel segno di una maggiore autonomia per evitare ”il condizionamento da parte di soggetti politici e di governo”. Su questo ci sarà anche una proposta del governo sottoposta alla discussione della commissione. (ANSA)

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