Il servizio si chiama iCloud e l’applicazione con cui la Apple intende rivoluzionare la lotta alla pirateria musicale on line è denominata “Scan and match”, in sigla iTunes Match.
L’invenzione di Steve Jobs permette all’utente di archiviare sino a 10 mila brani musicali al costo annuo di 25 dollari. Il tutto in maniera legittima. I file vengono conservati in un grande archivio centrale della Apple, aggiornato costantemente dalle case discografiche che aderiscono al servizio. In particolare, con iTunes Match l’utente, una volta scaricato anche illecitamente il file, lo inserisce nel servizio di “Scan and match”, con cui la Apple cerca il brano nell’archivio di iTunes e lo mescola con i suoi, consentendo dunque all’utente di accedervi quando vuole e nel rispetto del diritto d’autore. La fruizione diventa così legittima: è richiesto, come detto, il pagamento di un importo forfettario di 25 euro l’anno, indipendentemente dal numero di brani fruiti. Il limite è costituito da 5 gigabyte di memoria (massimo 10 mila brani). L’iniziativa di Steve Jobs è stata accolta favorevolmente dalle maggiori case discografiche e, riteniamo, verrà sfruttata dagli utenti, considerato anche il prezzo previsto, veramente irrisorio, se si pensa che l’acquisto di un solo brano da iTunes costa 0,99 dollari. (D.A. per NL)