Sono stati sottoscritti ieri a Venezia i Protocolli d’intesa per la realizzazione di programmi di innovazione digitale nel settore della giustizia. Come si legge in una nota diramata sul sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, i documenti, firmati a Palazzo Cavalli dal ministro Brunetta, dal Ministro della Giustizia Angelino Alfano, dal Presidente della Corte d’Appello di Venezia Manuela Romei Pasetti, dai Tribunali ed i Consigli degli Ordini degli Avvocati di Bassano del Grappa, Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza, sono diretti al “miglioramento dell’apparato giudiziario attraverso metodi di lavoro che sfruttino meglio le potenzialità degli strumenti ICT”. Tra le finalità perseguite rientrano la riduzione della durata dei processi civili, il risparmio dei costi relativi alle comunicazioni tradizionali, nonché il “miglioramento dell’efficienza dell’apparato pubblico per la possibilità di utilizzare meglio le risorse di personale oggi dedicate ad attività ancora scandite dai tempi della burocrazia cartacea”. L’iniziativa – che si colloca nell’ambito dei progetti del piano di E-government 2012, diretti all’evoluzione dei servizi forniti dalle pubbliche amministrazioni – riguarda le comunicazioni ed i biglietti di cancelleria, nonché le sentenze, delle quali è prevista la digitalizzazione. “Si agirà progressivamente” – fa sapere il Ministero – “partendo dalla Corte d’Appello di Venezia, successivamente le soluzioni introdotte saranno estese alle comunicazioni e alle sentenze di primo grado, coinvolgendo tutti i Tribunali del Distretto veneto”. E’ richiesta anche la partecipazione degli avvocati operanti nella regione. La firma dei protocolli viene inoltre considerata il primo passo verso l’innovazione del settore a livello nazionale. ”Entro un anno” – ha dichiarato Brunetta – “si potranno vedere i primi risultati per un processo di efficienza grazie all’informatizzazione ormai irreversibile”. (D.A. per NL)