Franco Abruzzo.it
Bologna, 27 ottobre 2008. Il quotidiano bolognese Il Domani, edito dall’ Editoriale Bologna srl della cooperativa L’Oggi, associata a Legacoop, dall’1 novembre cesserà le pubblicazioni. Lo ha comunicato l’azienda alle rappresentanze dei 17 giornalisti e otto poligrafici. Per «poter scongiurare questa drammatica prospettiva» le organizzazioni sindacali (Fnsi, Aser, Cdr, Cgil-Slc, Rsa) hanno chiesto l’attivazione di un tavolo di crisi istituzionale a Regione, Provincia e Comune, tavolo che si terrà mercoledì mattina. Il cdr ha annunciato pure che «le organizzazioni sindacali si riservano ogni ulteriore iniziativa di lotta che riterranno necessaria in questa delicata vertenza». Solidarietà è stata espressa dal’ Ordine dei Giornalisti dell’ Emilia-Romagna, dai cdr de Il Resto del Carlino e di Quotidiano Nazionale, dal Pd bolognese, dal sindaco Cofferati. Di una «situazione insostenibile» sul piano economico ha parlato l’ ad Editoriale Bologna srl, Dino Tavazzi. «I contributi pubblici non vengono anticipati dalle banche. E in più il governo taglia i contributi ai giornali cooperativi ed elimina la certezza del diritto a riscuotere i fondi – ha detto – Oltretutto anche lo stampatore, in attesa di pagamenti, ci ha detto che cesserà di stampare a partire dall’1 novembre. Ci dispiace perchè avevamo pensato a un percorso diverso che però non si è potuto realizzare». (ANSA).
COFFERATI: FARE OGNI SFORZO PER EVITARE CHE IL DOMANÌ CHIUDA. NECESSARIO TENERE IN VITA UNA VOCE LIBERA
Bologna, 27 ottobre 2008. «Bisogna fare ogni sforzo per evitare che ‘Il Domanì chiuda». Questo l’appello che il sindaco di Bologna Sergio Cofferati fa a favore della sopravvivenza del quotidiano locale che dal prossimo 1 novembre non sarà più in edicola. «Un giornale -prosegue Cofferati- è luogo di confronto di idee, di dibattito e approfondimento culturale, dunque parte integrante del tessuto democratico della città e non importa se piccolo o grande, per questo è sempre necessario difendere l’autonomia dei giornali e aiutarli a sopravvivere». Insomma, per il sindaco, ognuno deve fare la propria parte «con gli strumenti di cui dispone, ma con lo stesso obiettivo: tenere in vita una voce libera». Ricordando che nei prossimi giorni ci saranno degli incontri su questo tema, il sindaco ha garantito che «cercheremo di promuovere iniziative utili a realizzare questo obiettivo». «Bologna -ha concluso- ha bisogno di tutti i suoi giornali compreso ‘Il Domanì». In sostanza quella che il primo cittadino si impegna a promuovere è una ‘moral suasion’ per salvaguardare il futuro della testata in gravissima crisi. (Adnkronos)