Verso la proroga delle autorizzazioni temporanee ai consorzi locali DAB? A quanto risulta a NL – che sul punto aveva fortemente sollecitato una decisione in tal senso – il Mise starebbe seriamente considerando la necessità di una stabilizzazione del settore della radio digitale. Il dicastero, infatti, secondo alcune fonti di questo periodico, starebbe valutando di prorogare, nelle more della pubblicazione dei bandi per l’attribuzione ai consorzi DAB locali dei diritti d’uso previsti dal (provvisorio) Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze per la radiodiffusione sonora in tecnica digitale approvato nei mesi scorsi da Agcom, le autorizzazioni sperimentali che stanno giungendo a scadenza.
Stabilizzazione logica, equa e necessaria
Si tratterebbe di una misura logica, equa e necessaria.
Logica
Logica, perché non avrebbe nessun senso imporre lo spegnimento di impianti sperimentali appena prima del rilascio di diritti d’uso definitivi, determinando una soluzione di continuità che non gioverebbe a nessuno mentre arrecherebbe danni rilevantissimi al comparto locale.
Equa
Equa, perché così era stato fatto per tanti anni per le emittenti nazionali (diversamente si creerebbe una disparità di trattamento che sarebbe certamente censurata dai giudici amministrativi).
Necessaria
Necessaria, perché l’affermazione del DAB passa dalla presenza non solo dei consorzi nazionali, che in almeno un caso hanno già ricevuto i diritti d’uso definitivi, ma anche di quelli locali.
Work to progress
E proprio in tal senso sarebbe opportuno che il Mise non rallentasse il rilascio di autorizzazioni sperimentali in attesa della pubblicazione dei bandi DAB. E ciò in quanto è altamente presumibile (sulla scorta dell’esperienza del refarming della banda 700 MHz) che prima della metà del 2023 (ma secondo alcuni addirittura più in là, nel 2024) non possano concludersi le relative procedure.
Mare forza 9
Rese particolarmente complesse dalla scarsità di risorse radioelettriche pianificate sull’area adriatica (anche se non solo).