La situazione delle tv locali, purtroppo, è irrecuperabile. Gli effetti delle disastrose scelte adottate da governo e Agcom per la migrazione al DTT e avvallate dai rappresentanti delle emittenti possono (forse) essere mitigati, ma non rimossi.
Dove invece si può e si deve agire è sul comparto radiofonico, che sta cominciando ora ad affrontare la migrazione alla tecnologia numerica, pur tra mille dubbi e perplessità. I segnali che vengono dai tavoli istituzionali, però, anche in questo caso, non sono buoni e il rischio che le radio facciano la fine delle tv è elevato. Rimane la speranza che gli editori radiofonici siano più scaltri di quelli televisivi, evitando di far gestire ad altri, in piena autonomia, il proprio futuro.