Potrebbero essere pubblicate a breve dal Ministero delle imprese e del made in Italy le Linee guida relative ai prossimi bandi per l’attribuzione dei diritti d’uso DAB+ sulla base del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze (provvisorio) di Agcom ai consorzi locali per la radio digitale.
Con ogni probabilità, si tratterà di Linee guida sottoposte a consultazione pubblica, come accaduto per i bandi FSMA (fornitori di servizi di media audiovisivi) per il DTT in occasione del processo di refarming della banda 700 MHz.
Bandi ad inizio 2023?
Circostanza che potrebbe far presagire la pubblicazione dei bandi DAB+ per l’inizio del 2023, piuttosto che per il ventilato dicembre 2022 (che a noi era parso improbabile in quanto troppo ravvicinato).
Accasamento digitale
Quel che è certo è che ciò determinerà, più di quanto stia già succedendo da diverse settimane, un’intensificazione dei processi di assestamento delle partecipazioni delle emittenti nei vari consorzi locali.
Presidio plurimo
Si registra, in particolare, una suddivisione, da parte dei soggetti pluriconcessionari, dei titoli (concessori) su più consorzi concorrenti per diritti d’uso nella medesima area tecnica, secondo una strategia volta a raddoppiare le chance di ottenere capacità trasmissiva. Un soggetto titolare di più concessioni insistenti sullo stesso territorio, può infatti partecipare a più consorzi nella medesima area tecnica.
Scommesse
Certo è che, nelle aree dove i diritti d’uso sono inferiori al numero di consorzi che parteciparanno ai bandi, in condizione di competitività, si tratta, per molte emittenti, di una vera e propria scommessa.