Da settembre E Polis non sarà più semplice free press cartacea, ma diventerà un portale internet di notizie nazionali e locali. Il progetto sarà possibile grazie alla creazione di una joint venture con Banzai, un gruppo che controlla circa 20 aziende web e che, nello scorso anno, ha fatturato 38 milioni di euro. E Polis e Banzai definiranno le rispettive mosse il prossimo 14 luglio a Cagliari. Il cartaceo tuttavia non passerà in secondo piano, dal prossimo 6 ottobre sarà in edicola una nuova edizione del tradizionale free press, prima a Genova e Palermo e poi anche a Trento, Trieste e Udine. Sul web il free press avrà una redazione rinnovata e ad hoc, capitanata dallo stesso direttore, Enzo Cirillo. E Polis in versione on line sarà la ventesima edizione della testata free, già reperibile in 17 capoluoghi a cui si aggiungeranno a breve anche Genova e Palermo. Gli ultimi due aggiunti alla squadra di E Polis, Torino e Bari, hanno raccolto il 75% delle inserzioni pubblicitarie prefissate. L’iniziativa editoriale sarà presentata nelle prossime settimane. Sono ancora però riservate le previsioni di raccolta pubblicitaria on line. Formalmente non è ancora stata definita l’intesa tra Paolo Ainio (fondatore di Banzai, nonché di Virgilio.it), l’amministratore delegato di E Polis, Sara Cipollini e Carlo Somigliano, editore designato dal network e a.d. della concessionaria pubblicitaria interna Publiepolis. Certo è che Banzai, oltre a seguire la strutturazione tecnica del portale, dovrebbe coprire la parte interattiva, di dialogo con i lettori telematici, quella di intrattenimento tra giochi e servizi a valore aggiunto e soprattutto l’editing dei contributi che arriveranno dagli utenti. La produzione di contenuti prevista è importante e potrebbe consentire ad E Polis di eludere la concorrenza dei numerosi portali on line. Il gruppo editoriale è controllato da Alberto Rigotti e dalla sua Abm merchant e mira allo sfruttamento e all’ampliamento della community già esistente (conta circa 65 mila lettori in rete di cui 25 mila abbonati) potenziando tramite il web la natura “glocal” delle edizioni cartacee. (Silvia Bianchi per NL)