Radio Fiume, l’emittente in lingua italiana della Croazia, rischia la sua piena esistenza editoriale perché due dei quattro redattori in organico a causa del pensionamento e licenziamento non fanno più parte dello staff.
Le voci per i tre brevi notiziari e per il giornale radio ora sono esclusivamente del capo redattore Andrea Marsanich e di un altro collaboratore. Così ha commentato Marsanich, in forza all’emittente dal 1974: "Il timore è che se uno di noi e in ferie e l’altro si ammala, Radio Fiume rischia quel giorno o quei giorni di non avere i programmi in lingua italiana. Basterebbe un po’ di buona volontà perché ci sono i candidati adatti a venire a lavorare nella nostra redazione. La situazione economica non consente di essere ottimisti. Già in passato abbiamo avuto degli aiuti da parte dell’Unione Italiana e del deputato al Sabor, Furio Radin. A prescindere da questi problemi gravi, andremo avanti su questa strada, segnando le vicende della nostra Comunità nazionale e non ci arrendiamo assolutamente". Radio Fiume (Radio Rijeka) nasce il 16 settembre 1945. Al microfono sono le annunciatrici Barbarina Ožegovic in lingua croata e Ida Modica Milkovic in italiano. La sede è in un’abitazione in via Štanger 9 a Volosca. Per un breve periodo si trasferisce a Cosala. In seguito i programmi sono trasmessi anche dal Palazzo del Governo. Nel 1951 l’emittente radiofonica, che fa parte della Radiotelevisione croata, prende sede in Corso. All’inizio vengono trasmesse commedie teatrali e prime riviste radiofoniche. La programmazione giornaliera in italiano è quasi ininterrotta ma, in seguito alle ben note vicende politiche, vive momenti di estremo disagio, subisce per un lungo tempo una forte limitazione e viene ridotta notevolmente negli spazi della programmazione. Il periodo buio per le trasmissioni in lingua italiana è quello a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, quando va in onda soltanto il notiziario redatto da collaboratori esterni. I primi segnali di ripresa si verificano agli inizi degli anni Sessanta. Nel 1974 viene ricostruita la redazione italiana come un’emittente indipendente, prima con due e in seguito con quattro giornalisti (Agnese Superina, Andrea Marsanich, Virna Baraba, Iva Pavletic). Lo scopo è quello di realizzare un’emittente bilingue che risponda alle esigenze informative di una comunita’ minoritaria, che salvaguardi l’identita’ linguistica e culturale della minoranza italiana, che promuova e diffonda la cultura italiana affermando la convivenza tra i croati e gli italiani. La stazione diffonde ogni giorno tre notiziari (ore 10, 12, 14) e un giornale radio (ore 16) in lingua italiana ricevibili in onde medie su 594, 774, 783, 1125, 1134, 1197 KHz. Viene ricevuta anche in alcune aree del Trentino de Veneto e delle regioni che si affacciano sull’Adriatico. I programmi (tra italiano e croato) vengono irradiati da quattro trasmettitori, quotidianamente dalle 6 alle 24. A fine 2005 la società editrice aveva realizzato un giro d’affari di oltre otto milioni di kune (circa un milione di euro) superando di gran lunga gli altri sette centri esistenti nell’ambito della Radiotelevisione croata. La preparazione di quattro notiziari è l’impegno giornaliero della redazione italiana guidata dal caporedattore Franco Rocchi (ne fanno parte Agnese Superina, Virna Baraba e Andrea Marsanich). La stazione ha una quarantina di dipendenti e dieci collaboratori esterni e corrispondenti a Abbazia, Crikvenica, Arbe, Veglia e Delnice ed è ascoltabile via web (www.radio-rijeka.com), via satellite in Europa, Nord Africa, Medio oriente (Hot Bird 6, 13° Est); in Nord America (Telstar 5, 97° est); in America Centrale e Meridionale (NSS 806, 40,5° ovest); in Australia e Nuova Zelanda (OPTUS B 3, 152° est). Tra i progetti futuri, prima della riduzione dell’organico, l’obiettivo principale era quello di ampliare lo spazio in lingua italiana finanziato dall’Unione Italiana (che consente la realizzazione di rubriche specializzate e approfondimenti). (R.R. per NL)