Cannoniere, simbolo calcistico (ma anche politico) di una città, Cristiano Lucarelli (foto), 31 anni, si appresta a ricoprire anche un altro ruolo, importante e ricco di responsabilità, all’interno della città che lo idolatra, in cui è nato, cresciuto (non solo calcisticamente) e che ora guida come una sorta di condottiero. Già, perché Cristiano non solo è il cannoniere e capitano della squadra che da tanti anni non conosceva i fasti attuali (serie A conquistata dopo 55 anni!), ma è diventato un vero e proprio simbolo della città (anche in virtù del fortissimo schieramento politico della curva del Livorno calcio), protagonista sempre e comunque (anche in negativo), balzò agli onori della cronaca allorché, due stagioni fa, rifiuto un contratto milionario con il Torino pur di restare a Livorno, con un contratto ben più ridotto (meno della metà). In seguito, fece il suo primo passo nel mondo editoriale, pubblicando il libro “Tenetevi il miliardo”, una sorta di inno ai buoni sentimenti, in un mondo del calcio devastato degli interessi economici, che si chiudeva con la frase “Livorno che non è solo una squadra o una città… ma una delle forze che salveranno il calcio”. Ora Lucarelli ci riprova, investendo di tasca propria nel progetto del “Corriere di Livorno”, quotidiano che uscirà in autunno, con 40 pagine a colori, e che seguirà le vicende locali. L’obiettivo dichiarato è la vendita di tremila copie quotidiane, facilmente raggiungibili in quel di Livorno anche solo grazie all’eco provocato dal nome dell’editore. Facile intuire quello che sarà l’indirizzo politico della testata. (Giuseppe Colucci per NL)