”Le disposizioni in materia di professioni introdotte con la manovra bis recepiscono in ritardo, e con qualche ritrosia e contraddizione di troppo, i principi del sistema professionale duale, basato su poche professioni ordinistiche e sul principio generale della liberta’ dell’esercizio dell’attivita’ professionale, sul quale da anni noi insistiamo”.
Lo affermano i deputati Democratici Andrea Orlando, responsabile Forum Giustizia e Mario Cavallaro, responsabile professioni e avvocatura. ”Maggioranza e governo – continuano i due esponenti del Pd – avevano finora stancamente condotto il dibattito verso obbiettivi riduttivi, consumando inutilmente la legislatura e mancando, anche verso gli ordini professionali, di quella lealta’ e chiarezza che avrebbe favorito un miglior impianto normativo ed una piu’ sollecita introduzione di norme necessarie ad una buona regolazione delle attivita’ professionali. L’uso inopportuno della decretazione d’urgenza comprimera’ inutilmente i tempi e le possibilita’ di una necessaria integrazione e modifica delle disposizioni, in piu’ parti contraddittorie, troppo generiche o di mero rinvio ad attivita’ regolamentari e normative successive; il confine fra attivita’ regolate e libere e’ tracciato, ad esempio, con assoluta vaghezza e ricorrendo a nozioni formali corrette ma prive di riferimenti alla realta’ del nostro paese e del suo sistema professionale”. ”Mancano poi, come gia’ abbiamo rilevato per la riforma della professione forense, interventi di reale sostegno alle occasioni di lavoro economicamente e professionalmente significative, che premono al mondo professionale, specie a quello dei giovani che vi accedono, assai piu’ di disposizioni generali i cui effetti saranno destinati ad essere percepiti solo fra decenni. Anche in questa direzione – concludono Orlando e Cavallaro – si esprimera’ la nostra iniziativa parlamentare sul decreto legge”. (ASCA)