Si è svolto ieri a Milano, presso la Fondazione “Corriere della Sera”, un dibattito che ha avuto come protagonista l’esperienza avviata in Francia con la convocazione dei cosiddetti “Stati generali della carta stampata”, voluti dal presidente Nicolas Sarkozy al fine di rilanciare il giornalismo scritto, sia su carta che su internet.
Come si legge sul “Corriere della Sera” (edizione 16/04/2009), ad illustrare il modello francese è intervenuto Bernard Spitz, giornalista e docente di Economia della comunicazione alla Sorbona e coordinatore degli “Stati generali”. Spitz – durante il dibattito aperto da Piergaetano Marchetti, presidente di Rcs Quotidiani – ha spiegato come l’iniziativa, avviata nei mesi scorsi, si basi sulla partecipazione ed il confronto tra editori, politici, giornalisti ed esponenti del mondo della cultura, e abbia già portato innovazioni “ad esempio nella distribuzione o nella pubblicità istituzionale”. Tra gli interventi concreti previsti nell’ambito di tale modello, rientra il diritto, riconosciuto a chi compie 18 anni, di poter fruire in maniera gratuita e per dodici mesi, dell’abbonamento ad un quotidiano a scelta. Apprezzamenti in merito all’esperienza transalpina sono stati espressi dal coordinatore del dibattito, il direttore del “Corriere della Sera” Ferruccio De Bortoli, secondo il quale “il metodo francese ci dice che questa non è un’industria come le altre, ma un pezzo dell’identità nazionale: una consapevolezza culturale che purtroppo qui non c’è”. Un modello, dunque, a cui guardare e da promuovere, come è stato dichiarato dagli altri partecipanti all’incontro, quali il segretario della Fnsi, Franco Siddi, ed il presidente della Fieg, Carlo Malinconico. (D.A. per NL)
Come si legge sul “Corriere della Sera” (edizione 16/04/2009), ad illustrare il modello francese è intervenuto Bernard Spitz, giornalista e docente di Economia della comunicazione alla Sorbona e coordinatore degli “Stati generali”. Spitz – durante il dibattito aperto da Piergaetano Marchetti, presidente di Rcs Quotidiani – ha spiegato come l’iniziativa, avviata nei mesi scorsi, si basi sulla partecipazione ed il confronto tra editori, politici, giornalisti ed esponenti del mondo della cultura, e abbia già portato innovazioni “ad esempio nella distribuzione o nella pubblicità istituzionale”. Tra gli interventi concreti previsti nell’ambito di tale modello, rientra il diritto, riconosciuto a chi compie 18 anni, di poter fruire in maniera gratuita e per dodici mesi, dell’abbonamento ad un quotidiano a scelta. Apprezzamenti in merito all’esperienza transalpina sono stati espressi dal coordinatore del dibattito, il direttore del “Corriere della Sera” Ferruccio De Bortoli, secondo il quale “il metodo francese ci dice che questa non è un’industria come le altre, ma un pezzo dell’identità nazionale: una consapevolezza culturale che purtroppo qui non c’è”. Un modello, dunque, a cui guardare e da promuovere, come è stato dichiarato dagli altri partecipanti all’incontro, quali il segretario della Fnsi, Franco Siddi, ed il presidente della Fieg, Carlo Malinconico. (D.A. per NL)