Di fronte alla rivoluzione di Internet e alla crisi economica che taglia i budget delle redazioni, «le agenzie di stampa devono affermare forte e chiaro di essere un ingrediente insostituibile per un’informazione completa e di qualità », perchè oggi più che mai rappresentano «una bussola nel labirinto mediatico».
Lo sostengono il direttore dell’Agence France Presse (Afp), Philippe Massonet, e la vicedirettrice, Juliette Hollier-Larousse, in un lungo intervento pubblicato sul quotidiano francese Le Monde. «Ancora oggi sono le agenzie a permettere alle televisioni di preparare i loro grandi appuntamenti, alle radio di dare le prime informazioni a caldo, ai giornali di pubblicare le loro analisi, ai siti web di attirare l’audience, ai blog di suscitare commenti sull’attualità», scrivono i responsabili dell’agenzia di stampa francese che rimproverano a coloro che ritengono ormai inutili le agenzie di essere i primi a «piratare» i loro contenuti senza essere abbonati. Ad essere messo in discussione dai detrattori delle agenzie di stampa infatti «non è la qualità o la pertinenza delle loro informazioni – riconoscono Massonet e Hollier-Larousse – ma il loro prezzo». Pertanto, spiegano, «le agenzie hanno capito che dovevano adattarsi per meglio rispondere ai loro clienti», in particolare «accelerando il proprio sviluppo multimediale»: «ogni giorno l’Afp seleziona le informazioni chiave per i siti Internet e i cellulari, le arricchisce con fotografie, video e link. Propone nuove collaborazioni e nuovi servizi agli organi di stampa, esplora nuovi mercati». «Se le agenzie non fossero esistite, gli internauti avrebbero certamente saputo della morte di Michael Jackson da un sito web specializzato in storie di Vip. Ma chi avrebbe certificato l’informazione per darle tutta la sua credibilità? Oggi più che mai – concludono dunque i vertici dell’Afp – spetta alle agenzie di stampa guidare i cittadini del mondo nel grande labirinto mediatico». (ANSA).