Lo scopo della conferenza, che si sta svolgendo a Strasburgo il 10 ed 11 marzo prossimi è quello di rafforzare la cooperazione tra i settori pubblico e privato nella lotta ai reati commessi su Internet. Nell’ambito di tale occasione, il Consiglio d’Europa vedrà riuniti esperti provenienti da tutto il mondo, nonché rappresentanti del governo, della polizia e dell’industria di Internet (tra cui Microsoft, Kaspersky Lab, Yahoo!, PayPal e McAfee).
I circa 300 partecipanti si confronteranno, in una serie di seminari, sui seguenti temi:
· Il controllo dei proventi di reato e la prevenzione del riciclaggio e della frode su Internet.
· La penalizzazione della pornografia infantile e gli obblighi dei fornitori di accesso a Internet.
· La formazione in materia di criminalità informatica, e in particolare il progetto “2centre”, basato sulla cooperazione tra le università, le forze incaricate dell’applicazione della legge, il settore privato e le ONG (progetto di Microsoft, INTERPOL, Europol e dell’Università di Dublino).
· La cooperazione internazionale e i punti di contatto 24/7 (seminario chiuso alla stampa).
La conferenza farà inoltre il punto sull’attuale legislazione in materia di criminalità informatica e discuterà delle nuove tendenze e minacce, comprese quelle legate al cosiddetto “cloud computing”, nonché dei suoi effetti soprattutto in relazione alla protezione dei dati personali.
Il solo trattato internazionale esistente in materia, la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla criminalità informatica (2001), è stato ad oggi ratificato da 23 paesi (tra cui gli Stati Uniti). Oltre 100 paesi in tutto il mondo stanno rafforzando la propria legislazione, prendendo spunto dalla Convenzione, in quanto linea guida o “legge modello”. (Europa Regioni.it)
Ulteriori informazioni: www.coe.int/cybercrime e dossier tematico