Notizie a pagamento? Prima sull’iPhone, poi si studierà il modo per farle pagare anche su internet. Anche se, del resto, quanto si legge sull’iPhone o su qualunque altro smartphone di nuova generazione proviene dal web.
Quindi, abituare il lettore a pagare per avere news sul telefonino è solo un primo passo per riuscire a condurlo alla “consuetudine” dell’abbonamento online (aspetto dell’editoria che ci travolgerà molto presto, soprattutto a giudicare dalle scelte intraprese da alcuni grossi quotidiani telematici statunitensi). Per queste ragioni, Corriere.it ha recentemente rinnovato l’offerta per iPhone, per Blackberry e per la nuova piattaforma Vodafone 360. Le implementazioni riguardano, nello specifico, la possibilità di accedere alla totalità dei contenuti pubblicati su Corriere.it in formato mobile, dunque ridotto nelle dimensioni, ma altrettanto funzionale. Per fare ciò sarà sufficiente scaricare un’applicazione che consentirà di accedere al sito del giornale in modo gratuito per le prime due settimane; dopodiché rimarranno “free” le ultim’ora, le foto del giorno e i titoli in homepage. Tutto il resto si potrà consultare sottoscrivendo un abbonamento mensile di 4,99 euro, o trimestrale di 11,99 euro (dunque con uno sconto del 20%). Nel caso specifico di Corriere.it, sembra che l’applicazione per iPhone sia stata un successo, soprattutto a giudicare dai 50mila download avvenuti nel giro di pochi giorni. Attualmente il melafonino resta uno dei dispositivi mobili più utilizzato sul mercato, nonostante il prezzo non lo renda così popolare. Quanto invece ai contenuti a pagamento online, Corriere.it (come del resto LaStampa.it, LaRepubblica.it e IlSole24Ore.com), sta avviando una nuova strategia di mercato che caratterizzerà tutto il 2010, attraverso la quale si cercherà di avvicinare i lettori all’idea di pagare per leggere, come del resto si faceva (si fa ancora, per qualcuno) in edicola. (Marco Menoncello per NL)