A seguito del positivo esito di un test condotto con alcune emittenti clienti in Lombardia, la struttura Consultmedia (collegata a questo periodico) ha concluso una convenzione multilaterale a favore dei propri assistiti nell’ambito del corporate barter.
Tale pratica, in particolari situazioni di crisi economica grave, di fronte a fenomeni di iperinflazione, oppure in caso di default produttivo e stagnazione dei consumi, permette alle aziende di mantenere i livelli produttivi abbattendo l’esposizione finanziaria immediata. Come noto, il problema principale nella gestione dei cd. “cambi merce”, al di là degli aspetti contabili e fiscali (acquisto e rivendita di merce in regime extra core business) riguarda la ricollocazione dei beni e servizi acquisiti dalla clientela a fronte della fornitura di spazi pubblicitari. Nel merito, il player convenzionato con Consultmedia, su richiesta delle imprese assistite che hanno ricevuto una proposta di acquisto di spazi pubblicitari in contropartita con la fornitura di merce (o servizi), effettuerà una valutazione preventiva sulla ricollocazione della stessa (attribuendo il valore economico effettivo che potrà essere attribuito ai beni), definendo gli aspetti della logistica del ritiro, della immissione nel proprio circuito di vendita, del pagamento e degli aspetti fiscali proponendosi direttamente come trader (quindi curando l’intestazione della merce, la fatturazione della campagna pubblicitaria al cliente e la retrocessione all’impresa editrice). L’operazione, alla presenza dei corretti presupposti (in primis, validità del bene/servizio in termini di ricollocabilità sul mercato ed appetibilità del prezzo), consentirà pertanto di riconvertire in denaro la merce o i servizi acquisiti con la predetta formula. Da un punto di vista procedurale, il ruolo di Consultmedia sarà di coordinamento, con costi esclusivamente a carico del player che si occuperà del barter trading. (E.G. per NL)