Argomento che ha tenuto banco in questi giorni nel settore tv è stato, ovviamente, il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 23/1/2012.
Tale provvedimento, come noto, reca l’attesa attribuzione delle misure compensative finalizzate al volontario rilascio di porzioni di spettro funzionali alla liberazione delle frequenze della banda 790-862 MHz (canali 61/69 UHF). Una misura che manifestamente rimunera i soggetti titolari di più licenze regionali per l’attività di operatore di rete – che potranno far cassa cedendo mux in eccedenza rispetto alla reale capacità trasmissiva sfruttata – e che, imponendo intese forzose quanto utopistiche, affossa le tv minori, privandole, di fatto, della possibilità di conseguire un indennizzo per risorse radioelettriche che comunque non riusciranno a preservare con le prossime graduatorie di assegnazione dei diritti d’uso definitivi.