Negli ultimi mesi dello scorso anno la Lega aveva deciso di cedere la concessione comunitaria nazionale di Radio Padania (al gruppo RTL, che l’ha destinata allo sviluppo di Radio Freccia), ritirandosi nell’alveo del Padus, inneggiando alla volontà di radicarsi in FM sul territorio più prossimo alle sue vocazioni, con una concessione locale, rinunciando ai generosi contributi statali.“Chi ci ama ci segua sul DAB+ e sul web”, avevano annunciato (s)tronfi i padani al verde ed in ritirata agli aficionados abbandonati sui territori che avrebbero voluto dominare in tempi migliori.
Nemmeno un anno. Tanto è durata la difesa del fortino lumbard, prima di (ri)cedere al precedente compratore gli ultimi bastioni in FM.
“Chi ci ama ci segua sul DAB+ e sul web”, hanno annunciato anche in questa occasione i mai domi guerrieri con le corna in testa e le mazze in mano…