La convenzione per l’esercizio di funzioni delegate in tema di comunicazioni sottoscritta il 10 luglio 2009 tra l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e i Corecom del Friuli Venezia Giulia, dell’Emilia-Romagna e della Puglia ha delegato (con effetto dal 01/10/2009) a tali organi la tenuta del Registro Operatori Comunicazione (ROC) e altre incombenze.
Ogni ente ha colto l’occasione per illustrare la rilevante delega conseguita, dando informazioni utili all’utenza. Il Corecom Emilia Romagna, per parte sua, ha pubblicato un memorandum sulla tenuta del ROC.
1) Cos’è e a cosa serve il ROC?
Il REGISTRO DEGLI OPERATORI DI COMUNICAZIONE (ROC) è stato istituito con la legge n. 249 del 1997. Si tratta, in pratica, di una vera e propria anagrafe degli operatori di comunicazione ed è gestito sulla base delle disposizioni contenute nel Regolamento approvato con delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) n. 666/08/CONS, in vigore dal 2 marzo 2009. Scopo del ROC è quello di garantire la trasparenza e la pubblicità degli assetti proprietari; oltre che di consentire l’applicazione delle norme sulla disciplina anticoncentrazione e sulla tutela del pluralismo informativo.
2) Chi deve iscriversi al ROC?
L’iscrizione al ROC è un requisito necessario per l’accesso a benefici per le attività editoriali previsti da leggi nazionali ed è obbligatoria per i seguenti soggetti aventi la propria sede legale in Emilia-Romagna:
– gli operatori di rete;
– i fornitori di contenuti;
– i fornitori di servizi interattivi associati o di servizi di accesso condizionato;
– i soggetti esercenti l’attività di radiodiffusione;
– le imprese concessionarie di pubblicità;
– le imprese di produzione o distribuzione di programmi radiotelevisivi;
– le agenzie di stampa a carattere nazionale;
– gli editori di giornali quotidiani, periodici o riviste;
– i soggetti esercenti l’editoria elettronica;
– le imprese fornitrici di servizi di comunicazione elettronica
3) Chi gestisce il ROC?
La convenzione per l’esercizio di funzioni delegate in tema di comunicazioni sottoscritta il 10 luglio 2009 tra l’Autorità ed il CORECOM dell’Emilia-Romagna ha delegato a quest’ultimo la tenuta del ROC. Al CORECOM dell’Emilia-Romagna, nell’ambito del territorio regionale, sono stati pertanto attribuiti i compiti di:
– svolgere l’istruttoria dei procedimenti di iscrizione verificando l’esistenza dei requisiti richiesti;
– aggiornare il Registro mediante la gestione delle numerose informazioni fornite da tutti i soggetti tenuti all’iscrizione e riguardanti, ad esempio, assetti societari, eventuali partecipazioni di controllo o situazioni di collegamento di cui all’art. 2359 c.c., oppure trasferimenti di proprietà e sottoscrizioni rilevanti ai fini del rispetto nella normativa antitrust;
– rilasciare le certificazioni richieste dagli operatori attestanti la loro regolare iscrizione.
Il Corecom Puglia ha invece pubblicato un’esaustiva illustrazione del contenuto delle deleghe ricevute.
Dal 1° ottobre il Comitato regionale delle Comunicazioni di Puglia potrà esercitare i nuovi compiti delegati dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni: si tratta di ampie e rilevanti funzioni in materia di pluralismo, vigilanza e tutela dell’utenza. Alle molteplici attività che il Corecom Puglia già svolge sul territorio (quali il tentativo obbligatorio di conciliazione, la vigilanza nella tutela dei minori, il controllo sulla pubblicazione dei sondaggi, l’apertura dei procedimenti di rettifica su istanza di parte) si aggiungono adesso il monitoraggio radiotelevisivo locale, la tenuta del Registro degli operatori di comunicazione a livello regionale, la definizione delle controversie tra operatori di telecomunicazioni elettroniche e utenti. In particolare, il Comitato attiverà sistemi di monitoraggio volti a verificare, anche attraverso l’analisi dei contenuti, il rispetto della normativa in materia di audiovisivo da parte delle emittenti locali e potrà svolgere funzioni istruttorie in procedimenti sanzionatori sino ad oggi di pertinenza dell’Autorità. Il Corecom gestirà, inoltre, il Registro degli operatori di comunicazione aventi sede nel territorio regionale, garantendo alle imprese la massima trasparenza e agevolando il rapporto con l’amministrazione. Infine, dal 1 ottobre, anche a seguito delle recenti modiche al regolamento sulle controversie tra operatori ed utenti, i cittadini pugliesi potranno rivolgersi al Corecom della propria regione non solo per la prima fase di conciliazione obbligatoria, ma anche, in caso di esito negativo, per la decisione della controversia, senza dover quindi ricorrere all’Agcom. Con l’ampliamento qualitativo e quantitativo dei poteri del Comitato regionale delle comunicazioni si completa il processo di decentramento territoriale dell’Agcom che, grazie al Corecom, riesce ad essere presente in modo capillare nella sua fondamentale attività di tutela dell’utenza. Per il presidente del Consiglio regionale, Pietro Pepe, “questo nuovo percorso permetterà alla Regione Puglia di essere sempre più di supporto ai cittadini, accrescendo la loro rappresentanza e il loro potere, con la semplificazione delle procedure amministrative. A tal fine, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale proseguirà nel sostenere le attività del Corecom Puglia, ormai protagonista assoluto fra le regioni italiane”. Per il presidente dell’Autorità, Corrado Calabrò,“l’azione dei Corecom assicura un forte presidio a livello locale, e rappresenta ‘l’ultimo miglio’ del governo delle comunicazioni: l’auspicio è che, sul costruttivo esempio dei Comitati che per primi intraprenderanno le attività relative al nuovo pacchetto di deleghe, altri Comitati si muovano nella stessa direzione, al fine di garantire, attraverso i medesimi strumenti, omogenea tutela e controllo su tutto il territorio nazionale”. Il presidente del Corecom Puglia, Giuseppe Giacovazzo, ha dichiarato che “la Puglia è all’avanguardia in questo ‘ultimo miglio’ relativo al governo delle Comunicazioni, ed è già attrezzata per attivare l’esercizio delle nuove deleghe, avendo per tempo provveduto a dotarsi di un moderno sistema di monitoraggio per tutte le emittenti operanti sul territorio pugliese”.
Stessa prospettazione è stata effettuata dal Corecom Friuli Venezia Giulia, che all’evento aveva dato risalto sino dal mese di luglio scorso (come riportato anche su queste pagine). Questa la descrizione delle deleghe ricevute effettuata dall’ente regionale del FVG.
“Si tratta di ampie e rilevanti funzioni in materia di pluralismo, vigilanza e tutela dell’utenza” ha sottolineato Paolo Francia Presidente del Corecom FVG. Accanto alle molteplici attività del Comitato nel quale si inserisce anche il protocollo d’intesa firmato con l’Unione Province Italiane del FVG, sottoscritto proprio nella stessa giornata con il rappresentante dell’UP Maria Teresa Bassa Poropat, col 1° ottobre si aggiungeranno l’attivazione del sistema di monitoraggio radio televisivo locale, la gestione del Registro degli Operatori di Comunicazione e la definizione delle controversie tra operatori di telecomunicazioni e utenti. “Un ampliamento quantitativo e soprattutto qualitativo dei poteri del Comitato”, ha aggiunto Francia, per il quale il rispetto delle leggi che regolano il sistema audiovisivo da parte delle emittenti locali sarà garantito dal costante lavoro del Laboratorio di Monitoraggio del Corecom, che attraverso l’applicazione della delega rileverà i dati necessari, verificherà le eventuali violazioni ai fini dell’attività sanzionatoria ma soprattutto, in un progetto di collaborazione con le emittenti, sfrutterà le nuove opportunità al fine di creare, in ambito locale, una tv di qualità. E’ in quest’ottica, proprio per agevolare gli operatori, che il Corecom FVG ha sintetizzato le principali regole in un Vademecum che è stato distribuito nel corso della conferenza stampa e che sarà a disposizione degli operatori presso la sede del Corecom oltre che sul sito istituzionale. La gestione del Registro degli operatori di comunicazione (ROC) che svolgono la loro attività sul nostro territorio, ha proseguito Francia, garantirà alle imprese la massima trasparenza, agevolerà il rapporto con l’amministrazione e consentirà lo sviluppo di un rapporto di conoscenza della realtà socio economica che opera in materia. Tra le deleghe esecutive da oggi assume particolare rilevanza quella relativa alla definizione delle controversie tra gli operatori di telecomunicazioni ed il cittadino. Il Corecom infatti, ha sottolineato il Presidente, potrà oltre alla prima fase di conciliazione obbligatoria, in caso di esito negativo, offrire un ulteriore grado di garanzia prendendo decisioni, anche di carattere economico, in virtù della sua nuova veste di “arbitro” e comminando sanzioni. Per il Presidente dell’Autorità, Corrado Calabrò, “l’azione dei Corecom assicura un forte presidio a livello locale, e rappresenta “l’ultimo miglio” del governo delle comunicazioni: l’auspicio è che, sul costruttivo esempio dei Comitati che per primi intraprenderanno le attività relative al nuovo pacchetto di deleghe, altri Comitati si muovano nella stessa direzione, al fine di garantire, attraverso i medesimi strumenti, omogenea tutela e controllo su tutto il territorio nazionale”. Si amplia un processo di decentramento territoriale, ha concluso Francia, con un Comitato presente e attivo nella sua attività di tutela dell’utenza.