E’ online, sul sito del Corecom FVG (www.corecomfvg.it) il programma del Corso di Formazione per la Conciliazione nel settore delle Telecomunicazioni che avrà luogo presso l’Auditorium della Regione di Pordenone a novembre.
Paolo Panontin, avvocato e commissario del Corecom FVG, sottolinea come il Corso di Pordenone sia il primo di una serie che, nel corso del prossimo anno, proseguirà negli altri capoluoghi regionali: “Il Comitato regionale per le comunicazioni intende sviluppare ulteriormente la pratica del ricorso alla conciliazione nel settore delle telecomunicazioni andando sul territorio per confrontarsi con professionisti, operatori sociali e con gli stessi cittadini ed individuare, insieme, il modo migliore per affrontare un problema che rischia di diventare una vera e propria emergenza sociale: nel corso degli ultimi tre anni il contenzioso portato dagli utenti al Corecom è salito dagli 807 casi del 2006 ai 1215 del 2007 ai 1610 del 2008. Ed il trend non pare subire inversioni di tendenza nel corso di quest’anno, anche perché dallo scorso luglio il Corecom si è fatto carico, per conto dell’Autorità nazionale, di garantire i provvedimenti d’urgenza a favore degli utenti per la riattivazione temporanea delle linee telefoniche in attesa della soluzione della controversia”. L’avv. Giancarlo Zannier, presidente dell’Ordine degli avvocati, a sua volta ha rilevato che il corso si propone l’obiettivo di formare adeguatamente i futuri conciliatori, fornendo loro le conoscenze teoriche e pratiche in materia di ADR e TLC e rappresenta un interessante ambito di applicazione per gli avvocati e praticanti avvocati che intendessero aderire all’iniziativa patrocinata dall’Ordine di Pordenone e dall’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati. Nell’ottica di miglioramento del servizio alla comunità regionale il Corecom FVG in questi giorni è impegnato a informatizzare tutte le procedure relative ai procedimenti conciliativi ed a ripristinare, in via definitiva, il servizio di videoconciliazione tra la sede centrale di Trieste e gli URP regionali negli altri capoluoghi di provincia.