Convegno su diritto d’autore e web a Venezia. Blandini: rete libera, nel rispetto dei diritti degli autori

Si è svolto l’8 settembre al Lido di Venezia nello spazio incontri Digital Expo il convegno “Il Mercato che non c’è. Autori, produttori, navigatori nell’isola del web”, promosso dalla Società Italiana Autori Editori, con l’Anica e le Giornate degli Autori, in collaborazione con Nova/Sole 24 Ore: tutti si sono detti d’accordo sulla necessità di favorire subito l’offerta legale delle opere in rete.

Il Convegno è stato aperto da Roberto Barzanti, Presidente delle Giornate degli Autori, il quale ha ricordato che sono anni che si parla di tutela dei diritti di proprietà intellettuale nell’era di Internet e ha ribadito, pertanto, la necessità di approdare finalmente a una soluzione, per evitare che sia "marginalizzato" il diritto d’autore. Per Barzanti la Siae, che tutela gli autori e gli editori,deve continuare a vigilare sempre più affinché siano sempre garantiti loro i compensi, con le soluzioni più equilibrate per tutti i soggetti interessati. Il punto d’accordo deve passare dal riconoscimento che tutti devono fare "un passo indietro per poter fare un passo avanti". All’incontro, coordinato dal direttore di Nova/Sole 24Ore Fernanda Roggero, ha preso poi la parola il Direttore Generale della Siae Gaetano Blandini: "Siamo tutti d’accordo: la rete deve essere libera ma non a scapito dei diritti degli autori. La Siae non è contraria alla libertà di espressione in rete, purché avvenga nel rispetto dei diritti degli autori che con le loro opere contribuiscono all’arricchimento della cultura italiana. Non basta reprimere la diffusione delle opere in rete, ma è necessario veicolare la cultura della legalità e la Siae, che tutela le opere di oltre 90.000 autori, deve essere la prima a farlo. E’ importante far capire che il pagamento di un compenso agli autori non è una tassa ma il compenso per un lavoro svolto, che è la creazione dell’opera. Si era pensato di fare un passo in questa direzione con il provvedimento dell’Agcom, che sembrava ottimo, flessibile, che nulla toglieva alla libertà degli utenti, che sono i nostri clienti. Oggi non sembra più un provvedimento utile di cui l’industria culturale e gli autori abbiano bisogno. Oggi qui abbiamo gettato delle basi, dialoghiamo, facciamo delle proposte concrete per l’offerta legale. La Siae c’è". Riccardo Tozzi, Presidente dell’Anica, ha chiarito anzitutto che nemici non sono i ragazzini che scaricano film o canzoni da Internet, ma le grandi industrie della pirateria e si è poi soffermato sul fatto che Internet è non solo un luogo di espressione e di comunicazione, ma un mercato dove si scambiano beni, tra cui vi sono anche quelli protetti dalla proprietà intellettuale. "Questi beni – ha precisato Tozzi – hanno la caratteristica di essere incorporei, immateriali. Se compriamo un quadro lo paghiamo, se parliamo di un film si pensa che non si debba pagare nulla e allora l’oggetto viene rubato. Non capisco la differenza qualitativa che c’è alla base di questo comportamento. La difficoltà è concreta, non c’è l’oggetto materiale con cui si incarna l’opera dell’intelletto. Sulla rete oggi non si genera più ricavo, poiché questi beni viaggiano gratis. Il domani del nostro cinema è nella sala cinematografica, dal momento che le sale stanno andando bene, mentre la Tv generalista si sta frammentando. Purtroppo finché ci sarà l’alternativa tra il prodotto gratuito e quello pagato, si continuerà a optare per il gratuito". L’autore e sceneggiatore Andrea Purgatori (100Autori), nel condividere lo scenario delineato da Riccardo Tozzi, ha ribadito che il diritto d’autore è l’unico diritto che garantisce la libertà degli autori: "La nostra libertà di esistere – ha precisato – persino dalle discriminazioni politiche. E’ uno scandalo che si sia contrabbandata la nostra difesa con la mancanza di libertà di espressione. Dobbiamo ripristinare la legalità nella catena della illegale diffusione delle opere". "Anche per Telecom Italia – ha detto Francesco Nonno Vice Presidente Antitrust & Consumer Issues di Telecom Italia – il diritto d’autore va tutelato. Il nostro interesse è che anche Internet diventi un mercato nell’ambito del quale si svolgano delle transazioni legali. E’importante arrivare ad una offerta legale. Telecom Italia sta investendo per costruire piattaforme in grado di fare questo, come ad esempio Cubovision, grazie anche all’accordo con la Siae. Il nostro interesse è duplice: creare un mercato con un’offerta legale e affrontare quella forma di parassitismo che si è diffuso. L’Agcom ha proposto una soluzione di mediazione, che finora nessuno aveva affrontato, io non mi sento di criticarla più di tanto". Per il Blogger Luca Sofri, direttore de "Il post", “Il sistema e il mercato sono cambiati e nessuno guadagnerà più come prima, anzi nulla non sarà più come prima. Il modello di business, i guadagni, nulla. Le nuove tecnologie hanno comunque creato un’offerta. Io non userei più la parola ‘furto’, né campagne accusatorie, non portano a nulla. E’ una sciocchezza dire che si compiono furti delle opere in rete, poiché la peculiarità del furto è che quando mi viene rubata una cosa io poi non ce l’ho più”. Carlo Blengino del Centro di Ricerca del Politecnico di Torino ha ricordato che il Centro dal 2006 studia Internet e "impatta su due questioni: i dati e i contenuti quasi tutti tutelati dal diritto d’autore. Manca un po’ una riflessione sulla legge sul diritto d’autore, che è una delle leggi più fallimentari del mondo. L’errore di fondo è quello di continuare a lavorare su dei paletti che sono ormai esplosi. Internet non è solo un mercato, è in realtà il tessuto connettivo dell’umanità del domani. Nella musica i discorsi non si sono chiusi per colpa della pirateria, ma perché è cambiato il modo di distribuzione. Io vorrei una legge semplice ed efficiente". Manlio Mallia, Vive Direttore Generale della Siae e Direttore dell’Area Internazionale Accordi Broadcasting e New Media ha richiamato le normative internazionali cui la legge italiana deve attenersi ed ha auspicato lo sviluppo di una offerta legale che possa costituire per gli utenti una valida alternativa alle pratiche illegali purtroppo ampiamente diffuse nel nostro Paese. Ha infine richiamato l’attenzione sui rischi che l’impoverimento delle fonti di finanziamento delle industrie culturali comporta per la creazione di nuove opere, considerata la funzione incentivante svolta dal diritto d’autore. E’ intervenuto anche Roberto Guerrazzi, Presidente dell’Univideo, per il quale “la tutela dei diritti degli autori e dell’industria culturale è fondamentale per il mantenimento e lo sviluppo della produzione delle opere e delle attività distributive collegate, in primis di quelle on-line". Guerrazzi ha auspicato che il provvedimento dell’Agcom possa andare in porto "con alcune modifiche, nel rispetto della corretta libertà del mercato, che evitino di renderlo inefficace". Al convegno, affollatissimo, sono intervenuti anche Giampaolo Letta, AD di Medusa e Luciana Migliavacca, Medusa Video e Vice Presidente di Univideo. (Daniela d’Isa – fonte SIAE)

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