Ai microfoni di Radio Radicale, Marco Pannella lancia un appello al Presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio affinchè si faccia il possibile per preservare la convenzione della radio col Parlamento. Secondo quanto appreso da Pannella, nel decreto milleproroghe non verrebbe confermata la convenzione. «Ci giunge notizia – afferma il leader radicale – che i tecnici si stiano battendo in queste ore per resistere alla pressione partitocratica per abolire questa convenzione, con alibi finanziari». «Per la prima volta il governo attuale negherebbe questa convenzione, una novità clamorosa politicamente», aggiunge. «Domani – rimarca il leader radicale – non si deciderà dell’avvenire di Radio Radicale. Si deciderà se confermare una convenzione che ha avuto come conseguenza di fare per lustri, gratuitamente, quello che lentamente, in parte e male, la Rai e altre testate radiotelevisive non hanno fatto. Siamo riusciti a far conoscere, in un regime partitocratico, i dibattiti parlamentari e la realtà del Parlamento». Abbiamo evitato, rivendica ancora Pannella, che il «Parlamento non discutesse pubblicamente, come è stato per lustri fino a quando noi non siamo intervenuti contro i partiti. Forse per qualcuno è bene che Radio radicale non disturbi il monopolio di continuità fascista, comunista, anticostituzionale che è dominante nel nostro Paese. Ma mi auguro che in queste ore ci sia un soprassalto di decenza», conclude. (Adnkronos)