È questo il titolo della conferenza internazionale di chiusura del progetto di gemellaggio avviato dall’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni italiana (AGCOM) e dall’omologa Agenzia per le Comunicazioni della Bosnia Erzegovina (CRA).
Alla conferenza, che si è svolta a Sarajevo, hanno partecipato il Commissario Roberto Napoli, delegato dal Consiglio dell’Agcom, l’Ambasciatore d’Italia in Bosnia, Alessandro Fallavolita, il Capo della Delegazione della Commissione Europea, Dimitris Kourkulas, il Direttore Generale della CRA, Kemal Huseinovic e il Presidente dell’EPRA, Dunja Mijatovic.
Il progetto di gemellaggio amministrativo tra le due Autorità, preceduto da un altro progetto anch’esso concluso, si prefiggeva l’obiettivo di rafforzare il legame operativo tra le due istituzioni e di armonizzare, mediante la stesura di appositi regolamenti, la normativa bosniaca in materia di comunicazioni elettroniche con il diritto europeo.
Grazie ad un’intensa cooperazione, durata circa 8 mesi, l’obiettivo del progetto può dirsi raggiunto: la pubblicazione del primo Rapporto sul settore delle comunicazioni in Bosnia e la predisposizione di diversi regolamenti sono i risultati visibili di un’attività apprezzata pubblicamente anche dal Commissario Europeo per l’Informazione e Media, Viviane Reding.
Al termine dei lavori della conferenza le due Autorità hanno siglato un Accordo di collaborazione che impegna l’Agcom a prestare consulenza alla CRA, prevalentemente per via telematica.
“Il gemellaggio realizzato dall’Italia e dalla Bosnia – ha sottolineato il Commissario Roberto Napoli – rappresenta un modello cui dovrebbero ispirarsi anche altri rapporti bilaterali tra istituzioni della UE. La convergenza dei media, processo ormai inarrestabile, può trarre giovamento da una collaborazione stretta e assidua tra le Autorità europee, a patto che queste conservino intatta la loro indipendenza e la loro autonomia.”