Se si vuole colmare il divario digitale, e’ soprattutto a loro che bisogna pensare, ha spiegato la ministra competente per i media Heidrun Silhavy alla conferenza e-inclusion. Ma oltre all’inserimento delle fasce strutturalmente piu’ deboli, occorre ampliare le opportunita’ ai mercati economici, ha aggiunto il Segretario generale di Internet Service Provider Austria (ISPA). Una delle vie e’ il libero accesso ai siti. Per esempio, in Austria da inizio anno tutti i portali governativi dovrebbero essere liberi da barriere; invece non tutti i Comuni vi hanno provveduto. E’ un problema europeo, spiega Paul Timmers, responsabile Ue del settore: in Europa, solo il 5% dei siti Web e’ privo di barriere -per insipienza degli operatori o per timore dei costi. E dunque la Commissione intende fare opera di sensibilizzazione con una sua campagna e-inclusion. L’incontro e’ stato il prologo al vertice dei ministri Ue sul tema, che si terra’ a Vienna dal 30 novembre al 2 dicembre.