Si è chiusa la procedura d’infrazione comunitaria in materia di radioricevitori BC avviata dalla Commissione europea contro lo Stato italiano.
Ce ne dà notizia, in anteprima, il giurista Giorgio Marsiglio, dal cui esposto aveva avuto avvio il procedimento. "Il nostro Esecutivo – ci spiega Marsiglio – ha evitato il deferimento alla Corte di Giustizia dell’Unione europea provvedendo ad abrogare – con decreto del Ministro dello Sviluppo economico 28 gennaio 2011, n. 36 – i tre decreti del 1985,1987 e 1995 che ponevano ingiustificati limiti alle frequenze ricevibili dai ricevitori delle stazioni di radiodiffusione". Il testo del decreto – registrato alla Corte dei Conti in data 15 marzo – è stato infine pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 81 del 8 aprile 2011 www.gazzettaufficiale.biz/atti/2011/20110081/011G0075.htm. "Al di là della soddisfazione per il risultato raggiunto – conclude Marsiglio – questa vicenda conclusasi dopo quasi quattro anni è un esempio di come – nell’ordinamento comunitario – anche un un semplice cittadino, senza spese e senza necessità di rivolgersi ad un avvocato, può contribuire a far rispettare le leggi dell’Unione europea e, al tempo stesso, contribuire a far crescere il sogno di una Europa casa comune".