Non che si voglia difendere chi va contro le regole. Tuttavia, il corrente momento di estrema difficoltà in cui si dimenano le emittenti locali che ancora non hanno abbassato la clèr esigerebbe, quantomeno, un po’ di indulgenza.
E invece no: Agcom, su spinta di intransigenti Corecom, sta impietosamente martellando i fornitori di servizi media audiovisivi con sanzioni per molte migliaia di euro ciascuna per errori di programmazione spesso veniali. Le bacchettate riguardano le seguenti mancanze: rispetto dell’obbligo di trasmettere programmi autoprodotti per almeno il 50% dell’orario di programmazione giornaliero compreso tra le 7 e le 21; osservanza dell’obbligo di segnalazione preventiva di contenuti commerciali mediante mezzi ottici, acustici o spaziali; veicolazione del marchio/palinsesto; sforamento del tetto pubblicitario. Una inflessibilità che stecca non poco con i pubblici proclami di contingente tolleranza amministrativa.