Il 19 giugno scorso, il “Corriere del Mezzogiorno” ha compiuto dieci anni. Alla cerimonia, oltre al direttore Marco Demarco, al direttore del fratello maggiore (il “Corsera”), Paolo Mieli, e a tutti i vertici di Rcs Quotidiani, c’era Luca Corsero di Montezemolo, con il quale si è discusso circa le solite, annose (e di cui occorrerebbe discutere meno ed occuparsi di più) emergenze del Mezzogiorno d’Italia: criminalità, rifiuti, occupazione e quant’altro.
Il “Corriere del Mezzogiorno”, a dieci anni dalla sua fondazione a Napoli, ha ora anche una sede a Salerno ed una a Caserta. Inoltre, dal 2000 distribuisce copie anche in Puglia. Quando nacque, ricorda il direttore Demarco (che era direttore già dieci anni fa), l’obiettivo posto da Rcs era quello di mantenere lo scarto che, al sud, separava il “Corriere” dal dorso locale delle “Repubblica”, ossia circa 3mila copie. Oltre ad aver sempre tenuto fede a quest’obiettivo, i risultati si sono rivelati più entusiasmanti del previsto: “All’inizio della nostra avventura in edicola” – sottolinea con soddisfazione Demarco, intervistao da ItaliaOggi, – “ad ogni copia venduta ne corrispondevano quattro di Repubblica, oggi il rapporto non supera l’uno a due”. Non bisogna dimenticare, tra l’altro, che il quotidiano è andato ad insediarsi in un terreno decisamente impervio, dal momento che Napoli e dintorni sono sempre stati fedelissimi al quotidiano locale, “Il Mattino”, e il “Corriere del Mezzogiorno” è arrivato a sottrarre lettori anche a questo. “Ci piace rilevare” – continua Demarco – “che dal nostro ingresso sul mercato editoriale anche Il Mattino ci ha seguiti su alcuni temi d’approfondimento. Noi, però, abbiamo notizie che loro non danno, specialmente in materia d’economia e spettacolo. Due argomenti da sempre trascurati sulle pagine locali dei quotidiani”. Buon compleanno, allora, al “Corriere del Mezzogiorno” e arrivederci, così in salute, tra altri dieci anni. (Giuseppe Colucci per NL)