(Help Consumatori) – La Commissione europea ha infatti adottato oggi il nuovo programma Media Mundus “per una vasta cooperazione nel settore dell’audiovisivo che rafforzerà i legami culturali e commerciali fra l’industria cinematografica europea e quella dei paesi terzi”. È quanto riferisce la stessa Commissione sottolineando che fra il 2011 e il 2013 l’Unione europea concederà finanziamenti per 15 milioni di euro a progetti presentati da professionisti del settore audiovisivo provenienti dall’Unione europea e dai paesi terzi.
La domanda di collaborazione con l’industria cinematografica europea è in forte crescita, come ha dimostrato anche il successo iniziale dell’azione preparatoria Media International con la quale l’Unione ha concesso un finanziamento di 2 milioni di euro a 18 progetti realizzati con partner internazionali. Secondo la Commissione, un’offerta multiculturale sul mercato europeo e internazionale amplierà la scelta dei consumatori e aprirà nuove collaborazioni per i professionisti dell’audiovisivo. Gli obiettivi del programma sono infatti quelli di rafforzare lo scambio di informazioni fra professionisti, migliorare la competitività e la distribuzione di audiovisivi e agevolare la cooperazione internazionale, accrescere la domanda dei giovani per contenuti che rispecchiano le diverse culture.
L’attuale programma Media 2007, ricorda la Commissione, fornirà 755 milioni di euro all’industria europea dell’audiovisivo nel periodo 2007-2013. E lo scorso maggio quattro film finanziati dal programma Media hanno vinto premi prestigiosi al Festival del cinema di Cannes, fra cui la Palma d’oro per Entre Les Murs, Francia, e il Gran premio della giuria per Gomorra, Italia.
“Negli ultimi vent’anni gli sviluppi tecnologici come i video on demand, la tv trasmessa su internet e la televisione digitale hanno profondamente cambiato il panorama audiovisivo internazionale – ha affermato Viviane Reding, Commissaria europea responsabile della società dell’informazione e dei media – Si è venuta così a creare una forte domanda di contenuti audiovisivi e occorrerà “riempire” questi contenitori tecnologici con contenuti nuovi e interessanti”.