Si è conclusa con esito positivo la riunione della Commissione di Vigilanza Rai, presieduta da Mario Landolfi, in merito alle disposizioni imposte dal contratto di servizio tra l’operatore televisivo di stato ed il Ministero delle Comunicazioni. La Commissione ha espresso inoltre il proprio parere, obbligatorio ma non vincolante, in merito ai punti toccati dal ddl Gentiloni riguardo al rinnovamento della Rai in vista delle novità che esso apporterà al sistema televisivo italiano, approvando il testo all’unanimità, ma con alcune richieste di modifiche ed integrazioni. In particolare, sul versante del passaggio al digitale, la Commissione ha sottolineato il bisogno di una stretta collaborazione tra Rai e Ministero, per velocizzarne i tempi. E poi, come spiega Landolfi, “l’identità del servizio pubblico, segnalata anche attraverso un bollino, un simbolo che caratterizzi i programmi finanziati dal canone”, con particolare attenzione alla qualità dei programmi. Inoltre, è stato posto l’accento sul problema dell’accessibilità, tanto nei confronti dei disabili, per i quali dovranno essere varati programmi che garantiscano loro la possibilità di fruizione, quanto per ciò che concerne coloro che vivono in zone non raggiunte o raggiunte parzialmente dal segnale terrestre, che riceveranno la garanzia senza oneri (se non il canone tradizionale) di servizi via internet o via satellite per ricevere bene il segnale televisivo. Ultimo punto trattato dalla Commissione riguarda la trasparenza nelle assunzioni tramite concorsi pubblici e nelle promozioni: in particolare, la Rai dovrà trasmettere alla Commissione di Vigilanza, con cadenza semestrale, i dati sulle collaborazioni e gli appalti di servizio più importanti, al fine di privilegiare la meritocrazia. (L.B. per NL)