TV IL DOPO SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA UE
CNT, “DOPO IL DANNO ARRIVA LA BEFFA”
Dopo l’importante sentenza della Corte di Giustizia UE sul caso Europa 7, ora il giudizio torna dinanzi al Consiglio di Stato che si pronunzierà sulla richiesta di Europa 7 volta ad ottenere l’assegnazione delle frequenze e il risarcimento dei danni. E’ chiaro che l’accoglimento delle domande non potrà più essere ostacolato dalle disposizioni transitorie che il Ministero delle Comunicazioni e l’Agcom hanno sinora invocato. Il CNT sottolinea che, dopo questa storica sentenza che dovrebbe zittire Rai, Mediaset e tutti i rappresentanti delle istituzioni e dei partiti politici che hanno difeso il sistema non concorrenziale, il maxi risarcimento dei danni che Europa 7 chiederà non sarà pagato da chi è stato favorito da questa condizione di mercato ma da tutti i cittadini italiani. E chi risarcirà tutti quegli operatori piccoli, medi ed indipendenti arginati o cancellati dalla mappa delle televisioni italiane a causa dell’inerzia del Parlamento e delle autorità di controllo? Insomma, dopo il danno, la beffa.
AGCOM VIOLAZIONE CODICE TV E MINORI
RAI E MEDIASET MULTATE
Dopo la figuraccia incassata dall’Agcom all’indomani della storica sentenza di cui sopra considerando le dichiarazioni del Commissario Stefano Mannoni che definiva “frustrazioni” le lamentele degli operatori che denunciavano la mancanza di concorrenza, guarda caso, con tempismo da guinness arrivano provvedimenti dell’Autorità (n.b: su altri aspetti nel mercato televisivo) contro i duopolisti. Secondo la Commissione Servizi e Prodotti dell’Agcom, infatti, RTI (Mediaset) e Rai hanno violato il Codice Tv e Minori. Le due società sono state multate. La sanzione nei confronti di RTI, di 200.000 euro, riguarda il servizio diffuso dal Tg5 il 18 luglio 2007 sull’incidente probatorio disposto in relazione ai presunti abusi sessuali subiti da alcuni bambini di una scuola materna di Rignano Flaminio. Le sanzioni nei confronti della Rai riguardano: un servizio di particolare violenza sui “bambini soldato”, andato in onda sul Tg1 delle ore 20,00 del 21 aprile 2007, per un importo di 100.000 euro; un episodio del telefilm “Lost”, diffuso da RaiDue, al cui interno erano presenti scene di forti impatto emotivo per un pubblico di minori nella fascia oraria della televisione per tutti, per un importo di 100.000 euro; un telefilm della serie “NCIS” in onda su RaiDue in prima serata, non adatto ai minori, per un importo di 50.000 euro. Il CNT sottolinea che tale tempismo lascia sospettare come l’Agcom abbia voluto dimostrare di non essere passiva “colpendo” (si fa per dire) i duopolisti con ridicole sanzioni su altri aspetti relativi al settore televisivo.
AGCOM RICHIAMO AGLI OPERATORI DI INFORMAZIONE
CALABRO’, “STOP AI PROCESSI MEDIATICI”
Ancora un’azione dell’Agcom, stavolta con esplicito riferimento al duopolista Rai. Stop ai processi scimmiottati in Tv o impropriamente trasferiti dalle aule di giustizia al piccolo schermo; richiamo alla Rai per il programma “Annozero”, dove sarebbe stato violato il pluralismo. Il Consiglio dell’Autorità ha inviato un richiamo alla Rai al rispetto dei principi di completezza e correttezza dell’informazione, di obiettività, equità, lealtà, imparzialità, pluralità dei punti di vista e osservanza del contraddittorio, in base all’atto di indirizzo della Commissione di Vigilanza. Nel mirino sono finite in particolare le puntate del 4 ottobre scorso (caso Mastella-De Magistris), del 6 dicembre (riforma Tv, ospite il ministro Gentiloni) e del 20 dicembre (caso Forleo-D’Alema e intercettazioni Berlusconi-Saccà). Il CNT richiama quanto detto in merito all’articolo precedente: straordinario tempismo! Ma ormai la figuraccia dell’Agcom è cosa fatta, e su aspetti di maggiore rilievo: il pluralismo nel mercato delle frequenze.
NEWTV BANDA LARGA E CELLULARI
MEDIASET TENTA LA SCALATA ALLE FREQUENZE
Bufera sulle frequenze tv, ma l’asta per le frequenze per il Wimax (nuovo sistema di telecomunicazioni per l’accesso via etere a Internet in banda larga) va avanti, e Mediaset, duopolista privato, è uno dei protagonisti della gara. La novità più sorprendente è comunque che una società televisiva, Mediaset, con la sua controllata Elettronica Industriale, partecipa alle gare in tutte le aree regionali (e quindi a livello nazionale) e punta per la prima volta a entrare nel mercato delle telecomunicazioni. Il CNT esprime profonda preoccupazione su questa ennesima operazione pianificata proprio da uno degli “imputati” nella sentenza della Corte di Giustizia UE. L’Agcom e l’Antitrust staranno ancora una volta a guardare?
TV E MERCATO DELLA PUBBLICITA’
SI CONSOLIDA IL DUOPOLIO, SIPRA CRESCE
Nel corso di una conferenza stampa di Sipra, concessionaria pubblicitaria di casa Rai, sono stati sottolineati i risultati finanziari raggiunti durante il 2007. Durante gli ultimi 12 mesi la Sipra ha registrato un aumento della raccolta per la Tv generalista dello 0,3% rispetto al 2006, ma, al netto degli effetti che hanno condizionato positivamente il 2006 (Olimpiadi Invernali di Torino e Mondiali di Calcio), la crescita sarebbe stata pari al +3%. A sostenere la raccolta in particolare il secondo semestre del 2007, con una crescita media mensile nel periodo luglio-dicembre del 5%. Le prospettive di quest’anno, inoltre, sono più che positive: si prevede, infatti, una crescita significativa anche per gli altri media come ad esempio la radio dove è previsto un aumento della raccolta pari al 6-7%, in linea con le stime per il comparto, rispetto agli 83 milioni di euro realizzati nel 2007. Anche per i canali satellitari è previsto un aumento rispetto ai 6 milioni di raccolta realizzati nel 2007 su tre emittenti. Questi dati sottolineano – afferma il CNT – come una grande fetta della raccolta pubblicitaria sia ancora saldamente legata alla Rai (oltre agli introiti del canone) a cui si aggiunge Mediaset (per altra grande fetta), e che invece di ridursi, aumenta! Alle emittenti locali e a quelle indipendenti restano le briciole lasciate da chi si trova, quindi, in posizione nettamente dominante. In questo modo il pluralismo è minato non solo nel settore delle frequenze, ma anche per ciò che concerne le risorse primarie di una Tv privata, la quale rischia di soccombere lasciando tutto a chi ha già quasi tutto.
TV TELEVENDITE, SLITTA LA DELIBERA AGCOM
IL TAR DA’ RAGIONE A MEDIASET
L’Italia si adegua alle direttive europee… ma senza fretta. Il Tar Lazio ha accolto il ricorso di Rti-Mediaset e Publitalia 80 sull’entrata in vigore delle modifiche al Regolamento sulla pubblicità approvate dall’Agcom la cui Commissione Servizi e prodotti, l’8 novembre 2007, per recepire le osservazioni della commissione Ue sulla pubblicità televisiva ed evitare l’ennesima procedura d’infrazione, ha stabilito che le “finestre” di televendita devono avere una durata minima, senza interruzioni, di 15 minuti, dando agli operatori sessanta giorni di tempo per mettersi in regola. Mediaset ha impugnato la delibera davanti al Tar Lazio, che l’ha sospesa. La delibera, quindi, non entrerà in vigore oggi, 9 febbraio, come previsto. La durata minima delle finestre di televendita era finora di tre minuti. Praticamente il Tar Lazio ha invitato l’Autorità a fissare un termine “più congruo”, facendo slittare l’entrata in vigore della delibera.
TVSAT OPERAZIONI DI ACQUISIZIONE
RCS MEDIAGROUP ASSORBE DIGICAST
RCS Mediagroup (primo gruppo editoriale italiano già impegnato nei quotidiani, libri, periodici, radio, Internet e nella raccolta pubblicitaria riconducibile al Gruppo Fininvest, quindi al monopolio Mediaset, tramite l’azionariato di Mediobanca) ha approvato accordi per l’acquisizione delle partecipazioni di Digicast. In particolare, gli accordi prevedono l’acquisizione in via diretta dall’unico socio di minoranza Digifin S.p.A. del 49% del capitale sociale di Digicast S.p.A. (gia’ detenuta direttamente per il restante 51%) per un controvalore di 16,2 milioni di euro. A Digicast S.p.A., editore di canali tematici multimediali fanno capo i canali Jimmy, Caccia e Pesca, MotoTV e Yacht & Sail Channel, oggi distribuiti prevalentemente attraverso il monopolista satellitare Sky. Il CNT è, ancora una volta, presente per invitare le istituzioni competenti ad esaminare attentamente l’operazione, considerata la posizione di forza di RCS.
RADIO LOCALI OPERAZIONI DI FUSIONE
NASCE BLU RADIO VENETO
Tre emittenti locali venete affiliate di In Blu (Radio Vita, DiRadio e GV Radio) diventano Blu Radio Veneto. Le diocesi di Venezia, Treviso e Padova unificano così le loro emittenti. Le tre radio, secondo le indicazioni della Cei, già da qualche anno sono affiliate a Blusat 2000, il network della Chiesa cattolica italiana. Sono, altresì, associate al circuito In Blu, emittente nazionale satellitare sorta nel 1998 che unisce in un’unica banca dati più di 200 radio locali diffuse sul territorio. L’operazione di fusione coinvolge, inoltre, l’emittente televisiva Telechiara, con lo scopo di creare un unico grande network potenziato.
TV E GIOCHI A PREMI
NUOVA DENUNCIA AD ‘AFFARI TUOI’ IN ONDA SU RAIUNO
La puntata del 6 febbraio di Striscia la notizia in cui una concorrente, Erika, dichiara che prima della puntata di Affari Tuoi a cui lei ha partecipato, le era stato già detto che non avrebbe vinto nulla, finirà davanti la Procura della Repubblica e l’Autorità delle Comunicazioni. Il Codacons infatti ritiene che si debba accertare una volta per tutte se il gioco a premi televisivo è un vero gioco e quindi rispetta il DPR del 2001, che vieta qualsiasi interferenza umana che possa indurre la scelta di un vincitore o un altro.
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