CNT Informa n. 42 – Pubblichiamo un estratto del nuovo numero del bollettino del Coordinamento Nazionale Televisioni

Radiotv: crisi finanziaria, i punti dolenti del settore – TV locali: entro il 2010 drastici tagli ai contributi – MSE-COM: mancano i fondi per gli Ispettorati Territoriali – TV Locali: diritti calcio, la Lega viola le leggi nazionali e UE


RADIOTV LA CRISI FINANZIARIA INVESTE IL SETTORE
IL CNT EVIDENZIA I PUNTI DOLENTI E SOLLECITA INTERVENTI

Il settore radiotelevisivo si prepara ad attraversare momenti difficili. La crisi finanziaria sta interessando vari segmenti vitali:
• gli investimenti pubblicitari televisivi rischiano la flessione, inevitabile prima conseguenza della crisi; a subirne le peggiori conseguenze sono, come al solito, le tv locali e indipendenti alle quali resta un residuo 6% delle risorse dell’intero settore;
• nonostante a livello nazionale Audiradio non ha rilevato negli ultimi dati del 5° bimestre 2008 particolari mutamenti, la radio, nel complesso, ha registrato un pericoloso calo di utenti;
• la Direzione Generale del MSE-Com ha invitato gli Ispettorati Territoriali a pianificare gli interventi esterni solo nel nuovo esercizio finanziario, perché i mezzi finanziari a disposizione non ci sono (se ne parla più specificamente nella terza notizia inserita in questo numero). Quindi istruttorie bloccate e problemi irrisolti per l’utenza;
• i contributi per le televisioni locali saranno ulteriormente ridotti entro il 2010 (se ne parla nella notizia che segue), proprio in questo periodo dove si sta affrontando l’oneroso switch off che il Governo ha voluto, peraltro, anticipare.
A fronte di queste prime e più gravi conseguenze di questo periodo nero per l’economia nazionale, il CNT invita il Governo ad intervenire onde evitare il tracollo di un settore vitale che vede oltre 600 emittenti locali rischiare la sopravvivenza con i suoi circa 5.000 posti di lavoro.

TV LOCALI CONTRIBUTI STATALI
ENTRO IL 2010 DRASTICI TAGLI. CNT, SITUAZIONE GRAVISSIMA

Le misure di sostegno all’emittenza televisiva privata stanziata dal MSE-Com (destinate per nove decimi alle tv e per un decimo alla radio) subiranno una drastica riduzione. Si parla di tagli di oltre il 50% da qui al 2011, stando ai dati forniti: 150 milioni per il 2008, 111 milioni per il 2009 sino ad arrivare ai 60 milioni annui per il 2011. Nonostante la somma destinata fosse inferiore a quanto stabilito dalla L. 422/1993, i 150 milioni annui erano considerati una buona base sulla quale gli editori facevano affidamento per i propri investimenti. Il CNT contesta duramente il gravissimo taglio che condannerebbe l’emittenza privata, già in agonia, alla morte certa.

MSE-COM ISPETTORATI TERRITORIALI
SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ ESTERNE. MANCANO I FONDI

L’Ispettorato Territoriale Emilia Romagna ha reso noto agli operatori che “la superiore DGPGSR – uff. II°, ha comunicato in data 07/11/2008 l’esaurimento dei fondi sui capitoli 3731,3351 e 3352, per il corrente esercizio finanziario 2008”. La Direzione Generale Pianificazione Gestione Spettro Radioelettrico ha sottolineato che “le spese da imputare sui capitoli in questione dovranno pertanto essere pianificate per il prossimo esercizio finanziario”. Dunque, i tempi delle istruttorie saranno destinati a dilatarsi senza termine predefinito. Una situazione non ulteriormente tollerabile da parte dell’utenza che rischia di trovarsi privata di ogni tutela delle proprie necessità da parte della P.A. e che potrebbe ingenerare nelle situazioni conflittuali azioni avanti all’Autorità Giudiziaria. Sul grave problema che investe gli I.T. il MSE-Com resta ancora nel totale silenzio.

TV LOCALI DIRITTI HIGHLIGHTS SERIE A E B DI CALCIO

Il CNT CONTRO LA LEGA, VIOLATE LE LEGGI UE E NAZIONALI
Il CNT torna a tuonare contro la Lega Nazionale Professionisti che impone alle emittenti locali condizioni assolutamente non eque ed economicamente impossibili riguardo l’acquisizione dei diritti audiovisivi relativi agli highlights del campionato di calcio di seria A e B. Per questo motivo molte televisioni locali sono escluse dal mercato. In tal senso resta, prima di tutto, ancora ribadita la violazione alla normativa antitrust del Trattato istitutivo della CE da parte della Lega, in particolare all’art. 81 per pratiche che pregiudicano la concorrenza, e all’art. 82, per sfruttamento abusivo di posizione dominante. Ma non è tutto. Trattandosi di informazione (in questo caso sportiva) di forte interesse pubblico, Il CNT denuncia anche una violazione alla libertà di informazione e al diritto di cronaca, essendo le emittenti locali impossibilitate a trasmettere in mancanza di licenza. Si rileva, infatti, una violazione all’art. 21 della Costituzione in merito all’esercizio della libertà di informazione da parte delle emittenti, e all’art. 2 della legge 69/1963 che sottolinea come sia “diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d’informazione”, intesa sia come obbligo ad informare ma anche come diritto dei cittadini ad essere informati su eventi di pubblico interesse. Il CNT invita in particolare l’Autorità Antitrust e l’Agcom, già sollecitate in passato, ad intervenire urgentemente per porre fine a pratiche non regolamentari che compromettono l’intero settore.

BOLLINI SIAE PROSEGUE LA BATTAGLIA NORMATIVA
ORA E’ LA FIMI AD ASSUMERE UNA POSIZIONE UFFICIALE

Torniamo anche in questo numero a parlare della questione dei bollini SIAE, dichiarati “fuorilegge” a livello comunitario e su cui il CNT ha da sempre espresso posizioni di denuncia circa il “taglieggiamento” da parte della SIAE nei confronti delle emittenti locali ed indipendenti. Dopo la sentenza del Tribunale di Cesena di cui riportammo notizia nel numero 41 del CNT-Informa, questa settimana è la FIMI, la Federazione dell’Industria Musicale Italiana, ad assumere una posizione ufficiale netta: secondo FIMI la normativa che prevede l’apposizione del contrassegno sui supporti va cancellata al più presto. FIMI lo ha dichiarato nel corso di una audizione al Ministero dei Beni Culturali, spiegando di sottoscrivere anche la posizione assunta sia dalla Corte di Giustizia Europea che dalla Commissione Europea, secondo cui il bollino SIAE è in conflitto con l’ordinamento comunitario. La Federazione insiste molto su questo punto, rilevando come la violazione delle regole UE impatti sulla trasparenza ma, soprattutto, il contrassegno SIAE ostacola il principio di libera circolazione delle merci in ambito comunitario.

UTELIT SUL RUOLO DELLA TV PUBBLICA

In riferimento all’intervento sulla televisione italiana e alla volontà manifestata dal Presidente dell’Agcom Corrado Calabrò in occasione dell’audizione presso la Commissione Parlamentare per l’Infanzia, il Presidente di Utelit Rocco Monaco rileva: “Mi fa piacere questo intervento da parte del Presidente dell’Agcom che, se vuole, può attingere al libro bianco di Utelit con oltre ottomila commenti sulla televisione italiana, in particolare la Rai, da parte dei teleutenti. Nei prossimi giorni provvederemo a fargliene giungere una copia”. Monaco prosegue: “Ritengo essenziale che il Presidente dell’Agcom, oltre a confrontarsi con chi come noi ha una conoscenza diretta degli umori dell’opinione pubblica, s’impegni nella direzione della televisione di qualità. E’ questo, secondo i teleutenti, il modello che la televisione pubblica deve proporre, smettendola di rincorrere la televisione commerciale.”

RADIO ANDAMENTO POSITIVO DEL FATTURATO
OSSERVATORIO FCP-ASSORADIO, INCERTEZZA SUL FUTURO

Positivo l’andamento del fatturato nel settore radiofonico. L’andamento progressivo del periodo gennaio-settembre 2008 rispetto all’uguale periodo del 2007 ha segnato, infatti, un incremento del 4,5%, con un volume totale di 297.629.000 euro. Gli avvisi trasmessi sono cresciuti del 3,6%. Il singolo mese di settembre 2008 confrontato con settembre 2007, ha registrato un aumento di fatturato del 9,7% ed una crescita del numero di avvisi del 9,9%. E’ quanto si apprende dall’Osservatorio FCP-Assoradio, che ha raccolto i dati relativi all’andamento del periodo in questione pur sottolineando che “La situazione congiunturale resta difficile ed è conseguentemente impossibile fare previsioni”.

RADIO NORMATIVA FREQUENZE UTILIZZABILI DA RICEVITORI BC
AVVIATA PROCEDURA D’INFRAZIONE COMUNITARIA

“Ostacoli ingiustificati e sproporzionati alla libera circolazione dei ricevitori radio della radiodiffusione sonora”. Con questa motivazione la Commissione UE ha avviato nei confronti dell’Italia una procedura d’infrazione per violazione degli articoli 28-30 del Trattato dell’Unione europea, rubricata al numero 2007-4764. La normativa italiana sottoposta ora all’esame di Bruxelles è quella in materia di frequenze radio utilizzabili in Italia dagli apparecchi riceventi le trasmissioni della radiodiffusione sonora dettata dai decreti dell’allora Ministro delle Poste e Telecomunicazioni datati 25 giugno 1985 e 27 agosto 1987. Decreti confermati e mantenuti sino ad oggi in vigore dal successivo decreto ministeriale 28 agosto 1995 n. 548. Oggetto della normativa italiana assoggettata alla procedura d’infrazione sono i comunissimi ricevitori radio presenti in ogni famiglia, idonei all’ascolto dei servizi di radiodiffusione sonora trasmessi non solo localmente ma anche dall’estero nelle gamme delle onde medie e corte. In commercio vi sono però anche apparecchi ricevitori sintonizzabili su frequenze le quali, pur se adibite ai servizi broadcasting negli altri Stati in conformità ai trattati internazionali, sono poste al di fuori delle gamme d’onda indicate dai decreti ministeriali italiani. Il Governo italiano ha pertanto ricevuto in questi giorni una lettera di costituzione in mora, che lo invita ad eliminare immediatamente gli ostacoli all’uso ed all’importazione in Italia dei ricevitori radio.

AGCOM DISCIPLINA DELLA PUBBLICITA’ TELEVISIVA
COMUNICAZIONE INTERPRETATIVA PER CHIARIMENTO

L’Agcom ha emanato, in allegato alla delibera n. 211/08/CSP pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 257 del 3/11/08, una comunicazione interpretativa a chiarimento della disciplina della pubblicità televisiva. Nella comunicazione, che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2009, L’Agcom fornisce chiarimenti alle nozioni di autopromozione, all’individuazione dei programmi composti da parti autonome, al regime delle interruzioni delle opere audiovisive e dei lungometraggi cinematografici, alla disciplina applicativa delle inserzioni pubblicitarie nel corso delle trasmissioni sportive (c.d. “minispot”) con particolare riguardo alla trasmissione delle partite di calcio e alla qualificazione di nuove forme di messaggi promozionali costituite dalle sovrimpressioni animate.

TV MEDIASET, I RISULTATI DEI PRIMI 9 MESI DEL 2008
RAFFORZATA LA POSIZIONE DOMINANTE

In base all’andamento dei primi 9 mesi del 2008, i ricavi netti consolidati del Gruppo Mediaset mostrano una crescita del 7,6% e raggiungono i 3.029,5 mln rispetto ai 2.816,1 mln dei primi 9 mesi del 2007. L’utile prima delle imposte e della quota di competenza degli azionisti terzi è pari a 606,4 mln rispetto ai 756,5 mln dei primi 9 mesi del 2007. Tutti i dati confermano un rafforzamento per Mediaset che, anziché cedere terreno in favore di un mercato concorrenziale, dimostra di restare saldamente in posizione dominante, così come Sky con il monopolio della tv satellitare sta dando il colpo di grazia alle tv indipendenti e a quelle locali.

C.N.T. – Coordinamento Nazionale Televisioni – SEDE LEGALE: P.zza Municipio, 80 – 80133 Napoli SEDE OPERATIVA: Via Bari, 19 – 72013 Ceglie Messapica TEL. 337941697 TEL e FAX. 0804839707
SITO INTERNET: www.coordinamentonazionaletelevisioni.it
EMAIL: [email protected]
Direttore Costantino Federico
Reg.Tribunale di Napoli N. 4/07 del 17/01/2007
SEDE: P.zza Municipio, 80 – 80133 NAPOLI
TEL.337941697 – FAX:0818383118 – 0831377510

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