DTT SWITCH OFF IN SARDEGNA
DAL 15 OTTOBRE SCORSO E’ COMINCIATA LA NUOVA ERA
Da mercoledì scorso, 15 ottobre, è iniziato in Sardegna lo spegnimento della trasmissione analogica del segnale televisivo ed è cominciata l’accensione della trasmissione in digitale terrestre. Dal primo novembre prossimo, la Sardegna sarà la prima regione europea ad adottare integralmente il nuovo standard televisivo digitale. Le attività tecniche di spegnimento-attivazione saranno raggruppate in 4 macro aree e verranno svolte nel giro di qualche giorno. Macro area 1: Ogliastra / Sarrabus dal 15 al 16 ottobre. (Il 15 ottobre sono stati coinvolti anche i comuni del Cagliaritano, Sulcis Iglesiente e Medio Campidano con la conversione al digitale della rete analogica RAI Uno).
Macro area 2: Cagliaritano / Medio Campidano / Sulcis Iglesiente dal 17 al 20 ottobre.
Macro area 3: Oristianese / Nuorese dal 21 al 24 ottobre.
Macro area 4: Sassarese / Gallura dal 27 al 31 ottobre.
Il dettaglio dei comuni coinvolti nelle giornate previste è disponibile anche sul sito www.decoder.comunicazioni.it alla voce “Elenco comuni”. E’ inoltre attivo il numero verde 800 022 000 da lunedì al sabato, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, in grado di fornire tutte le indicazioni necessarie ad orientare i consumatori, gli installatori, i rivenditori, i produttori di elettronica di consumo. Il segnale televisivo digitale può essere ricevuto attraverso un televisore integrato o un decoder collegato alla tv che consentirà, oltre ad una migliore qualità di ricezione audio e video, di vedere i canali gratuiti, i contenuti a pagamento e i servizi interattivi.
DTT SWITCH-OFF IN SARDEGNA
SINDACO DI ALGHERO CHIEDE ESENZIONE CANONE PER I SARDI
Il Sindaco di Alghero (Sassari), Marco Tedde, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha chiesto una sorta ‘compensazione’ per la sperimentazione del digitale terrestre in Sardegna (con switch off definitivo previsto per il 31 ottobre) per i cittadini sardi, con l’esenzione per gli anni 2009 e 2010 dal pagamento del canone televisivo. “A due settimane dallo spegnimento del segnale analogico a favore di quello digitale, non si placano le preoccupazioni e i timori dei numerosissimi concittadini circa le conseguenze ed i disagi che ciò comporterà. Ad iniziare dalla non facile gestione dei componenti che da tale data dovranno obbligatoriamente essere installati in ogni casa, fino ad arrivare agli oneri aggiuntivi che gli abbonati dovranno sopportare per rendere ogni apparecchio televisivo fruibile”.
EUROPA 7: LE FREQUENZE ARRIVERANNO DALLA RAI E NON DA MEDIASET
Per Europa 7 arriveranno le frequenze televisive ma non da dove ci si attendeva, cioè da Rete 4 (Mediaset), bensì da una riorganizzazione dello spettro Vhf finora occupato dalle trasmissioni di Raiuno. La rete ammiraglia della tv di Stato non dovrebbe perdere niente, perché conserverà i 7 canali attualmente utilizzati, ma la nuova “ricanalizzazione” (questo il termine tecnico) permetterà la disponibilità di un ottavo canale che sarà assegnato a Europa 7, probabilmente entro il 30 giugno 2009. E’ questa la soluzione delineata dal Ministero dello Sviluppo Economico nella nuova documentazione inviata al Consiglio di Stato che il 16 dicembre prossimo si pronuncerà in via definitiva sulla vicenda dell’operatore tv Europa 7, a cui nel luglio del ’99 fu assegnata una concessione televisiva nazionale ma senza la disponibilità di frequenze. Il piano, del dicastero messo a punto dal Sottosegretario Paolo Romani ha già ricevuto il via libera dell’Agcom il 13 ottobre, ha formalizzato il proprio parere tecnico favorevole dopo l’esame da parte del suo consiglio. La nuova “canalizzazione” della banda televisiva Vhf è prevista dagli accordi internazionali di Ginevra 2006 ed era quindi già “obbligatoria” per l’Italia, anche se con scadenza 2012 cioè con il passaggio alla tecnologia digitale. La vicenda è comunque complicata e pasticciata, perché non si capisce se le frequenze verranno assegnate a Europa 7 in qualità di nuovo entrante, cioè di nuovo richiedente, o sempre per la posizione assunta in graduatoria quando vi fu la discussa gara per le assegnazioni delle frequenze. Sembra di capire che le trasmissioni di Europa 7, nel caso venisse confermata l’assegnazione e vi fosse l’accettazione da parte di Europa 7, dovranno avvenire in digitale e non in analogico come nella concessione che avrebbe dovuto ricevere in passato. Insomma un gran casino che è destinato a continuare e che il provvedimento del Ministero non solo non ha risolto, ma probabilmente ha complicato ulteriormente.
IL MINISTERO COMPLETA L’ORGANIZZAZIONE DEL CNID
Si sta completando la costituzione del CNID – Comitato Nazionale Italia Digitale con la formazione anche dei gruppi di lavoro A (area tecnica e sviluppo reti), B (area monitoraggio e dati) e C (area comunicazione e assistenza utenti). Le associazioni delle emittenti locali sono state invitate a fornire i nominativi per la partecipazione ai gruppi di lavoro. Per l’area C il CNT, cui peraltro aderisce l’emittente nazionale Retecapri, ha designato il suo Coordinatore Nazionale Rocco Monaco.
MSE-COM PROCESSO LEGISLATIVO DI RIORGANIZZAZIONE
AGGIORNAMENTO DELLA SITUAZIONE DALL’ I.T. LIGURIA
Sul blog dei funzionari dell’Ispettorato Territoriale della Liguria del MSE-Com è pubblicato un interessante aggiornamento del processo legislativo di riorganizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico. Dopo che la V Commissione Bilancio ha dato il suo parere favorevole ai due decreti, la IX Commissione Trasporti (entrata nel dibattito in fase successiva) ha espresso alcuni rilievi, il cui testo completo trovate qui. In sostanza si evidenzia il fatto che le Direzioni Generali per gli Affari Generali e il Personale sono inglobate nel Dipartimento delle Comunicazioni, e nonostante questo, essendo Direzioni “orizzontali”, si occuperebbero di tutto il Ministero (cioè anche degli altri tre Dipartimenti). Si propone quindi di scorporarle dai Dipartimenti e renderle indipendenti. Inoltre si richiede un’ulteriore “razionalizzazione” delle posizioni dirigenziali di seconda fascia. Qui si aprirebbero prospettive per gli Ispettorati ancora senza direttore, ma sappiamo tutti come è difficile convincere i dirigenti ad andare in periferia. Da registrare poi l’intervento del Sottosegretario Paolo Romani, che boccia il tentativo di un deputato dell’IdV di accorpare la Direzione Generale Pianificazione e Gestione dello Spettro Radioelettrico con quella dei Servizi di Comunicazione Elettronica e Radiodiffusione, sostenendo “l’attiguità delle competenze”. Resta ora da attendere il parere della I Commissione Affari Costituzionali, che dovrebbe essere definitivo.
DTT E IPTV ULTIME STATISTICHE DELL’AUDITEL
MALE LA TV VIA INTERNET, NON VA MEGLIO PER IL DIGITALE
Analizzando i dati Auditel si parla di una percentuale di apporto di share per il digitale di circa il 3,7% mentre è meno dello 0,5% per la TV via Internet (IPTV). Da sottolineare che il digitale terrestre ha avuto forti finanziamenti da parte dello stato, grandissimi mezzi e una campagna pubblicitaria poderosa mentre l’IPTV che ha un valore, a livello di share, pressoché nullo, ha varie scusanti: In primis non dispone di mezzi e fondi paragonabili al digitale terrestre. In secondo luogo non bisogna dimenticare che per avere una IPTV bisogna avere una connessione ad Internet e già con questa affermazione stiamo tagliando fuori quasi la metà delle famiglie italiane. Le due tecnologie, che avrebbero dovuto traghettarci verso il futuro, al momento risultano una fotocopia della vecchia TV.
WEB TV EVENTI E CONCORSI
IL 27/11 IL PRIMO PREMIO “BEST WEB TV 2008”
Cosa sono le micro web tv? “Sono le web tv create da cittadini video maker per passione. Dialogano con territori anche geograficamente lontani e con le comunità di italiane all’estero” (tratto da LaStampa.it). Sul web si può trovare qualunque cosa. Motivo per cui gli italiani all’estero (oltre a tutti gli altri naturalmente) ci si riversano in massa, con l’obiettivo di rimanere aggiornati su quanto accade anche nelle piccole realtà di cui sono stati parte (le comunità locali, per esempio). Da qui la necessità di premiare le produzioni migliori, raccogliendo materiale proveniente dai giovani videomaker (di età compresa tra i 18 e i 30 anni). Il montepremi sarà di qualche migliaio di euro, sufficiente per proseguire adeguatamente lo sviluppo concreto della propria micro web tv. Una giuria sarà incaricata dunque di scegliere il video migliore che sarà premiato come Best web tv 2008, il prossimo 27 novembre, presso la Triennale di Milano, nel contesto del un più ampio concorso Movi&Co (per maggiori informazioni suggeriamo di consultare il sito http://www.movieco.it/).
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