MSE-COM ACCORPAMENTO DEL MINCOM AL MSE
SI ATTENDE ORA LA RIORGANIZZAZIONE
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24/06/08 è stata formalizzata la struttura dell’ex Ministero delle Comunicazioni trasferita allo Sviluppo economico così come stabilito dall’art. 2 ”Accorpamento delle strutture riguardanti il Ministero delle comunicazioni”. Il decreto mantiene i sedici Ispettorati territoriali, così come erano organizzati al Ministero delle Comunicazioni: Piemonte e Valle d’Aosta (la sede è a Torino), Lombardia (Milano), Trentino-Alto Adige (Bolzano), Friuli-Venezia Giulia (Trieste), Veneto (Venezia), Emilia-Romagna (Bologna), Liguria (Genova), Toscana (Firenze), Marche e Umbria (Ancona), Lazio (Roma), Abruzzo e Molise (Sulmona), Campania (Napoli), Puglia e Basilicata (Bari), Calabria (Reggio Calabria), Sicilia (Palermo) e Sardegna (Cagliari). In base al decreto legislativo n°366 del 30 dicembre 2003, gli Ispettorati territoriali collaborano a controllare il mercato, vigilare sul rispetto delle normative di settore e per l’applicazione delle sanzioni. Si occupano di logistica; autorizzazioni, verifiche e controlli (in particolare nei servizi postali); reti e servizi di comunicazione elettronica nei settori telefonico e radioelettrico. Ma come segnalato nel blog Comunicazioni Liguria visibile all’indirizzo http://comliguria.wordpress.com/, il trasferimento delle strutture del MinCom al MSE possono facilmente indurre chi legge a pensare che sia stata definita la nuova organizzazione del MSE con tutti i vecchi uffici e strutture del Ministero delle Comunicazioni. In realtà si parla di un DPCM del 24 giugno, previsto dal DL di accorpamento come operazione preliminare alla riorganizzazione, che si limita ad individuare in via amministrativa gli uffici dei ministeri accorpati (Comunicazioni e Commercio internazionale) che confluiscono nel MSE. Ben altra cosa sarà il DPR di riorganizzazione, che prevedrà sicuramente la cancellazione di alcune Direzioni Generali ridondanti.
UTELIT: RACCOLTE 20 MILA FIRME PER ABOLIZIONE CANONE RAI
Oltre 20.000 firme raccolte per l’abolizione del canone Rai: è il risultato della campagna nazionale lanciata oltre un anno fa dall’Utelit, l’associazione degli utenti televisivi, condivisa da Federcasalinghe e Conf.Lavoratori, presentata stamani a Roma con l’iniziativa “La tua televisione”. Le firme saranno consegnate al premier Silvio Berlusconi in questi giorni. ”Il canone Rai va abolito, è una tassa del 1938 – ha detto Rocco Monaco, presidente Utelit -, in un’epoca di indispensabile comunicazione tecnologica l’apparecchio televisivo deve essere considerato un bene di pubblica ed essenziale utilità. Oramai, poi, il servizio pubblico lo svolge l’emittenza locale. Chiediamo una tv di qualità e – aggiunge Monaco – anche maggiore attenzione alle categorie, come i ciechi e i sordi, che la Rai trascura”. L’Utelit, oltre alle firme, ha raccolto in un “libro bianco” anche gli 8000 commenti, considerazioni e sfoghi arrivati sul sito dell’associazione. Alla conferenza stampa erano presenti L’On.le Davide Caparini della Lega Nord,per il PD l’On.le Carra ,per AN era presente Marco Scotto Lavinia. I Presidenti Fini e Schifani hanno mandato un messaggio di scuse per non poter essere presenti all’evento.
SIAE LA QUESTIONE DEI BOLLINI NON DOVUTI
PARTONO I PRIMI RIMBORSI, SODDISFAZIONE DEL CNT
1,2 milioni di euro. È questa la cifra che la SIAE dovrà rimborsare ad un editore italiano. Sono soldi che quest’ultimo ha versato tra il 2004 e il 2008 per acquistare i bollini da porre sui supporti che diffonde in allegato alle proprie riviste cartacee, sono bollini che SIAE dal proprio sito dichiara come necessari per mettersi in regola ma che secondo un editore italiano non sono dovuti, tanto che questi ha ottenuto dal Tribunale di Roma un decreto ingiuntivo a carico di SIAE. Una procedura, quella di chiedere il rimborso per i bollini acquistati, che potrebbe essere innescata già in questi giorni da molti altri soggetti, comprese le Tv locali ed indipendenti per anni tartassati dalla ghigliottina della SIAE. Soddisfazione da parte del CNT che da tempo si è battuto in merito alla dolorosa questione. Il decreto ingiuntivo del Tribunale di Roma pubblicato da Punto Informatico (visibile all’indirizzo internet:
http://punto-informatico.it/2414029/PI/News/siae-partono-rimborsi-bollini-non-dovuti.aspx) è diretta conseguenza di quella ormai celebre sentenza della Corte di Giustizia europea che ha messo in chiaro come la mancata formalizzazione nei confronti della Commissione europea abbia di fatto reso inopponibile ai privati l’obbligo dei bollini. Al momento, infatti, il bollino SIAE per i privati non è obbligatorio e non lo sarà fino a quando la Commissione Europea non avrà perfezionato la tardiva procedura di notifica attivata dalle autorità italiane proprio in conseguenza di quella sentenza.
DTT LE TV COMPATIBILI CON IL “BOLLINO BIANCO”
L’ASSOCIAZIONE DGTVi PRESENTA LA LISTA AGGIORNATA
L’Associazione DGTVi ha presentato, in collaborazione con i produttori di “set-top box” e di televisori digitali integrati, il nuovo aggiornamento dell’iniziativa “Bollino DGTVi” a garanzia delle caratteristiche tecnico qualitative dei ricevitori ed a tutela del consumatore. Le aziende produttrici di set top box e televisori integrati che sottoporanno i loro prodotti a test tecnici nei laboratori delle aziende associate DGTVi e firmeranno un accordo contrattuale, potranno utilizzare i Bollini. Il “bollino bianco” indica invece un televisore con sintonizzatore digitale che permette di vedere i programmi in chiaro e a pagamento sempre senza necessità di aggiungere nulla: le carte della pay tv si possono inserire direttamente nel televisore come oggi facciamo con il decoder. E’ questa la soluzione ideale per tutti coloro che hanno deciso di cambiare il proprio apparecchio tv o comunque di acquistarne uno nuovo. I televisori che presentano il “bollino bianco” sono dotati di un piccolo dispositivo – detto CAM- già inserito nel televisore, o facilmente inseribile, che permetterà la ricezione dei programmi PayTV di Mediaset Premium e LA7 Carta PIU’ o quelli degli altri operatori che a breve partiranno. I costruttori che avranno il “bollino bianco” si impegnano a passare a quello blu a cavallo tra il 2008 e il 2009. Ad oggi i primi produttori di televisori che hanno sottoscritto l’Accordo con DGTVi e presentano il “bollino bianco” sono Finlux, Innohit, Graetz, Panasonic, Samsung, Telefunken, Loewe.
IMPIANTI INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
DISSEQUESTRI A S. SILVESTRO (PESCARA)
Ricordate i sequestri preventivi degli impianti a San Silvestro (Pescara) effettuati nei mesi scorsi? Coi sequestri, che hanno preso il via il 6 maggio, si e’ provveduto anche a ridurre le potenze di emissione. Le emittenti coinvolte nell’inchiesta sono complessivamente 27, tra radio e tv locali e nazionali. Per le prime 24 si e’ gia’ provveduto al dissequestro, come disposto dal magistrato che si occupa dell’inchiesta. Gli ultimi tre impianti da dissequestrare sono quelli di Radio Capital, Radio 24 e Radio M2O. In base a quanto si e’ appreso tutti si sono adeguati ai limiti di legge, rientrando quindi dagli sforamenti, anche elevati, registrati in passato. Si attende, ora, la delocalizzazione degli impianti, imposta dalla Regione con un’ordinanza. A causa dell’elettrosmog provocato dalle antenne e’ stata forte, negli ultimi anni, la protesta dei residenti, che hanno sempre chiesto di spostare le antenne da San Silvestro.
TV ACCORDI E OPERAZIONI DEI GRANDI GRUPPI
CNT, VIGILARE SUL RISPETTO DELLE REGOLE CONCORRENZIALI
Siamo in un periodo critico sul fronte tecnologico dove a soffrirne sono, come sempre, le Tv private e indipendenti sempre strette dalle decisioni e dalle operazioni che compiono gli operatori che si trovano in posizione dominante. Ora
un caso da tenere d’occhio iè quello rappresentato dal progetto globale che sta affrontando Mediaset (duopolista nell’analogico) e che coinvolge, a vari livelli, le diverse società del gruppo, in particolare Videotime (produzione ed emissione) ed Elettronica Industriale (reti di diffusione); si parla di portare anche i mux, le reti multiplex del Digitale terrestre, sul satellite. Inoltre Mediaset sta anche perfezionando l’accordo con Rai e Telecom per definire questa piattaforma, che contenga tutta l’offerta free. Il CNT, ancora una volta, invita Agcom e Antitrust a vigilare su ogni operazione che i grossi gruppi sono intenti a compiere, nel rispetto delle regole concorrenziali.
WEB TV CONVEGNO A CAGLIARI
NEL 2011 CI SARANNO 30 MLN DI ABBONATI IN TUTTO IL MONDO
La web tv, basata sull’interattività che si crea con lo spettatore, il quale può personalizzare e scegliere in modo autonomo cosa vedere, per riscuotere maggiore successo in Italia ha bisogno di una mediazione editoriale. Questo è ciò di cui si è discusso alla conferenza “La rete come nuovo strumento di contatto: l’intrattenimento digitale”, tenutasi presso il Tiscali campus di Cagliari e organizzata da Aict (Associazione per la tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni). Si calcola che i consumatori della web tv stanno crescendo in tutto il mondo. Nel 2007 a possedere un contratto per la visione Iptv erano nel mondo 13,6 milioni; si stima che nel 2011 saranno circa 72 milioni e nel Sud Europa nel giro del prossimo triennio arriveranno a 30 milioni di abbonati.
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