CNT Informa n. 34 – Pubblichiamo un estratto del nuovo numero del bollettino del Coordinamento Nazionale Televisioni

DTT: Switch-off, CNT preoccupato per posizioni dominanti – Silvio Berlusconi ringrazia Utelit – TV: accordi sui diritti, manovre favorite da posizioni forti – TV: ricerca, il DTT si prepara a superare la parabola


DTT SWITCH OFF IN SARDEGNA, CONFERMATO IL PERIODO
MA ESISTE L’OMBRA DI UNO SLITTAMENTO DELLA DATA

La data per lo spegnimento della tv analogica in Sardegna è fissata al 31 ottobre p.v., ma forse, anzi probabilmente, slitterà. Come emerge dal rapporto 2008 sul ‘Sistema dei media locali in Sardegna’, redatto dal Comitato regionale sardo per il servizio radiotelevisivo in collaborazione con la Fondazione Rosselli mancherebbero infatti ben 6.650.000 euro per gli investimenti delle tv locali, chiamati a risintonizzare in gran parte gli apparati trasmittenti e ad adeguarli alla tecnologia numerica. E senza soldi non si traghetta un bel niente. Per il Corerat le emittenti locali potrebbero approfittare degli introiti pubblicitari che il governo starebbe per stanziare allo scopo di promuovere una campagna di sensibilizzazione allo switch-off sui media locali sardi. Ma si tratta di poca cosa: 4 mln di euro la cui distribuzione, oltretutto, potrebbe non essere uniforme. Allo stato in Sardegna trasmettono in DVB-T 12 emittenti generaliste regionali ma solo due (Videolina e Sardegna Uno) coprono tutta l’Isola. Secondo gli ultimi dati del MSE-Com, i decoder acquistati con i contributi pubblici sono stati 241.000. Intanto è stato presentato giovedì scorso a Cagliari dal Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni Paolo Romani lo switch off della Sardegna. In attuazione del decreto ministeriale del 10 settembre scorso, che ha disposto il calendario nazionale del passaggio al digitale, è stato confermato il periodo (15 ottobre – 31 ottobre) entro cui tutte le emittenti locali e nazionali operanti in Sardegna trasmetteranno esclusivamente in tecnica digitale. (…)

DTT LA CORSA ALLO SWITCH OFF
CNT PREOCCUPATO PER LE POSIZIONI DOMINANTI

Alcuni dubbi assalgono le Tv locali in merito alla corsa del Governo allo switch off. Il CNT è preoccupato per il fatto che i soliti grandi gruppi potranno trarne vantaggi di posizione per due motivi principali: il primo è di natura economico-tecnologica; è molto probabile, infatti, che in sede di pianificazione, gli attuali impianti a grande copertura già operanti in ambiente digitale (24 ore) non verranno toccati, allo scopo di mantenere un punto fermo per gli utenti già fidelizzati al DVB-T. Ad essere assegnate saranno, con ogni probabilità, le frequenze attualmente utilizzate per le emissioni analogiche, il cui avviamento (presintonizzazione) sarà totalmente azzerato, così che coloro che dovranno operarvi dovranno iniziare un lento e costoso lavoro di informazione e sensibilizzazione sull’utenza; attività che invece i grandi gruppi hanno già condotto. A parte il problema dell’azzeramento dell’avviamento determinato dalla presintonizzazione dei canali analogici, il secondo motivo di preoccupazione è determinato dalla raccolta pubblicitaria per tutto il periodo di consolidamento della nuova tecnologia. Oggi, tutte le emittenti locali hanno un più o meno consolidato portafoglio clienti, con listini tarati su ascolti, coperture e livelli di feed-back commerciale collaudati. Quanti inserzionisti saranno disponibili ad accettare l’applicazione delle medesime tariffe durante il presumibilmente lungo periodo di start-up, lungo il quale i parametri precedentemente applicati risulteranno cancellati? Di una cosa il CNT si dice certo: mentre le emittenti nazionali con il passaggio al digitale avranno una moltiplicazione dei canali e dei programmi, le emittenti locali sono destinate a diminuire e scomparire in gran parte.

ANTITRUST DIRITTI TELEVISIVI
LA LEGA CALCIO HA DISATTESO LE LINEE DI INDIRIZZO. LA DURA DENUNCIA DEL CNT

La disciplina sui diritti audiovisivi sportivi va rivista perché non garantisce pienamente la concorrenza tra operatori. Lo scrive l’Antitrust in una segnalazione inviata al Governo e Parlamento, sottolineando che le linee guida approvate dall’Autorità, come previsto dalla legge, non sono state in realtà seguite in modo completo dalla Lega Calcio. La prima applicazione del decreto legislativo n.9/2008 ha dunque evidenziato elementi di criticità e di incertezza, in grado di compromettere il corretto esplicarsi della concorrenza nell’acquisizione dei diritti audiovisivi e di vanificare, quindi, gli obiettivi che la normativa voleva raggiungere. Il CNT si è già pronunciato più volte in merito sottolineando la grave situazione in cui si sono trovate le emittenti locali e indipendenti fortemente penalizzate dalle regole della Lega Calcio. Meraviglia l’assenza di interventi seri e concreti dell’AGCom ma soprattutto dell’Antitrust. Il CNT non esclude di esaminare anche eventuali profili penali nei comportamenti della Lega e per la tutela del diritto all’informazione sportiva delle tv locali e soprattutto degli utenti.

TV CONTRIBUTI STATALI
PRESENTATO NUOVO REGOLAMENTO SULL’EROGAZIONE

Si è svolta mercoledì scorso alla Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio una prima riunione sul tema dell’editoria. All’incontro hanno partecipato il Ministro per la Semplificazione Legislativa Roberto Calderoli, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria Paolo Bonaiuti e il Direttore del Dipartimento dell’editoria e Segretario Generale della Presidenza del Consiglio Mauro Masi, per la prima volta assieme ad una numerosa delegazione di rappresentanti di tutte le associazioni dell’editoria. Nella riunione -si legge in una nota- è stato presentato il nuovo regolamento sull’erogazione dei contributi diretti, indiretti e alle radio e televisioni locali. “La nostra è una proposta di semplificazione e razionalizzazione delle procedure con le quali vengono concessi contributi alle aziende editoriali”, ha detto il Sottosegretario Paolo Bonaiuti, chiedendo alle associazioni di inviare entro il 30 settembre tutte le valutazioni e le controproposte che riterranno di fare. Per il CNT era presente il Coordinatore Nazionale Rocco Monaco il quale ha dichiarato: “Nelle osservazioni che il CNT formulerà al Sottosegretario Bonaiuti verrà evidenziato ancora una volta che il ruolo reale nell’informazione e nel servizio pubblico lo sta svolgendo totalmente l’emittenza locale con notevoli difficoltà economiche, dovute principalmente al monopolio Rai-Mediaset-Sky che da soli assorbono il 95% delle risorse pubblicitarie”. “Inoltre – prosegue Monaco – il CNT chiederà al Sottosegretario Bonaiuti di fermare immediatamente la striscia prevista di Rai Tre nelle edizioni regionali del mattino, palese tentativo di ulteriore sleale concorrenza per le tv locali”.

SILVIO BERLUSCONI RINGRAZIA UTELIT

Dopo il Presidente del Senato, Renato Schifani, anche il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha contattato Utelit scrivendo al Presidente Rocco Monaco attraverso il suo portavoce, Onorevole Valentino Valentini, ringraziando per le osservazioni e i suggerimenti che ha sottoposto alla sua attenzione. Utelit aveva chiesto al Capo del Governo maggiore impegno per una televisione di qualità ed una migliore programmazione a favore delle categorie svantaggiate, in particolare i non udenti. Berlusconi è stato inoltre informato della raccolta di firme a favore dell’abolizione del canone Rai.

TV UTELIT, FEDERCASALINGHE E CONF LAVORATORI
IL 25/09 A ROMA CONFERENZA STAMPA “LA TUA TELEVISIONE”

Giovedì 25 settembre alle ore 11.00 presso l’Hotel Nazionale – Sala Cinema – in Piazza Montecitorio a Roma Utelit Donneeuropee Federcasalinghe e Conf Lavoratori, terranno una conferenza stampa dal titolo: “La tua televisione”. Per l’occasione sarà presentato il libro bianco dei commenti dell’utente sulla questione Rai e del canone Rai; la presentazione delle prime decine di migliaia di firme raccolte per l’abolizione del canone Rai che, nello stesso giorno, verranno consegnate al Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi.

TV ACCORDI COMMERCIALI SUI DIRITTI
LE MANOVRE FAVORITE DALLE POSIZIONI DOMINANTI

L’accordo con Sky sui diritti di Olimpiadi 2010-2012 e Mondiali 2010-2014 è “più che buono” e porterà nelle casse di Viale Mazzini 130 milioni di euro. Lo ha detto il presidente della Rai Claudio Petruccioli precisando che la Rai ha perso i diritti delle Olimpiadi per la scelta, “fatta dalla precedente gestione” (nell’era Cattaneo), di avviare una trattativa privata con il Cio, uscendo dall’Uer, Petruccioli spiega che in base all’ipotesi di accordo, per acquisire dalla piattaforma satellitare i diritti delle Olimpiadi, la Rai pagherebbe 45 milioni di euro, mentre ne incasserebbe 175 da Sky per cedere i diritti dei Mondiali di calcio. Come è facile comprendere, le basi economiche di tali accordi pongono in tutta evidenza come i giochi vengano fatti soltanto dai colossi, in questo caso Rai (duopolista analogico) e Sky (monopolista satellitare), escludendo in partenza tutti gli altri operatori, come le piccole televisioni private e quelle indipendenti.

IMPIANTI RADIOTV ROMA, COLLE DI MONTE MARIO
LA REGIONE LAZIO RIMUOVE LE ANTENNE

Via libera alla rimozione di tutte le antenne televisive dal sito di Monte Mario a Roma e alla riduzione del 50 per cento di quelle istallate sui tralicci di Monte Cavo nei Castelli Romani. Il Consiglio regionale, presieduto da Guido Milana, ha approvato nella seduta di venerdì scorso, con 39 voti a favore e 2 voti contrari, la variante al Piano territoriale per la localizzazione degli impianti di emittenza, il cui esame era cominciato nelle scorse sedute. I siti alternativi individuati sono Monte Gennaro, vetta del Parco dei Monti Lucretili, dove verrà realizzato un traliccio, ma al tempo stesso si effettuerà la bonifica di tutti gli impianti abusivi esistenti, e Colle Sterparo nel territorio di Capranica Prenestina. In entrambi questi luoghi sarà istallato un solo traliccio, anziché due come era previsto inizialmente.

TV IL DTT SI PREPARA A SUPERARE LA PARABOLA
LA COPERTURA ATTUALE E’ ARRIVATA AL 70%

Il digitale terrestre cresce e avvicina il satellite preparando il sorpasso: gli abbonati alla parabola sono 4,5 milioni, mentre le tessere attive per il digitale sono arrivate a 2,5 milioni, ma i decoder prodotti superano i 7 milioni, così come la copertura della popolazione è salita al 70 per cento. Una situazione che pochi avrebbero immaginato, ma che forse era nei piani dell’Agcom quando alla nascita di Sky Italia nel 2003 (dalla fusione tra Stream e Tele+) impose al network di Rupert Murdoch il divieto di acquisire diritti su piattaforme diverse dalla propria “per consentire lo sviluppo di altri operatori”. Una decisione che di fatto ha spinto le reti nazionali a investire sul digitale “anche se con strategie diverse”, osserva Fabio Sisi, senior manager di Kpmg, esperto del settore media.

PUBBLICITA’ RAPPORTO DI NIELSEN MEDIA RESEARCH
A LUGLIO 2007 CRESCE LA RADIO E RESISTE LA TV

Nel mese di luglio, gli investimenti nella pubblicità sono scesi del 3,7% rispetto al corrispondente mese dello scorso anno. Nei primi sette mesi si registra una crescita dello 0,5%. Positiva la Televisione (+1,5%), negative Stampa (-3,4%) e Cinema (-15,5%). Le migliori performance da Radio (+5,1%) e da Internet (+20,7%).

C.N.T. – Coordinamento Nazionale Televisioni – SEDE LEGALE: P.zza Municipio, 80 – 80133 Napoli SEDE OPERATIVA: Via Bari, 19 – 72013 Ceglie Messapica TEL. 337941697 TEL e FAX. 0804839707
SITO INTERNET: www.coordinamentonazionaletelevisioni.it
EMAIL: [email protected]
Direttore Costantino Federico
Reg.Tribunale di Napoli N. 4/07 del 17/01/2007
SEDE: P.zza Municipio, 80 – 80133 NAPOLI
TEL.337941697 – FAX:0818383118 – 0831377510

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