Settimanale di informazione sul settore radiotelevisivo del Coordinamento Nazionale Televisioni
N. 34 del 14/10/2006
IL CNT CONTRO IL DDL PRESENTATO DAL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI
Finta reazione di protesta di Silvio Berlusconi nonché di Fininvest e Mediaset contro il DDL presentato in C.d.M. dal Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni. La recita berlusconiana ripete un copione ben noto da sempre: l’accusa di prevaricazione e prepotenza nei confronti del Governo che vuole introdurre modifiche alla Gasparri quando da trent’anni non ha avuto un attimo di tregua la vorace ed egemone attività monopolistica delle reti berlusconiane a danno degli editori indipendenti e delle tv locali. Solo in Italia esiste una così clamorosa limitazione alle tv locali con una situazione paradossale: pur essendo il paese con la più alta percentuale di tv locali ad esse complessivamente va la parte più modesta di ascolti e di fatturato pubblicitario. Il CNT non si lascia certo imbrogliare dalle lacrime di coccodrillo né dalle improbabili promesse del governo di centro-sinistra. Il grande inciucio è già in cantiere per una nuova spartizione dell’etere che vede solo qualche nuovo invitato gradito al centro-sinistra lasciando però inalterato lo spazio al centro-destra e a Mediaset. Ci saranno forse modifiche ma solo di facciata, mentre gli editori indipendenti e le tv locali continueranno a essere stritolati dal duopolio che al massimo evolverà in un oligopolio che però escluderà sempre gli altri soggetti. Il CNT si appresta a una grande battaglia in difesa delle altre emittenti per l’effettivo pluralismo e per garantire la sopravvivenza dei soggetti fin’ora sacrificati dal duopolio Rai/Mediaset.
AGCOM: ADOTTATO REGOLAMENTO SU VOLUME SPOT TV
La Commissione servizi e prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduta da Corrado Calabrò, ha approvato un provvedimento che detta misure urgenti per l’osservanza delle disposizioni in materia di livello sonoro delle trasmissioni pubblicitarie. L’Autorità ha fissato per la prima volta alcune soglie minime che le emittenti dovranno rispettare. I parametri individuati tengono conto dell’analisi tecnica condotta dall’Istituto Superiore del Ministero delle comunicazioni. La differenza di potenza sonora fra spot e programmazione non potrà in ogni caso superare il limite di tolleranza del 15%. Le emittenti avranno 30 giorni per adeguarsi. Successivamente in caso di accertate violazioni, l’AGCOM applicherà le sanzioni previste dall’art. 51 del Testo Unico della radiotelevisione in materia di pubblicità. E’ prevista, inoltre, l’apertura di un tavolo tecnico con le parti interessate per stabilire, entro sei mesi, una serie di ulteriori parametri tecnici.
ANTITRUST: PUBBLICITA’, MULTE A TELECOM, RAI E RTI
Cinque aziende di telefonia sono state multate dall’Antitrust per pubblicità ingannevole. La Telecom Italia ha collezionato tre sanzioni, per oltre 170mila euro complessivi, relative ad offerte di telefonia, fissa e mobile, e di connettività. Le altre due sanzioni sono andate a RAI e RTI per due servizi di distribuzione di suonerie, reclamizzati attraverso le rispettive emittenti in due differenti trasmissioni musicali, che hanno dato luogo a due diverse richieste di intervento. In entrambe si lamentava l’ingannevolezza – che il Garante ha poi accertato – dei messaggi in sovrimpressione che, invitando a chiamare un certo numero, sia da rete fissa, sia inviando un SMS dal cellulare, non avrebbero presentato indicazioni chiare e leggibili sui costi per scaricare le suonerie reclamizzate, nonché circa il tipo di suoneria ricevuta. La mancanza di chiarezza di questi messaggi ha implicato una multa che ammonta di 37.100 euro per RAI (Provvedimento n. 15976) e di pari importo per RTI (Provvedimento n. 15977).
CNU: UN CONCORSO SU TV E MINORI
Il Consiglio Nazionale degli Utenti ha presentato un bando di concorso per cinque premi di laurea di duemila euro sul tema “tv e minori”. Possono parteciparvi i laureati di tutte le università italiane dell’anno accademico 2006/2007. Lo scopo è promuovere la conoscenza dei problemi nel rapporto Tv-minori. Il bando è disponibile sui siti www.agcom.it/cnu e www.agcom.it.
RADIOTV: PIRATERIA SEGNALE, INTERVIENE
L’ONU L’Organizzazione mondiale delle proprietà intellettuale, Wipo, ha deciso di indire una conferenza alla fine del prossimo anno per completare le negoziazioni su un nuovo trattato internazionale sulle trasmissioni. La necessità di aggiornare la convenzione di Roma del 1961 è dovuta anche al crescente problema della pirateria del segnale che si verifica in molte parti del mondo. L’assemblea generale Wipo, il più alto organo decisionale di questa agenzia delle Nazioni Unite, ha scelto come periodo per riunirsi quello fra il 19 novembre e il 7 dicembre 2007, dopo una serie di sessioni preparatorie che si terranno a Ginevra a gennaio e giugno 2007.
TV ALLARME MONOPOLIO: MAGGIORI OPERATORI TRATTANO PER UNIFICARE IMPIANTI
Rai, Mediaset e gli altri maggiori operatori televisivi italiani starebbero trattando per unificare gli impianti di trasmissione in un’unica società. Questo modello è stato già sperimentato in Francia, dopo l’offerta da 5 mld fatta da Texas Pacific e Axa su Telediffusion de France. Lo ha scritto Il Sole 24 ore spiegando che “nulla è stato concretizzato”, ma “i colloqui informali vanno avanti”. “Ciascuna impresa televisiva – spiega il quotidiano – dovrebbe conferire i suoi impianti, analogici e digitali, alla nuova entita’, diventandone – transitoriamente – socio con una quota di capitale corrispondente alla valutazione che sara’ data alla propria rete”.
TV: FABIANI PRESIDENTE DELL’ASS. DEI PRODUTTORI TV
L’assemblea generale dell’associazione Produttori televisivi ha votato all’unanimità Fabiano Fabiani alla presidenza dell’associazione. Fabiani è stato per lunghi anni alla Rai e ha ricoperto cariche di vertice in altri enti: direttore generale dell’Iri, amministratore delegato della società Autostrade, di Finmeccanica e di Cinecittà Holding. Oggi è presidente di Acea e consigliere amministrativo di Suez Environment.
TV: CGIL, IN RIFORMA GASPARRI CANONE RAI FUORI DA SIC
“Nella determinazione dell’insieme delle risorse del mercato televisivo, su cui valutare l’esistenza o meno di posizioni dominanti, dovrà essere escluso il valore del canone di abbonamento”. E’ una delle proposte della Slc-Cgil in vista della revisione della legge ‘Gasparri’, che regola il sistema radio-televisivo. In una nota, il sindacato dei lavoratori delle comunicazioni chiede di “ridurre il paniere che costituisce il Sistema integrato delle comunicazioni”, eliminando le voci “non direttamente correlate ai mezzi di informazione” e il canone, considerato funzionale allo svolgimento del servizio pubblico. Il sindacato si dice anche contrario alle ipotesi di privatizzazione della Rai.
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