CNT Informa n. 3 – Pubblichiamo un estratto del nuovo numero del bollettino del Coordinamento Nazionale Televisioni

AGCOM: DTT, accordo raggiungo su switch off Sardegna – UE: sentenza Corte di Giustizia, via i bollini SIAE – TV: UE, Italia a rischio multa per mancato pluralismo -CORERAT Campania: le dimissioni di Samuele Ciambriello


AGCOM TAVOLO TECNICO SWITCH OFF SARDEGNA
ACCORDO RAGGIUNTO
Il Tavolo tecnico convocato dall’Agcom ha raggiunto martedì scorso l’accordo sulla configurazione e sul numero delle reti digitali terrestri da realizzare da parte delle televisioni nazionali e locali nella Regione Sardegna in vista dello switch-off. L’accordo e’ stato condiviso dalla Rai e da tutti gli operatori televisivi, nazionali e locali, presenti in Sardegna. Nel tavolo si è tenuto conto di tutte le esigenze prospettate: copertura universale e sviluppo del servizio pubblico radiotelevisivo, salvaguardia della continuità delle trasmissioni attualmente irradiate e degli investimenti già effettuati, garanzia del ruolo delle emittenti locali nella televisione digitale, ingresso nel settore di nuovi operatori di rete, sviluppo della televisione in mobilita’ e delle nuove tecnologie. Sono state individuate 21 frequenze con una copertura del territorio di almeno l’80% e di queste almeno una assegnata a tutte le emittenti nazionali legittimamente operanti ai sensi di Legge e quindi anche emittenti come Retecapri o Rete A o MTV, in modo da assicurare una effettiva parità tecnica. Rimane irrisolto invece il problema del numero delle reti che confermano e consolidano il duopolio esistente. Nel nuovo sistema, infatti, Rai e Mediaset potrebbero avere addirittura sei reti a testa. Questo è però un problema di fondo del sistema a cui dovrebbe dare risposta il Parlamento, anche in ossequio alle direttive della Unione Europea che ha denunciato più volte l’assurda e profonda anomalia italiana. Il CNT, presente al Tavolo Agcom, ha sottoscritto il verbale conclusivo ma ritiene urgente il vero confronto sul monopolio.

UE SENTENZA CORTE DI GIUSTIZIA, VIA I BOLLINI SIAE
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha sentenziato che i bollini SIAE non possono essere fatti valere come obbligo nei confronti dei privati (Sentenza 8/11/07 3^ Sezione – Causa C-20/05). Una decisione epocale che si deve all’ormai celebre caso portato innanzi alle istituzioni comunitarie dall’avvocato di Cesena Andrea Sirotti Gaudenti. Nella sentenza, la Corte spiega come le norme e regolamentazioni tecniche prevedono “l’obbligo di apporre sui dischi compatti contenenti opere d’arte figurativa il contrassegno SIAE in vista della loro commercializzazione nello Stato membro interessato, costituiscono una regola tecnica che, qualora non sia stata notificata alla Commissione, non può essere fatta valere nei confronti di un privato”. L’avvocato scoprì che l’Italia non aveva mai adempiuto l’obbligo di notifica. A nulla sono valse le opposizioni formulate dallo Stato italiano e, in particolare, dalla SIAE, che oggi più che mai rischia di subire un pesante ridimensionamento. Il CNT si appresta ora ad organizzare le emittenti locali, vittime della SIAE e dell’assurdo sopruso dei bollini finalmente oggi smascherato. Si prevedono cause dirette e class-action nei confronti della SIAE per milioni di euro.

TV UE, RISCHIO MULTA DA BRUXELLES
IN ITALIA IL PLURALISMO NON E’ ANCORA UNA REALTA’
Il ddl Gentiloni sulla transizione al digitale non è un “affare” tra maggioranza e opposizione. C’è l’Unione europea. Nel luglio 2006 la Commissione di Bruxelles ha inviato all’Italia una lettera di messa in mora sulla compatibilità di alcune norme nazionali sui servizi televisivi: la legge 66 del 2001, l’ultima del centro-sinistra al governo in quella legislatura; la Gasparri del 2004 e il Testo unico della radiotelevisione. A novembre il disegno di legge viene approvato, con modifiche, dalle Commissioni Trasporti e Cultura della Camera. Andrà in Aula, forse, alla fine di gennaio, poi comincerà la “lotteria” della seconda lettura in Senato, con probabili modifiche e ritorno alla Camera. Ben prima arriverà il deferimento dell’Italia alla Corte di giustizia europea. Se il parere della Corte collimerà con quello della Commissione, quest’ultima emanerà un altro parere motivato e, se resterà anch’esso inascoltato, scatterà una sanzione contro il nostro paese, dell’ordine dei 400mila euro al giorno. Il pluralismo, sostiene il CNT, per adesso è ancora un sogno. Fin quando Mediaset , Rai e Sky manterranno le attuali posizioni sarà sempre più difficile garantire la sopravvivenza ai soggetti esistenti e un sistema radiotelevisivo equilibrato e pluralista come negli altri paesi.

CORERAT CAMPANIA
LE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE SAMUELE CIAMBRIELLO
Il Presidente del Corerat Campania, Samuele Ciambriello si è dimesso. Un gesto che dimostra che Ciambriello ha evidentemente preso coscienza della singolarità della vicenda campana, unica regione a non aver dato ancora attuazione alla legge istitutiva del Corecom, risalente al 2002.

MINCOM NUMEROSE RICHIESTE ALLE TV PER CANONI DI CONCESSIONE INEVASI
In questi giorni un numero elevatissimo di emittenti radiotelevisive sta ricevendo note della D.G.S.C.E.R. Ufficio 3° del Ministero delle Comunicazioni con le quali viene richiesto il pagamento di canoni di concessione inevasi. Dette missive vengono inviate, in caso di intervenuta successione della titolarità dell’impresa concessionaria sia all’odierno esercente che ai danti, causa sicché, sovente, si è in presenza di una medesima nota inviata ad una pluralità di soggetti giuridici. Il CNT sta raccogliendo elementi e studiando le pratiche per assistere le emittenti locali aggredite.

AGCOM RADIO DIGITALE
ISTITUZIONE DI UN TAVOLO TECNICO

l’Agcom, a conclusione della consultazione pubblica sulla fornitura di servizi radiofonici in tecnica digitale mediante i nuovi standard disponibili, ha deciso di costituire un Tavolo tecnico al quale prenderanno parte il Ministero delle Comunicazioni, le concessionarie del servizio pubblico e le associazioni rappresentative delle emittenti radiofoniche private. Nel Tavolo tecnico saranno valutati i risultati delle sperimentazioni sui nuovi standard trasmissivi della radio digitale al fine di pervenire alla definizione dei necessari adeguamenti regolamentari, in base ai principi di pluralismo, concorrenza e innovazione tecnologica, per una rapida transizione al digitale anche del settore radiofonico.

ANTITRUST PUBBLICITA’ INGANNEVOLE
MEDIASET PREMIUM MULTATA
Mediaset è stata condannata dall’Antitrust a pagare una multa di 29.600 Euro per la pubblicità ingannevole relativa alle Mediaset premium card, le tessere prepagate per accedere ai servizi televisivi a pagamento del digitale terrestre. Lo comunica l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nel suo bollettino settimanale. Secondo l’Antitrust, “nel messaggio pubblicitario in esame, l’operatore non si è limitato a ricordare ai propri utenti di controllare la data di scadenza della propria tessera, ma ha sollecitato il consumo del credito residuo, lasciando implicitamente intendere che, oltre tale data, lo stesso non sarebbe più utilizzabile”, senza però fare alcun accenno alla seconda lenzuolata di Bersani (la legge 40 del 07), nella quale si vieta agli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche “la previsione di termini temporali massimi di utilizzo del traffico o del servizio acquistato”.

TV TUTELA DEI MINORI e L’INDICE DI QUALITA’
GENTILONI, VIA LA PUBBLICITA’ DALLA TV DEI RAGAZZI
“Voglio togliere la pubblicità dalla Tv dei ragazzi. Penso a un modello tedesco dove la pubblicità è accorpata soprattutto nella fascia serale, sostanzialmente prima e dopo il tg. E tra pochi giorni sarà pronto il nuovo indice di qualità: testerà, anche utilizzando i ragazzi, la qualità dei programmi”. Così si è espresso in questi giorni il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni. Il CNT è estremamente perplesso su queste posizioni del Ministro che potrebbero nascondere in realtà l’ennesimo colpo per le emittenti locali, verso le quali ci si inventa di tutto per limitarne pubblicità e ricavi in genere.

TV CANONE RAI 2008
LE ESENZIONI RESTANO PER ORA SOLO SULLA CARTA
in attesa dell’emanazione del decreto ministeriale che attua le disposizioni dell’art. 1, comma 133 della Finanziaria 2008 in tema di rimborsi del canone Rai, tutti gli aventi diritto dovranno pagare il Canone Rai per il nuovo anno. (la norma prevede che i soggetti con età pari o superiore a 75 anni, con un reddito proprio e del coniuge non superiore a 516,46 euro per 13 mensilità, siano esonerati, per quest’anno, dal pagamento del canone). Ma la Direzione generale abbonamenti di viale Mazzini, in una nota reperibile sul sito internet dell’azienda, si affretta a precisare che tale beneficio verrà erogato solo fino alla concorrenza massima di 500 mila euro, così come previsto dalla Finanziaria. Si potranno perciò, soltanto presentare, anche immediatamente e contestualmente al versamento, le eventuali domande di rimborso, in attesa di sapere se, e con quali criteri, le somme erogate saranno restituite. Il solito caos all’italiana e i soliti aiuti al monopolista pubblico Rai di cui il CNT continua rigorosamente e vigorosamente a contestarne l’attività non per il servizio pubblico in sé, che condivide, ma per l’aberrazione che ne viene fatta dalla politica.

C.N.T. – Coordinamento Nazionale Televisioni – SEDE LEGALE: P.zza Municipio, 80 – 80133 Napoli SEDE OPERATIVA: Via Bari, 19 – 72013 Ceglie Messapica TEL. 337941697 TEL e FAX. 0804839707
SITO INTERNET: www.coordinamentonazionaletelevisioni.it
EMAIL: [email protected]
Direttore Costantino Federico
Reg.Tribunale di Napoli N. 4/07 del 17/01/2007
SEDE: P.zza Municipio, 80 – 80133 NAPOLI
TEL.337941697 – FAX:0818383118 – 0831377510

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