DTT: AGCOM FIDUCIOSA NELL’ANTICIPO DELLO SWITCH OFF
IL CNT, LUNGI DAGLI ENTUSIASMI, INVITA A RIVEDERE IL PIANO
Una doppia strategia per convincere la Commissione Ue della reale apertura del mercato radiotelevisivo italiano. É quella che sta mettendo in campo il governo con il supporto dell’Agcom avviando da una parte il passaggio totale alla tecnologia digitale in Sardegna e dall’altra la cessione del 40% della capacità trasmissiva di Rai, Mediaset e Telecom. Una gara, quest’ultima, che ha visto la partecipazione di importanti operatori internazionali ma di nessun grande gruppo editoriale italiano nonostante molti in passato si fossero detti pronti a contrastare il duopolio Rai-Mediaset. Il CNT è invece molto meno ottimista anche perché c’è poco da essere soddisfatti per l’attività del Tavolo tecnico della Sardegna e la spartizione delle frequenze in Sardegna sta scandalizzando tutti gli operatori del settore.
AGCOM PUBBLICITA’ RADIOTELEVISIVA E TELEVENDITE
IL 30/11 IN VIGORE LE MODIFICHE AL REGOLAMENTO
E’ in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale la delibera dell’Agcom n. 133/08/CSP che fissa il termine di entrata in vigore delle modifiche al regolamento in materia di pubblicità radiotelevisiva e televendite di cui alla delibera n. 538/01/CSP del 26 luglio 2001 introdotte con delibere nn. 162/07/CSP e 12/08/CSP. Tale termine è fissato per il 30 novembre 2008.
TV OPERAZIONI DI MERCATO
DE AGOSTINI NON VUOLE LA7 MA PUNTA AI CONTENUTI
De Agostini non è interessata alla tv La7 né alla carta stampata, ma continua a puntare sui media e contenuti televisivi, e potrebbe quotare in borsa la sua holding dei contenuti. Lo ha dichiarato l’amministratore delegato del gruppo De Agostini, Lorenzo Pellicioli. “La7 non ci interessava e non ci interessa. Soprattutto per una ragione di tipo economico: non pensiamo ci siano le possibilità di guadagnarci”. L’1 luglio De Agostini ha acquistato Zodiac, società di format per la tv. De Agostini, che ha il 55,3% di Lottomatica e ha acquisito anche Magnolia in Italia e Marathon Group in Francia, prosegue la sua strategia di creare una piattaforma internazionale nel settore dei contenuti.
TV DIRITTI TELEVISIVI PER IL CALCIO
SI PROSPETTA UNA DURA BATTAGLIA. Il CNT CRITICA SKY
E’ ormai chiaro che il calcio vive grazie ai soldi delle tv. Altrimenti si fermerebbe. Soprattutto pay perché il chiaro ormai è sempre più relegato ai margini. I club di serie A e B attualmente incassano poco più di 800 milioni di euro a stagione ma vogliono arrivare nel 2010 a quota un miliardo. La battaglia sarà dura, soprattutto dalla prossima stagione: il vero scontro si avrà fra Sky (satellitare) e Mediaset (digitale). La Rai è tagliata fuori dai grandi giochi, con 20-22 milioni può al massimo riprendersi uno spicchio di calcio in chiaro. Ma le partite sono, e saranno, sempre più appannaggio di chi trasmette in pay e grazie al calcio, vedi Sky, ha ascolti sino al 10%. Il CNT sostiene che il monopolio di Sky in questa fetta di mercato così rilevante spazza via ogni possibilità per le emittenti locali di poter entrare, anche marginalmente. La ghigliottina Sky ha già colpito nelle passate stagioni impedendo anche la minima possibilità alle tv locali di poter ritagliarsi un piccolo spazio nel mondo del calcio trasmesso in tv. Vergognoso.
TV LOCALI MSE COMUNICAZIONI, CONTRIBUTI ANNO 2007
IL PIANO DI RIPARTIZIONE PREVISTO DAL DECRETO 2/5/08
Il Ministero delle Comunicazioni, oggi MSE Comunicazioni, con Decreto del 2 maggio 2008 ha stabilito che l’ammontare annuo dello stanziamento previsto per le emittenti televisive locali dall’art. 45, comma 3, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, così come modificato, da ultimo, dall’art. 1, commi 1244 e 1247, della legge n. 296/2006 (legge finanziaria 2007) in combinato con il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 29 dicembre 2006 Tabella 11 – unità previsionale 4.1.2.5. – cap. 3121, pari ad Euro 106.547.046,10 per l’anno 2007, è ripartito tra i bacini di utenza televisiva coincidenti con le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, come segue:
Abruzzo Euro 1.098.231,60
Basilicata Euro 79.317,66
Bolzano Euro 158.103,14
Calabria Euro 2.942.566,38
Campania Euro 11.681.716,26
Emilia-Romagna Euro 6.425.065,37
Friuli-Venezia Giulia Euro 2.543.021,88
Lazio Euro 6.006.027,28
Liguria Euro 3.247.247,53
Lombardia Euro 14.296.197,14
Marche Euro 1.130.043,89
Molise Euro 891.652,79
Piemonte Euro 6.898.195,50
Puglia Euro 13.722.986,93
Sardegna Euro 3.790.697,16
Sicilia Euro 12.222.888,19
Toscana Euro 5.181.445,11
Trento Euro 705.457,17
Umbria Euro 1.277.748,64
Valle d’Aosta Euro 59.623,83
Veneto Euro 12.188.812,65
Totale Euro 106.547.046,10
RADIO FREQUENZE, OPERAZIONI DI MERCATO
PROSEGUE L’ESPANSIONE DI RADIO PADANIA. CNT, VIGILARE
Radio Padania prosegue l’espansione verso il Sud e il Centro Italia. Osservando le ultime acquisizioni, Radio Padania ha, infatti, attivato frequenze (Radio Padania gode delle opportunità dell’art. 74 L. 448/01, che consente alle concessionarie comunitarie nazionali deficitarie di copertura di attivare impianti ex novo su base non interferenziale sino al conseguimento dell’obiettivo di copertura ex L. 249/97) o acquistato impianti (sovente attraverso permute con altri soggetti) in tutti i capoluoghi della Sardegna, a Palermo e in gran parte del Salento, partendo da Gallipoli. Il CNT, ovviamente favorevole alla presenza di tutte le voci nel panorama radiotelevisivo, è però sempre stato fortemente critico sulle agevolazioni per le frequenze che favoriscono esclusivamente le emittenti politiche. Come al solito il palazzo pensa sempre e solo agli interessi dei propri inquilini.
TV SAT RACCOLTA PUBBLICITARIA
SKY CRESCE, CNT “NESSUNO SPAZIO PER LE TV MINORI”
Sky Pubblicità si è riunita in convention al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula (Cagliari).
Il direttore della concessionaria Fabrizio Piscopo ha annunciato la nascita della divisione Sky International e l’avvio di un’importante partnership commerciale con una società non legata al mercato televisivo. Intanto, cresce il fatturato interno della concessionaria. L’anno fiscale, chiuso al 30 giugno, dovrebbe infatti consegnare al mercato una crescita a doppia cifra della raccolta gestita da Sky Pubblicità (+30% rispetto all’anno precedente). A far da traino i canali Fox e l’offerta Calcio, corroborati anche dalla vivacità dell’offerta extra gabellare. Il CNT, come più volte denunciato ad alta voce, alla luce di queste ultime notizie, ritorna ancora una volta a sottolineare quanto si stia rafforzando il monopolio satellitare di Sky, una posizione nettamente dominante che non sta conoscendo ostacoli. La concorrenza nel mercato satellitare risulta sempre più flebile, e le barriere all’ingresso sempre più alte. Quale spazio per le emittenti minori?
TV RALLENTA LA TELEVISIONE A PAGAMENTO
IL REPORT ANNUALE DI ITMEDIA CONSULTING
Il mercato europeo della pay tv rallenta proprio nel momento in cui registra un ritorno della concorrenza nel suo settore più tradizionale, quantitativamente pesante e consolidato, quello del satellite. “E’ la prima volta che i ricavi della pay tv a livello europeo hanno un tasso di crescita non a doppia cifra”, spiega Augusto Preta, citando il risultato più eclatante tra quelli contenuti nella sesta edizione di Turning Digital, il report annuale di ItMedia Consulting sullo stato di salute della tv digitale in Europa, che viene presentato a Roma. Per la prima volta, insomma, il mondo pay tv cresce meno del 10%. Ma resta non di meno la componente più dinamica di tutto il settore tv. Stabili infatti i ricavi da canoni, che con il loro 1,9% sono saliti anche meno dell’inflazione, i ricavi da pubblicità sono cresciuti di appena il 3,2%: sono rimasti, in sostanza, fermi.
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