RETECAPRI EFFETTUA LA DIVISIONE TRA OPERATORE DI RETE E FORNITORE DI CONTENUTI.
ORA ATTENDE LE FREQUENZE DIGITALI PER LA SARDEGNA E I CANALI PER IL COMPLETAMENTO DELLA COPERTURA IN ITALIA
T.B.S. (Television Broadcasting System S.p.A.), proprietaria ed editrice di Retecapri, ha proceduto alla separazione tra operatore di rete e fornitore di contenuti come richiesto dalla Legge per il passaggio al DTT (televisione digitale terrestre) con la costituzione della nuova società Premiata Ditta Borghini & Stocchetti di Torino. Questa operazione già in cantiere è stata anticipata, perché la mancata separazione era addotta come motivo dal Direttore Generale a.i. del Ministero delle Comunicazioni per non assegnare immediatamente a Retecapri le frequenze SFN per il digitale in Sardegna, la prima regione ad avere la transizione integrale dalla televisione analogica a quella digitale. Anche l’altro motivo, utilizzato sempre dal Ministero nell’altra procedura e cioè quella delle assegnazioni di frequenze parte gratuitamente e parte con gara alle emittenti nazionali che abbiano una copertura inferiore all’80%, ossia la mancata dimostrazione della correntezza dei canoni di concessione, è stato superato da Retecapri provando che per i presunti crediti ancora vantati e risalenti agli anni ’90, cioè prima della legge che attribuisce un canone percentuale rapportato al fatturato, vi è contenzioso aperto con almeno un ricorso in Cassazione e diversi ricorsi collegati davanti alla Giustizia Amministrativa. L’esistenza di questo contenzioso prova che Retecapri disponeva dei requisiti richiesti al momento della domanda e comunque, pur di evitare qualsiasi ulteriore eccezione o alibi, Retecapri ha definito e transatto il presunto debito. Retecapri quindi attende l’individuazione e l’assegnazione delle frequenze SFN per la Sardegna sia per il primo mux che per il secondo.
DTT: CESSIONE 40% CAPACITA’ TRASMISSIVA
AGCOM APPROVA LE CONDIZIONI ECONOMICHE DI OFFERTA
L’Agcom ha approvato mercoledì scorso le condizioni economiche di offerta del 40% della capacità trasmissiva delle reti digitali terrestri che fanno capo alle Società Rai, R.T.I (Mediaset) e Telecom Italia Media. Dalla data di pubblicazione delle condizioni economiche di offerta, che verrà comunicata dall’Autorità attraverso un apposito avviso sul proprio sito e sulla Gazzetta Ufficiale, decorrerà il termine di 60 giorni per la presentazione delle domande di accesso è sarà dato così inizio alla gara che si concluderà entro l’estate. Il CNT si mostra profondamente preoccupato in quanto queste tariffe porteranno al consolidamento del monopolio anche nel digitale terrestre ed alla definitiva marginalizzazione delle televisioni locali e delle televisioni nazionali minori. Si parla infatti di assegnare a Mediaset ben sei mux digitali e addirittura sette o otto per la Rai e quattro a Telecom. Il tutto con buona pace dell’art. 42, comma 2, del Decreto Legislativo 177/2005 che recita: “ L’assegnazione delle radiofrequenze avviene secondo criteri pubblici, obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati”.
TV LOCALI CONTRIBUTI 2008
PUBBLICATO BANDO DI CONCORSO IN GAZZETTA UFFICIALE
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 85 del 10 aprile 2008, con decreto ministeriale 31 gennaio 2008, il nuovo bando di concorso per l’attribuzione di contributi, per l’anno in corso, alle emittenti televisive locali. Il bando è disponibile nel sito della Gazzetta Ufficiale (www.gazzettaufficiale.it), nella parte denominata “Serie generale”. Secondo i dati forniti dal Ministero delle Comunicazioni, quest’anno lo stanziamento complessivo a livello nazionale sarà di € 127.797.000, con un incremento di più di 21 milioni di euro rispetto allo stanziamento del 2007. Entro maggio invece dovrebbe effettuarsi il pagamento dei contributi relativi al 2007, probabilmente nella misura del 90% delle somme spettanti e comunque in notevole anticipo rispetto agli altri anni.
DTT FREQUENZE, FUOCO DI SBARRAMENTO DI RETECAPRI CONTRO I TENTATIVI DI SOPRAFFAZIONE
Un atto di significazione e di intimazione è stato notificato da T.B.S. (Television Broadcasting System S.p.A.), titolare di concessione per la radiodiffusione televisiva in tecnica analogica su frequenze terrestri in ambito nazionale per l’emittente Retecapri, al Ministero delle Comunicazioni ed all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in merito all’assegnazione delle frequenze in Sardegna in vista dello switch off. Il CNID ed il Ministero delle Comunicazioni, alla luce di questi atti e delle comunicazioni di Retecapri, dovranno valutare l’inserimento immediato dell’emittente tra quelle a cui vengono assegnati i mux in Sardegna. Ancora più dura l’azione di Retecapri per l’assegnazione delle frequenze da cui sarebbe stata esclusa illegittimamente (…). Insieme ai ricorsi gerarchici in via di autotutela ed i ricorsi davanti alla Giustizia Amministrativa, Retecapri intende sollecitare l’intervento dell’Antitrust – Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nonché della Corte di Giustizia Europea oltre ad aver già avviato la valutazione da parte dei propri legali di eventuali profili di carattere penale.
TV CANONE DI ABBONAMENTO ALLA TELEVISIONE PUBBLICA
UTELIT PROMUOVE UNA PETIZIONE PER L’ABOLIZIONE
Utelit, nuova realtà associativa per gli utenti della televisione che consente ai teleutenti di esprimersi sulle scelte che in Italia caratterizzano, in ambito pubblico e privato, l’evolversi del sistema radiotelevisivo, ha promosso una petizione popolare affinchè venga abolito il canone RAI (tassa di possesso apparecchio TV), quale bene di pubblica ed essenziale utilità. Per aderire è possibile collegarsi al sito dell’associazione alla pagina http://www.utelit.it/petizione.asp e compilare il modulo on-line oppure scaricare il modello cartaceo, compilarlo e spedirlo all’indirizzo indicato. La preoccupazione di Utelit è che per la Rai i 5 mux nazionali e i 2 regionali costituiscano un insostenibile aggravio per il bilancio, oltre ad aprire la strada ad ulteriori fenomeni di spartizione di poltrone e incarichi ingiustificati. L’Utelit è altresì preoccupata per l’assegnazione anche dei sei mux a Mediaset: ciò significherà che Rai e Mediaset da sole, senza contare Telecom, potranno disporre di non meno di cinquanta canali televisivi nel DTT. Con una offerta così elevata chi volete che vada a cercarsi altri canali o che intenda ancora seguire le televisioni locali? Il CNT riconosce la validità della battaglia dell’Utelit e sono allo studio iniziative congiunte.
AGCOM ACQUISIZIONI DI SOCIETA’ TELEVISIVE
OPERAZIONE PRIMA TV-H.C.& SERVICE COMPANY ITALIA SPA
L’Agcom ha emesso Delibera n. 18/08/CONS in merito al trasferimento di proprietà per il controllo esclusivo della società Prima Tv SpA esercente rete digitale in ambito nazionale. Con riferimento a quanto disposto dall’art. 1, co. 6, lett. c), n.13 e dall’art. 3, commi 2 e 21 della legge 31 luglio 1997, n.249, in ordine al profilo della nazionalità del soggetto acquirente ed ai requisiti soggettivi degli amministratori, ha autorizzato il trasferimento di proprietà in favore della società Holland Coordinator & Service Company Italia SpA, con sede in Milano, vai Lupetta n. 2, della società Prima Tv SpA, avente titolo abilitativo ed esercente una rete per la radiodiffusione in DTT in ambito nazionale.
AUDIOVISIVO BOLLINI SIAE
NONOSTANTE LA SENTENZA UE, LA SIAE NON DESISTE
Sulla recente sentenza con la quale la Corte di Giustizia dell’Unione Europea nel novembre dello scorso anno ha dichiarato l’illegittimità delle norme italiane che impongono l’apposizione del contrassegno SIAE sui supporti contenenti opere dell’ingegno, la SIAE continua imperterrita ad esigere l’adempimento di tale obbligo ed ad ammonire circa le conseguenze sanzionatorie del suo mancato assolvimento. Quale sia il presupposto giuridico di tale convincimento non è dato sapere. È, in ogni caso, un dato di fatto che negli ultimi anni la SIAE abbia incassato milioni di euro attraverso la distribuzione dei propri contrassegni, in forza di un insieme di disposizioni di legge il cui processo di produzione normativa è stato dichiarato illegittimo dai Giudici di Strasburgo. Il CNT esprime soddisfazione perché vede finalmente riconosciuta la validità della battaglia che da almeno vent’anni effettua contro le pretese della SIAE. C’è solo da registrare con amarezza il ritardo con cui viene riconosciuta la illegittimità delle pretese SIAE dopo che per anni emittenti locali, radiofoniche e televisive di tutta Italia hanno dovuto subire soprusi e angherie di ogni genere con disattivazioni di impianti e sequestri addirittura di aziende intere del settore. Il CNT sta predisponendo la documentazione per avviare le cause di danni e di risarcimento nei confronti della SIAE.
TV PRATICHE E INTESE RESTRITTIVE PER LA CONCORRENZA
DOPO IL PERICOLO MEDIASET-SKY ORA MEDIASET-RAI?
Sembra saltata la trattativa Mediaset-Sky sul piano delle offerte televisive DTT e satellitari. Questa situazione riapre una possibile intesa Mediaset-Rai. L’oggetto era la Tv a pagamento e i relativi diritti premium, con Sky impegnata ad acquistare da Mediaset calcio, film e telefilm per la piattaforma satellitare. Dietro alla trattativa, forse, anche un “patto di non aggressione” sulle rispettive piattaforme, quella satellitare per Sky e quella terrestre per Mediaset. Dopo il 2011 Sky potrà operare su frequenze terrestri e acquistare diritti per tutte le piattaforme, come oggi Mediaset. Il CNT non aggiunge altro a così tanta evidenza: praticamente dopo potenziali intese restrittive per la concorrenza Mediaset-Sky, si passa a potenziali intese dello stesso genere tra Mediaset e Rai. Grandioso.
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