TV LOCALI CAMPANIA – FURTO NELLA SEDE DELL’EMITTENTE PRIMA TIVVU’
Ad Avellino “i soliti ignoti”, nella notte tra giovedì e venerdì scorso, si sono introdotti nella sede dell’emittente televisiva irpina Prima Tivvu’ ed hanno portato via di tutto, dalle attrezzature alle apparecchiature, dalle telecamere ai fari degli studi. Il furto ha provocato un danno economico di oltre 150mila euro. La scoperta è avvenuta al primo mattino alla riapertura della redazione di Prima Tivvù dell’editore Mario Barisano, che è stata costretta a interrompere le trasmissioni per alcuni giorni in attesa dei nuovi impianti, incassando per ora almeno la solidarietà degli altri editori locali. Il CNT, nel deplorare il gravissimo episodio, ha espresso gli stessi sentimenti ma ha anche denunciato l’esistenza di quel “sottobosco” dell’emittenza televisiva contigua alla criminalità comune responsabile del gesto. Di certo il furto è maturato nell’ambiente e testimonia come il settore delle televisioni locali sia gravemente esposto a questi pericoli. Di sicuro a Rai e Mediaset episodi del genere non possono capitare. Il CNT denuncia il lassismo e quindi la sostanziale complicità di chi invece dovrebbe tutelare il settore. “Anche così – denuncia il CNT –si uccidono le televisioni locali e si favorisce il monopolio e lo strapotere dei grandi gruppi.”
DTT SWITCH-OFF VALLE D’AOSTA – DAL 16 APRILE SI SPEGNE L’ANALOGICO IN 17 COMUNI
Come già accaduto per gli abitanti di Cagliari e di altri 122 comuni dell’hinterland (560.000 persone interessate), nella notte tra il 15 e il 16 aprile anche quelli di Aosta e di altri 16 comuni limitrofi (60.000 persone) sperimenteranno il passaggio di Rai2 e Retequattro al Digitale Terrestre. Ciò significa che i due canali saranno visibili solo attraverso il decoder digitale, per l’acquisto del quale è stato predisposto un contributo statale di 70 euro. Ricordiamo, in tal senso, che il Ministero delle Comunicazioni ha attivato sin dallo scorso 5 febbraio un call center (800.022.000) e un sito internet (decoder.comunicazioni.it) pronti a fornire agli utenti tutte le informazioni utili all’installazione del nuovo sistema e all’accesso ai contributi statali per l’acquisto del decoder.
AGCOM RETI DIGITALI – BANDO PER IL 40% DELLA CAPACITA’ TRASMISSIVA
Con delibera n. 109/07/CONS L’Agcom ha disposto l’assegnazione, con bando di gara, del 40% della capacità trasmissiva digitale dei soggetti con più di due concessioni analogiche. Rai, Mediaset e Telecom Italia Media dovranno cedere circa 9 Megabit sui 20 che costituiscono la capacità di ogni singola rete digitale (multiplex). Le indicazioni dell’Agcom sono, in sostanza, di dividere in tre lotti la capacità da assegnare con bando di gara. Il primo sarà riservato agli editori di contenuti indipendenti. Il secondo dovrà permettere agli operatori televisivi nazionali, la cui copertura digitale della popolazione è carente, di integrarla attraverso le reti dei tre operatori principali. Il terzo lotto sarà quello che si presenta di più diffìcile soluzione per la commissione di 5 membri (tre designati dall’ Agcom e 2 dal Mincom) che dovrà assegnarlo: circa 3 Megabit per multiplex saranno assegnati infatti alle televisioni locali. Queste ultime spesso non hanno le doppie frequenze per trasmettere contemporaneamente in analogico e in digitale. Si porranno i problemi, non insolubili, della decomponibilità di ogni rete digitale a livello cittadino o provinciale e della trasportabilità del segnale. Chi vincerà il bando, poi, dovrà pagare l’accesso e il trasporto agli operatori principali; i prezzi non saranno orientati ai costi. Vi sarà un listino di riferimento, con intervento dell’Autorità in caso di contestazioni. Rai, Mediaset e Telecom dovranno comunicare la capacità disponibile. Nel frattempo si sta preparando il disciplinare di gara. Il CNT esprime il dissenso assoluto delle emittenti rappresentate alla delibera dell’Agcom.
AGCOM IL CNT CONTRO LA DELIBERA N. 109/07/CONS DELL’AGCOM
Contro la delibera dell’Agcom sull’assegnazione della capacità trasmissiva digitale di Rai, Mediaset e Telecom Italia Media il CNT sta studiando il pacchetto di iniziative per contrastarne l’applicazione e i devastanti effetti sull’emittenza locale. Il CNT ha già dato mandato ai propri legali di esaminare la delibera e di predisporre l’eventuale ricorso al TAR. Il CNT prevede anche il ricorso alla Corte di Giustizia Europea e al Presidente della Commissione per le gravi lesioni che questa delibera avrà nei confronti delle televisioni locali. Basti pensare al contrasto tra l’accesso previsto per i soli nuovi operatori e la possibilità per le emittenti televisive locali di accedere alla capacità trasmissiva delle reti nazionali esistenti, solo se non dispongono di propri impianti in tecnica digitale. Come è noto invece, spesso a costo di enormi sacrifici, molte emittenti locali hanno attivato almeno un impianto in tecnica digitale, così come prevedeva la Legge.
DTT UE E INCENTIVI – COMMISSIONE UE CONTRO GLI AIUTI SULLE TV DIGITALI
La Commissione Ue scrive al Governo italiano e solleva dubbi sugli incentivi a favore dei televisori digitali contenuti nella Finanziaria 2007. La Commissione chiede al Governo se tale norma non possa danneggiare i produttori e distributori di decoder digitali. La Finanziaria prevede la detraibilità dalla dichiarazione dei redditi del 20% della spesa sostenuta, fino a un massimo di mille euro, a chi è in regola con il pagamento del canone, in caso di acquisto di un televisore con sintonizzatore digitale integrato. Il realtà non è ancora stato varato il decreto ministeriale richiesto dal testo della Finanziaria, che dovrà definire le specifiche tecniche degli apparecchi televisivi. E non è stato varato perché non si è raggiunto un accordo tra gli operatori, in particolare tra Sky e le tv terrestri, Mediaset in prima fila, sulle specifiche tecniche.
TV – IL CNT CONTRO LA DELIBERA DELL’AGCOM N. 23/07/CSP
Sul provvedimento dell’Autorità che vieta le trasmissioni e le immagini a contenuto pornografico il CNT si appresta a dare battaglia non per la difesa di quelle trasmissioni, ma per dimostrare come ancora una volta ed anche con questo provvedimento si tenta di colpire le emittenti locali. Infatti, mentre a queste vengono impedite le trasmissioni e l’utilizzo dei cosiddetti “telefoni erotici”, innocui passatempi per spettatori solitari, a Sky e ad altre emittenti con il digitale terrestre viene permesso di trasmettere tutto e di più, anche con le più squallide e rivoltanti esibizioni di sesso estremo. La differenza è che per guardare bisogna pagare. Il CNT sta inoltre raccogliendo documentazioni su film, telefilm e programmi delle reti Sky non criptate, di Mediaset e anche di Rai e La7 dal contenuto esasperatamente erotico con linguaggi e descrizioni il cui impatto è certamente più serio e devastante delle immagini di donnine nude e di sesso simulato che si vogliono impedire alle televisioni locali.
AGCOM INDAGINE SUGLI INDICI DI ASCOLTO – MISURE E RACCOMANDAZIONI SULL’AUDITEL
L’Agcom ha approvato la conclusione dell’indagine sull’Auditel. L’Autorità aveva avviato il percorso di riforma della rilevazione degli indici di ascolto televisivi con una delibera del maggio 2006, impartendo all’Auditel alcuni indirizzi regolamentari relativi alla neutralità tecnologica, avuto riguardo al grado di diffusione delle diverse piattaforme trasmissive, all’indipendenza dell’attività tecnica di rilevazione e all’apertura del capitale sociale a tutte le imprese rappresentative del settore. l’Autorità ha rivolto alcune raccomandazioni ad Auditel, mentre ai fini dell’esercizio della costante vigilanza sulla correttezza delle indagini di ascolto, ha deciso di indicare propri rappresentanti in seno al comitato tecnico della società, attuando una previsione già contenuta nell’atto di indirizzo che ha portato Auditel ad una modifica dello statuto. La vigilanza sull’operato della società Auditel continuerà attraverso verifiche cicliche della qualità della rilevazione condotte in collaborazione con l’ISTAT, all’esito delle quali potranno essere impartite nuove prescrizioni.
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