DTT CESSIONE 40% SOLO FINO AL PASSAGGIO AL DIGITALE
CNT, PERICOLO DUOPOLIO ANCHE NEL DIGITALE
Il CNT è preoccupato per la probabile mancata affermazione del pluralismo anche nel digitale. Rai e Mediaset infatti, potrebbero raddoppiare il numero delle loro attuali reti analogiche, da tre a sei, nelle regioni digitali e aumentare in proporzione il numero dei canali (cinque-sei per rete). Il pericolo è dovuto al fatto che la cessione del 40% della capacità trasmissiva è prevista, come obbligo, solo fino al passaggio al digitale.
RISPETTATI I TERMINI PER I CONTRIBUTI DELLA LEGGE 448 ALLE TV LOCALI
La procedura di formazione delle graduatorie da parte dei Corecom regionali si è conclusa rapidamente e ora il Ministro potrà già emettere il decreto di ripartizione in modo da rispettare la scadenza di maggio. Negli anni precedenti le graduatorie da parte dei Corecom regionali erano state rallentate per i ricorsi al TAR o per i provvedimenti della Magistratura penale, ritardando così la erogazione alle emittenti. Nel 2007 il ritardo più consistente, visto che molte emittenti hanno ricevuto i contributi alla fine di dicembre. Le nuove modalità introdotte anche per quanto riguardava gli eventuali contenziosi hanno evitato che quest’anno si ripetessero i ritardi del passato. Il CNT ha seguito l’attività dei Corecom e del Ministero e si accinge a sollecitare gli ultimi adempimenti affinché le emittenti, in un periodo così difficile e critico, abbiano la possibilità di accedere immediatamente ai contributi dovuti.
TV MERCATO DEI CONTENUTI
LE RECENTI INTEGRAZIONI CREANO UNA POSIZIONE DOMINANTE
L’evento forse più importante del 2007 per il sistema nazionale dei media è stato l’integrazione di produttori televisivi all’interno di Mediaset (Endemol,TaoDue, Fascino Pgt, la stessa Medusa). Mediaset si va trasformando da broadcaster commerciale a editore di contenuti, gratuiti e a pagamento, per tutte le piattaforme, con la centralità di quella terrestre, analogica e digitale. Questa situazione preoccupa seriamente il CNT che denuncia, ancora una volta, la posizione dominante di Mediaset nei confronti della quale continua a perpetuarsi lo stato di inerzia di Agcom e Antitrust. Non si dimentichi, inoltre, che la stessa Mediaset, stando alla Legge Gasparri tutt’ora in vigore, dal 31/12/2010 potrà acquisire anche quotidiani!
TV E INTERNET
RADDOPPIA IL NUMERO DEGLI ABBONATI ALLA IPTV
Il numero di abbonati nel mondo alla tv via Internet (Iptv) è raddoppiato nel 2007, raggiungendo la cifra di 12 milioni e 300mila, grazie soprattutto ai mercati dell’Europa occidentale, dove alcuni fornitori di accesso a Internet a banda larga offrono tale servizio gratuitamente. La notizia è contenuta in un rapporto pubblicato ieri. L’Europa occidentale, guidata dalla Francia, ha registrato il 57% degli abbonamenti alla tv via Internet, secondo Informa Telecoms & Media.
TV MERCATO DELLA PUBBLICITA’
I DATI PARLANO CHIARO: ANCORA SOFFOCATE LE EMITTENTI LOCALI
La pubblicità classica, cioè quella diffusa attraverso i mezzi di comunicazione di massa, compreso Internet, in Italia vale nove miliardi di euro. È il risultato delle misurazioni di Nielsen Media sugli investimenti del 2007. Le televisioni generaliste raccolgono ancora la maggior parte di questo denaro, il 52,7 per cento pari a 4,7 miliardi; includendo gli investimenti sui canali satellitari gli introiti e la quota di mercato del comparto televisivo aumentano, anche se non è possibile determinare con precisione di quanto. Rai e Mediaset valgono da soli il 49 per cento dell’intero mercato pubblicitario nazionale. Se consideriamo il comparto televisivo da solo vediamo che alla Rai va il 29 per cento della raccolta a fronte del 41,8 per cento degli ascolti, a Mediaset va il 64,2 per cento degli investimenti e il 40,5 per cento dell’audience. Il CNT ritiene inammissibile una condizione di mercato assolutamente non concorrenziale che soffocano le emittenti locali ed indipendenti.
TV IL CASO EUROPA 7 DOPO LA SENTENZA UE
A BREVE IL CONSIGLIO DI STATO DISCUTERA’ IL RICORSO
Nei prossimi giorni il Consiglio di Stato si riunirà per discutere il ricorso di Europa 7, contro la mancata concessione delle frequenze televisive da parte dello Stato, dopo il pronunciamento, in favore dell’emittente, della Corte di Giustizia Ue. La notizia è stata data dal presidente dell’emittente, Antonio Di Stefano, e dal suo legale Ottavio Grandinetti. Ricordiamo che il Consiglio di Stato aveva chiesto alla Corte di Lussemburgo di pronunciarsi sul diritto della società a vedersi riconosciuto il risarcimento del danno a fronte di una normativa nazionale sulla distribuzione delle frequenze non conforme alle disposizioni Ue. Il CNT ricorda, inoltre, che anche l’emittente nazionale indipendente Retecapri è vittima di quella stessa normativa anticoncorrenziale al pari di Europa 7.
DTT INTERFERENZE
CHIARIMENTO DEL MINCOM CON CIRCOLARE AGLI ISPETTORATI
Esistono in Italia numerose situazioni interferenziali in ambito televisivo indotte dalla digitalizzazione di impianti di radiodiffusione ove la migrazione ha alterato i previgenti rapporti di protezione verso diffusori. A tal proposito, la D.G.P.G.S.R. del Ministero delle Comunicazioni, con circolare inviata a tutti gli Ispettorati Territoriali, ha chiarito che “nella trattazione delle situazioni interferenziali in questione, in cui la conversione di impianti alla tecnica digitale produce interferenze ad altri impianti che continuano ad essere legittimamente eserciti in tecnica analogica, sono questi ultimi che vanno considerati come interferiti ed i primi che sono da ritenersi interferenti”. La D.G. ha quindi osservato che “è pertanto sugli impianti convertiti alla tecnica digitale che bisognerà apportare le opportune modifiche tali da garantire i dovuti rapporti di protezione, ripristinando il preesistente equilibrio radioelettrico”.
RADIO I RISULTATI AUDIRADIO DEL PRIMO BIMESTRE 2008
RADIO1 MANTIENE IL PRIMATO, CROLLA RADIO DEEJAY
Secondo i dati Audiradio del primo bimestre del 2008, ai vertici della classifica si posiziona ancora Radio1 con 6.874.000 contatti nel giorno medio ieri (+325.000 rispetto al periodo corrispondente di un anno fa, -331.000 rispetto allo scorso bimestre). Tracollo invece per Deejay che fidelizza 5.362.000 ascoltatori (-297.000 su gennaio/febbraio 2007 e -451.000 su novembre/dicembre) e rischia di nuovo il sorpasso da parte di RTL 102.5, di poco sotto (5.358.000, rispettivamente +574.000 e -47.000). Non approfitta dell’occasione RDS la quale, pur mantenendo il quarto posto con 4.879.000, cala di 130.000 unità negli ultimi due mesi, segnando però un divario positivo rispetto ad un anno fa(+283.000). Al quinto posto, torna a crescere Radio2 (da 4.628.000 a 4.752.000 dal sesto bimestre 2007 al primo 2008), la quale però un anno fa trionfava a quota 5.003.000.
DTT AL BANDO I TELEVISORI ANALOGICI
L’AIRES APPLICHERA’ LA NUOVA NORMATIVA IN MATERIA
La legge sul digitale terrestre mette al bando i televisori analogici. L’AIRES (Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati) si impegna ad applicare la nuova normativa in materia di digitale terrestre. La legge dello scorso novembre prevede una serie di passaggi per accompagnare il processo di trasferimento dal sistema televisivo analogico a quello digitale, che dovrà concludersi entro il 2012. Secondo le stime dell’AIRES basate sui vari steps, i retailer hanno sei mesi per “smaltire” i televisori che non sono dotati di digitale; “si tratta comunque di apparecchi che, se collegati ad un decoder esterno, possono tranquillamente ricevere i loro programmi digitali ed anche la pay per view” , afferma Pierluigi Bernasconi, vicepresidente AIRES.
TV E NUOVE TECNOLOGIE
L’UE AFFIDA AL P2P-NEXT LA TV DEL FUTURO
La Commissione europea ha deciso di assegnare 15 milioni di euro al progetto P2P-Next, con l’obiettivo di creare un sistema di distruzioni di audiovisivi basato sulla tecnologia peer-to-peer. Il progetto coinvolge 21 partner industriali del Vecchio Continente, tra i quali la Bbc, l’European Broadcasting Union, Pioneer e le università di Lancaster, Roma, Klagenfurt e Bucarest. Il progetto si appoggia su una tecnologia open source chiamata Tribler, sviluppato dall’università di Amsterdam sulla falsa riga del protocollo peer-to-peer di BitTorrent. I finanziamenti saranno spalmanti su un periodo di quattro anni, per permettere a Tribler di migliorare e diffondere un numero sempre maggiore di contenuti. La tecnologia potrebbe in un secondo momento essere inserita anche all’interno dei video on demand.
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