"Dopo l’annuncio delle prime azioni collettive del Codacons il Governo – forse intimorito da tanta solerzia dell’associazione – ha pensato bene di far sparire la class action contro la Pubblica Amministrazione".
Lo denuncia con un comunicato il Codacons, che descrive quello che ritiene sia stato lo "scippo a danno dei consumatori compiuto nella notte tra l’1 e il 2 gennaio da Berlusconi e Brunetta" (foto). Scrive l’associazione dei consumatori: "Sulla Gazzetta Ufficiale del 2 gennaio scorso, il testo relativo all’azione collettiva contro la P.A. appare modificato all’art. 7 rispetto allo schema precedente, il quale prevedeva l’immediata entrata in vigore dall’1 gennaio 2010 dell’azione collettiva contro i Ministeri. Nel nuovo testo comparso in Gazzetta salta tutto e non entra in vigore un bel niente, almeno riguardo ad azioni che tendono a sanzionare il mancato rispetto degli standard qualitativi per i concessionari di sevizi pubblici (Trenitalia, Comuni, Province, Regioni, società della luce, del gas, dell’acqua, ecc.) rinviando la class action a futuri e incerti decreti della Presidenza del Consiglio che dovranno fissare gli standard qualitativi dei servizi da erogare al cittadino. Si legge testualmente nell’articolo incriminato: "la concreta applicazione del presente decreto alle amministrazioni e concessionari di servizi pubblici è determinata anche progressivamente con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri’. "Già l’azione collettiva contro la P.A. faceva acqua da tutte le parti non prevedendo sanzioni di alcun genere – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – ora grazie al "grande fustigatore’ Renato Brunetta l’inefficienza delle varie amministrazioni sarà perdonata, a danno ovviamente degli utenti. Ma non finisce qui. A sparire sono anche i fondi dell’Antitrust destinati alle associazioni dei consumatori, che non compaiono nè nelle pieghe del bilancio, nè nelle norme del Milleproroghe, a testimoniare l’intenzione del Governo di impedire alle associazioni di svolgere il proprio ruolo e avvalersi dell’azione collettiva contro imprese e amministrazioni’.