Sale virtuali: l’evoluzione digitale dettata dallo streaming sarà necessaria per fare ripartire i cinema.
Come già abbiamo anticipato, il 15/06 le sale cinematografiche potranno finalmente riaprire le porte al pubblico.
Poche speranze di riaprire
Eppure si prospetta che ben pochi esercenti e gestori ripartiranno a pieno regime. Tra le numerose misure restrittive da attuare e la paura della gente a tornare alla normalità, non è difficile pensare che i titolari tenderanno a prolungare la chiusura.
Anche Mario Lorini, presidente di Anec (Associazione nazionale esercenti cinema) ha definito su Italia Oggi la situazione allarmante: “Tetto massimo di 200 spettatori per schermo, 1.000 per spettatori all’aperto, distanziamento dei posti, obbligo di mascherine per spettatori e lavoratori, divieto di vendita di cibo e bevande: sono misure irricevibili che prefigurano un’insostenibilità economica e operativa che può minare il riavvio del settore. – e prosegue – Abbiamo accettato la data per la ripartenza posta al 15 giugno, ma rispetto alle soluzioni per altre categorie, quelle che ci riguardano ci risultano inspiegabilmente penalizzanti e costituiscono anche un problema di immagine oltre che economico per il comparto”.
L’unica soluzione sono le sale virtuali
In questo scenario di incertezza in cui riversa l’intera filiera, l’unica soluzione plausibile per consentire una continuità (garantendo la visione al pubblico delle nuove pellicole in uscita bloccate dal lockdown) pare essere proprio quella dello streaming.
#IoRestoInSala e MioCinema le prime piattaforme solidali
Ecco allora che alcuni esercenti si sono mossi già da fine maggio riorganizzandosi con il lancio di sale virtuali su piattaforme in streaming, dando il via all’iniziativa nazionale di cinema partecipato come #IoRestoInSala.
Promossa da Lionello Cerri, patron del gruppo di cinema dell’Anteo e da Gianluca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, la piattaforma tvod (sul modello di Chili) è stata definita anche come “circuito di sale di qualità”.
Ma #IoRestoInSala non è l’unica innovazione digitale che coinvolge il settore cinematografico. Un’altra piattaforma streaming a pagamento è MioCinema, ideata da Lucky Red, Circuito Cinema e MyMovies.
Cinema d’autore e titoli di qualità
L’elemento che accomuna le due piattaforme digitali è la volontà di promuovere e dare risalto al cinema d’autore e ai titoli di qualità.
L’a.d. e fondatore di Lucky Red, Andrea Occhipinti, ha spiegato che grazie al portale MioCinema “gli spettatori potranno vedere i film di qualità che avrebbero dovuto uscire in sala: ogni cliente, accedendo alla piattaforma, nell’acquistare la visione del film potrà indicare la sua città di riferimento e comparirà il cinema della sua città che aderisce all’iniziativa. In questo modo l’utente resta legato alla sua sala di appartenenza, e a quel cinema andrà il 40% del biglietto”.
Al momento, fa sapere Occhipinti, al progetto hanno aderito 140 sale in tutta Italia, corrispondenti a 347 grandi schermi.
Sale virtuali: fra tradizione e innovazione del comparto cinematografico
Con la nascita di queste sale virtuali, la modalità di visione dei film in digitale si preannuncia essere un’abitudine che non verrà abbandonata, neanche quando gli esercizi riapriranno. Piuttosto, si pensa che andrà di pari passo con la visione in sala, come offerta complementare.
Questi nuovi portali online, nati sostanzialmente per aiutare il settore in un periodo di crisi come questo, rappresentano solo la fase iniziale di un processo evolutivo che coinvolgerà il cinema anche nel futuro.
L’obiettivo delle nuove sale virtuali resta quello di portare avanti lo storico legame tra le sale cinematografiche e il pubblico e al tempo stesso proiettarlo nel futuro, sfruttando le risorse del web. (G.S. per NL)