Cinema e Tv. Hollywood e gli investimenti nei film horror: mostri al capolinea? Il mercato dell’orrore tra investimenti, tendenze e rischi

horror

Hollywood continua a puntare sul genere horror, ma l’eccessivo investimento nei film di mostri potrebbe rivelarsi un azzardo. Tra successi di grandi franchise e flop di costosi blockbuster, cresce l’interesse per produzioni low-budget che dominano al box office.

Sintesi

Il cinema horror, un genere che affonda le sue radici nella storia stessa del grande schermo, si è dimostrato tra i più resilienti e redditizi per l’industria cinematografica. Basato su costi di produzione generalmente contenuti e su un appeal naturale per l’esperienza in sala, il modello ha sempre trovato un pubblico affezionato. Negli ultimi anni, come attesta un rapporto di Ampere Analysis, questo trend si è intensificato: con titoli di successo come Smile e M3GAN, i film horror hanno non solo incontrato, ma spesso superato, l’interesse suscitato dai blockbuster dei supereroi nel 2022 e 2023. Tanto che, nel panorama post-pandemia, l’horror è l’unico genere che ha visto un incremento costante nelle uscite nelle sale degli Stati Uniti, rappresentando oltre il 17% dei titoli distribuiti nei cinema americani nel 2024, rispetto al 10,8% del 2021. Tuttavia, non tutte le pellicole horror si sono rivelate uguali.

Monster Horror dominatore del calendario delle uscite del 2024

Un’analisi tematica dell’istituto americano Ampere Analysis delle uscite cinematografiche rivela un dominio marcato del sottogenere Monster Horror, basato su creature fisiche, aliene o mitiche, che differiscono dalla variante Supernatural Horror, dove la minaccia è più spesso rappresentata da entità immateriali o spettrali.

Alien: Romulus di 20th Century Studios e A Quiet Place: Day One di Paramount

Titoli come Alien: Romulus di 20th Century Studios e A Quiet Place: Day One di Paramount hanno contribuito in modo significativo agli incassi del 2024.

I mostri non pagano più (come prima)

Tuttavia, al di fuori di questi franchise consolidati, molti film incentrati sui mostri non hanno registrato lo stesso successo commerciale. “Il caso emblematico – si legge nel rapporto – è quello dei film sui vampiri: nonostante la forte presenza di questa tematica, nessun titolo recente è riuscito a soddisfare le aspettative degli studi di produzione”.

Il tramonto dei vampiri: troppi morsi e pochi incassi

Tra i film Monster Horror rilasciati quest’anno, quelli a tema vampiri si sono rivelati i più presenti ma anche i meno performanti. Universal, ad esempio, ha visto il suo Abigail generare solo 42,4 milioni di dollari a fronte di un budget di 28 milioni, un incasso tutt’altro che soddisfacente.

Renfield e Last Voyage of the Demeter

Nel 2023, la stessa Universal aveva sperimentato risultati deludenti con Renfield e Last Voyage of the Demeter, due produzioni ispirate all’universo di Dracula che non sono riuscite a ripagare i costi.

Salem’s Lot

Ancora più significativo, secondo Ampere Analysis, è stato il destino del remake di Salem’s Lot della Warner Bros Pictures, inizialmente programmato per una distribuzione cinematografica e infine dirottato verso il servizio di streaming Max.

Nosferatu

Se anche l’atteso remake di Nosferatu diretto da Robert Eggers, previsto per dicembre, dovesse incontrare difficoltà al botteghino, potrebbe confermare un progressivo disinteresse di Hollywood per i vampiri nel breve termine.

Il paradosso dei successi indie: meno effetti, più incassi

Se da un lato i franchise di successo come Alien e A Quiet Place confermano la loro capacità di sostenere le spese di produzione con incassi robusti, dall’altro i recenti flop di pellicole dai costi elevati nel sottogenere Monster Horror contrastano con il successo di titoli horror indipendenti dal budget più modesto.

Longlegs

Emblematico è il caso di Longlegs, distribuito da Neon e prodotto da C2 Motion Picture Group per meno di 10 milioni di dollari, che ne ha incassati oltre 100 in tutto il mondo.

Modelli orrorifici sostenibili

“Questo fenomeno – sottolineano gli analisti – suggerisce che, nonostante il fascino persistente del genere horror tra il pubblico statunitense, gli studi dovranno orientarsi verso produzioni più contenute, evitando i costosi progetti basati su effetti speciali e grandi star”.

Horror low-cost: una necessità per il futuro?

Con la popolarità del genere horror ben consolidata negli Stati Uniti ed una crescita costante delle uscite in sala, l’equilibrio tra successo e rischio sembra sempre più dipendere dal contenimento dei costi di produzione.

L’era dello streaming

“Nell’era dello streaming, in cui il pubblico ha a disposizione una vasta offerta di contenuti da fruire comodamente a casa, puntare su film horror dai budget moderati e con un buon rapporto qualità-prezzo potrebbe rappresentare la strategia vincente per Hollywood”, conclude il rapporto di Ampere Analysis. (G.M. per NL)

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