Questa volta ci occupiamo della Turchia, in riferimento però al Film Festival di Izmit, appena partito. Continuiamo così a parlare su questo ospitale sito anche di manifestazioni internazionali del settore audiovisivo, in genere poco trattate dai nostri media, dopo il nostro precedente articolo sul Festival delle Tv locali di Kosice, in Slovacchia.
Va detto peraltro che un tema che interessa da vicino l’Italia nell’ambito del Festival turco, svoltosi in agosto, in realtà c’era: infatti «Preghiera», documentario di Davide Cavuti (nella foto con Michele Placido) sul terremoto dell’Aquila, ha ottenuto l’Art Nicomedia Mention Award, uno dei premi assegnati appunto nell’ambito dell’Izmit International Short Film Festival di Izmit, in Turchia, svoltosi recentemente, come detto. Alla sua prima edizione, il Festival di Izmit aveva una sezione dedicata interamente proprio a documentari, fiction o animazioni che avessero come tema il terremoto.
Si tratta di una sezione specifica voluta dagli organizzatori, la Municipalità di Izmit con il sindaco Nezvat Dogan e l’associazione culturale Art Nicomedia, per commemorare il tragico terremoto che il 17 agosto del 1999 ha colpito la città turca, facendo circa 17mila vittime. La premiazione del Festival ha avuto invece luogo il 17 agosto scorso, 19 anni dopo dunque, negli spazi del Museo del terremoto di Izmit, recentemente inaugurato a sua volta.
Il documentario di Cavuti «Preghiera» è nato con lo scopo di tenere accesa la luce sul drammatico evento italiano del 2009, il sisma di L’Aquila, e anche sul successivo terremoto del Centro Italia del 2016. «Preghiera», presentato lo scorso anno al Festival del Cinema di Venezia, è anche il titolo della prima traccia dell’album “Vitae” (testi e musiche originali di Davide Cavuti), il cui ricavato è interamente devoluto alle popolazioni terremotate di L’Aquila e di Amatrice.
In «Preghiera» le immagini del terremoto dell’Aquila si mischiano ai volti e alle voci di Lino Guanciale, Edoardo Siravo, Paola Gassman, Ugo Pagliai, con la partecipazione proprio di Michele Placido. La sceneggiatura è firmata da Davide Cavuti con testi liberamente tratti da opere di Benedetto Croce e Ignazio Silone.
«Quando Davide Cavuti mi ha chiesto di registrare un suo testo originale per Vitae – ha dichiarato l’attore e regista Michele Placido – , ho accettato senza esitazione perché questa significativa impresa discografico-letteraria servirà a contribuire alla ricostruzione di L’Aquila, una città a cui mi sento assai vicino perché l’ho conosciuta nei suoi momenti migliori e peggiori, e delle altre zone colpite dal recente sisma. È quindi un privilegio per me poter contribuire ad una causa che ho a cuore e ringrazio Davide Cavuti di avermi coinvolto insieme a tanti illustri colleghi che hanno collaborato alla realizzazione di Vitae, garanzia di qualità per il risultato finale».
La giuria internazionale, composta da esperti di varie nazioni, ha dunque assegnato la menzione speciale di Izmit al documentario di Cavuti, in particolare per la forza narrativa dei suoi testi.
Al festival ha partecipato per l’Italia anche il documentario «I due paesi» di Davide Culmone. Nei 18 minuti del suo documentario Culmone dipinge il contrasto tra “due paesi”: il centro storico di San Genesio (Macerata) evacuato, zona rossa, e l’ostello comunale, dove generazioni e culture diverse vivono il dopo terremoto, raccontato dalle voci di chi ha ospitato il primo soccorso.
Le altre produzioni italiane che hanno partecipato al festival sono: «Framed» di Marco Jemolo; «Alganesh» di Lia e Marianna Beltrami; «Fatta Male» di Ludovico Bossi; «Gioco di Zedder» di Giacomo Vitali; «Uomo in Scatola» di Luca Falorni.
I vincitori delle altre sessioni dell’Izmit International Short Film Festival sono stati invece: «Hear me little guy» di Zafer Yetik (Turchia) nella sezione Giovani Filmaker; «Actor» di Çağatay Çelikbaş (Turchia) quale miglior documentario. Il premio per la miglior animazione è andato invece a «The trap» di Korhan Günay. Infine il Premio speciale assegnato dalla Municipalità di Izmit è stato assegnato a «Are you volleyball» di Mohammad Bakhsh (Iran).
Ulteriori informazioni sulla inedita manifestazione si possono trovare sul sito internet del festival, http://en.izmitisff.org. Il contatto per l’Italia è la collega Elena Romanato, 373 8626436. (M. R. per NL)