Cina: “diffamazione” e “alto tradimento” per aver denunciato uno stupro. Sei blogger in carcere

Hanno diffamato non si sa bene chi, hanno tradito non si sa bene chi, i sei blogger cinesi arrestati e detenuti senza la possibilità di comunicare con i propri avvocati, con l’accusa d’aver denunciato, dalle pagine della rete, lo stupro e l’omicidio di Yan Xiaoling, una ragazza deceduta in seguito ad un’emorragia uterina, presumibilmente a causa di uno stupro di massa.

Sarebbero cinque o sei le persone che l’11 febbraio dello scorso anno avrebbero abusato di lei, procurandole le lesioni che l’avrebbero portata al decesso. Nessuna indagine da parte della polizia, nessuna denuncia contro ignoti, nessuna cura per la povera madre, che ha dovuto finanziare autonomamente le spese per l’autopsia, che avrebbe portato al triste esito: si tratta di stupro, ma nessuno sa da parte di chi e perché e nessuno sembrerebbe interessato a saperlo. Se non sei blogger (You Jingyou, Fan Yanqiong, Wu Huaying, Guo Baofeng, Qun Huanhui e sua moglie), che alla fine di giungo sono stati arrestati dalle autorità della provincia di Fujian, nella parte sud-orientale del Paese. La loro unica colpa è quella d’aver raccontato una verità che nessun altro s’è permesso di raccontare, d’aver lanciato un allarme che il governo cinese aveva disinnescato indisturbato, senza ingerenza alcuna, forse per coprire personalità influenti, forse semplicemente per mascherare le falle di un Paese che vuol sembrare immacolato agli occhi del mondo ma che, come gli altri, forse più di tanti altri, nasconde lati oscuri e nascosti. Fatto sta che ora per lo stupro e l’omicidio di Yan Xiaoling gli unici a pagare sono coloro che l’hanno raccontato, che ne hanno dato notizia al mondo. Accusati d’aver diffamato, d’aver tradito e chiusi in un carcere senza la possibilità di comunicare con l’esterno: l’articolo 96 della seconda sezione penale, infatti, prevede che il governo possa impedire l’incontro tra l’imputato e il suo legale, qualora si tratti di un crimine inerente il segreto di Stato. Per il momento, intanto, del caso si sta occupando Reporters sans Frontieres: “La polizia accusa i blogger di diffamazione – fanno sapere, in un comunicato – senza dire chi sia ad essere diffamato e li accusa anche di alto tradimento, senza però fornire nessuna prova concreta a sostegno di queste tesi. Si tratta chiaramente di un tentativo da parte delle autorità di Fujian di coprire un crimine in modo da proteggere persone influenti”. Ancora una volta l’associazione si schiera contro la tirannia cinese ed i suoi goffi tentativi di coprire la verità sempre e comunque, reminiscenza di quel periodo comunista e dei suoi folli tentativi di rieducare la società e di creare “l’uomo nuovo”. Coi risultati che oggi vediamo e, grazie alla rete, tocchiamo con mano. (Giuseppe Colucci per NL)

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang
  • PHPSESSID

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi

Ricevi gratis la newsletter di NL!

ATTENZIONE! Il 14/12/2024 scade termine per iscrizione in lista SIG (Servizi di Interesse Generale) istituita da Agcom per rilevanza in elenchi dei device smart: [email protected]

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER