Finché ha funzionato, cioè fino all’estate 2010, abbiamo tratto diversi spunti dai suoi intelligenti e pungenti post. Poi il blog è entrato in stallo e la decisione assunta ieri di cessare definitivamente le pubblicazioni crediamo non abbia colto alla sprovvista nessuno.
Le motivazioni del verdetto inappellabile che sancisce la chiusura di Comunicazioni Liguria sono sostanzialmente un misto tra la presa d’atto del compimento della sua missione e quella di una generalizzata stanchezza del personale di un dicastero sballottato qua e là da un governo pasticcione quanto indeciso. Peccato, comunque; perché lo spaccato di una P.A. meno banale di quel che si potrebbe (o vorrebbe far) credere che da quelle pagine si è saputo esternare in poco tempo, l’ufficio stampa del ministero di Paolo Romani non è riuscito a esplicitarlo in tutta la sua indifferente e costosa esistenza (a proposito: vista la "produttività" e la "cortesia" del suo personale, non sarebbe il caso di inserirlo tra gli uffici da sopprimere in ossequio al piano di riduzione dei costi statali?). Ad ogni modo, in segno di tributo verso un’iniziativa lodevole quanto fugace, pubblichiamo il commiato a firma del suo fondatore. "Dopo un anno di silenzio e alle soglie dei centomila contatti, Comunicazioni Liguria chiude i battenti. Nel post di un anno fa già spiegavo sostanzialmente i motivi per cui l’esperienza di questo blog si poteva considerare conclusa. Nel frattempo la situazione non è cambiata, anzi è forse maturata in peggio. Le prospettive per noi, così come per tutta la P.A., sembrano essere sempre più confuse e negative. A ciò si aggiunge la naturale tendenza di questa amministrazione a chiudersi in sé stessa, difendendo orticelli sempre più ristretti e assediati da ogni parte. Non c’è verso di riuscire a dare un senso, una “missione”, come si usa dire da un po’, alle nostre attività. E perdonatemi se non mi entusiasma un luminoso futuro da ispettore di Cooperative (con tutto il rispetto per gli ispettori…). Non è sempre stato così, ma è indubbio che a molti ora la situazione sta bene com’è, nella speranza che tutto rimanga immutato ancora per qualche anno, fino all’agognata e sempre più sfuggente pensione. Penso che una parte del problema sia proprio questo: il nostro Ministero (ma non solo) è irrimediabilmente vecchio: prima di tutto anagraficamente, ma soprattutto, e non necessariamente di conseguenza, nella mentalità, nei comportamenti e nell’attaccamento alle storiche consuetudini da “statale”. So che ci sono tante persone che comunque non si riconoscono in questo ritratto, che cercano di lavorare al meglio trovando soddisfazione nel risolvere i problemi giorno per giorno nonostante tutto. A queste auguro di trovare il coraggio di non arrendersi e di continuare a dare un significato al termine “servizio pubblico”, per quanto il concetto possa essere svalutato nelle alte sfere. E siccome alla fine conservo sempre l’illusione che le cose possano cambiare, se nel frattempo vi venisse voglia di condividere un po’ delle vostre esperienze vi invito a farvi sentire nel Forum che è stato attivato nella intranet del MSE. Credo sia una buona idea, del resto già ampiamente utilizzata in altre P.A. Ovviamente non si può rimanere anonimi ma, se può consolare, lo spazio è riservato ai soli “ministeriali”. Mi trovate lì con qualche intervento, naturalmente caduto nel vuoto pressoché pneumatico. In quanto illuso, per ora do la colpa alle ferie e alla disinformazione. Fra un mese il blog verrà cancellato, e a parte le schegge di vani discorsi che saranno disperse nell’oceano della memoria della rete, tutto il materiale sarà fedelmente custodito nel mio cassetto digitale dei ricordi, come merita un’esperienza a cui ho comunque dedicato parte di due anni della mia vita. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato, apprezzato, discusso, polemizzato, ironizzato, criticato, ecc., dimostrando comunque un certo interesse in questa iniziativa. Se volete cercarmi, usate la buona vecchia e-mail. Non sono e non sarò su Facebook, almeno fino a quando potrò permettermelo". (M.L. per NL)