“In attesa di un tempestivo intervento degli organi competenti – ha spiegato Meloni – mi rivolgo al senso di responsabilità civile di ognuno di noi ed a quello di tutti coloro che dispongono di competenze tecniche informatiche necessarie a rendere questo vergognoso sito inaccessibile”.
Il sito in questione, citato dal vicepresidente Meloni, è puellula.com, visibile anche in italiano e individuato inizialmente proprio in queste ore dall’agenzia Asg Media.
In un servizio su quel sito, l’agenzia spiega che il sito “espone tanto di candela blu in segno di “solidarietà” ai pedofili e pubblica una vera e propria guida alla vita del pedofilo, “Living with Pedophilia: A Practical Guide or A Childlover’s Guide to Sanity”, spiega come è possibile aggregarsi ad una comunità con la quale condividere le esperinze le immagini e i video”.
A detta dell’agenzia, inoltre, “dal sito Puellula, gestito da un uomo che crede che i bambini già dall’età di sei mesi siano in grado di acconsentire ad un rapporto sessuale, è possibile collegarsi ad un network internazionale, http://nld.puellula.com/Main.html, dal quale è possibile accedere a molteplici siti forum e blog di persone che definiscono la loro attività “The human Face of Pedophilia”, il volto umano della pedofilia, nella quale peró, di umano non c’è proprio niente”.
Secondo Asg da questi siti è questione di pochi clic raggiungere foto di “bambini e bambine” e anche di “modelli giovanissimi che indossano intimo o costumi”.
Nei giorni scorsi, come si ricorderà, il ministro Gentiloni era intervenuto per tentare di oscurare il sito che promuoveva il 23 giugno scorso il cosiddetto “Boy Love Day”.