Poco fa mi è arrivato il comunicato stampa di Frontier Silicon sul lancio di Venice 7, il nuovo chipset per la radio digitale sfornato da una azienda che rifornisce – a quanto ho appreso a Cagliari nel corso della conferenza sulla radio digitale dell’EBU, circa l’80% del silicio ai costruttori di radio DAB.
The Venice 7 module will strengthen the growing DAB market in the UK while addressing the emerging digital radio markets including Australia, France, Germany and Italy, which are all planning major digital radio launches during the next 12 months.
WorldDMB announced Profile 1 last month to facilitate the rapid growth of digital radio across Europe by providing receiver manufactures with the economies-of-scale that result from a single Europe-wide marketplace. Profile 1 defines the required functionality for mass-market digital radio receivers that use the Eureka 147 family of digital broadcasting standards.
Venice 7 uses Frontier Silicon’s revolutionary new Kino 3 baseband processor chip, which utilises the most advanced semiconductor manufacturing process technology to enable the lowest power consumption. The chip integrates sufficient memory to support DAB, DAB+, DMB-A and FM without the need for additional cost of external SDRAM memory.
The Venice 7 module includes all interfaces necessary for a fully functional radio, needing only power supply, display, keypad, audio amplifier and speakers to complete a product.
Le parole del comunicato stampa, più che roboanti sembrano sarcastiche là dove si parla di “growing DAB market in the UK”. Pochi minuti fa ho letto invece una segnalazione di Mike Barraclough, del British DX Club. Il Guardian di oggi riporta la notizia delle decisione, da parte di Channel 4, di chiudere completamente ogni progetto di lancio della radio digitale, più volte rimandato, con l’obiettivo di risparmiare nel 2009 100 milioni di sterline. La prima vittima del taglio è Bob Shennan, il responsabile della programmazione radiofonica dell’ente Channel 4, il broadcaster sotto controllo pubblico ma con finanziamento pubblicitario. Bob, lo scorso settembre, era tra i relatori di Cagliari e appena mi sarà possibile proverò a mettere online l’audio del suo ottimistico intervento.
Ieri, su The Register, riportando il parere degli analisti di Enders, una società specializzata nel settore mediatico, Andrew Orlowski invocava, da parte dell’authority OFCOM, la revoca dell’attuale “vincolo di programmazione digitale”. Oggi i titolari di una licenza radiofonica nel Regno Unito sono tenuti a finanziare un proprio progetto di radio digitale. E’ un vincolo che non è più sostenibile in alcun modo. Un network digitale a copertura nazionale costa 1 milione di sterline all’anno solo in costi di trasmissione e il settore dimagrisce al ritmo del 10% all’anno in termini di rese pubblicitarie. OFCOM, afferma Enders, deve finalmente accettare la scomoda verità di un digital switchover che resta “lontano come non mai”. E non a caso Orlowski conclude affermando che in questo momento, con le borse del mondo che si stanno sgretolando (ho appena visto su RepubblicaTV una corrispondenza dell’amico Ettore Livini da Reykyavik su una Islanda ormai sull’orlo della bancarotta sovrana, una nazione popolata quanto Verona, che non può più assicurare il valore della propria moneta e del risparmio), non si deve più parlare di digital switchover ma di analog switchback. L’unico modo per salvare la radiofonia.
Channel 4 axes radio projects
John Plunkett
Friday October 10 2008
Channel 4 has abandoned its entire radio project, dealing a huge blow to the future of the digital sector, as it seeks to make £100m in savings.
Today Channel 4 said it would close its radio division with the loss of up to 15 jobs, saving an estimated £10m in 2009.
Casualties could include the Channel 4 director of radio, Bob Shennan, the former head of BBC Radio 5 Live who joined to oversee the new stations last year.
The broadcaster was to launch a series of radio stations, including a competitor to BBC Radio 4, and youth music channel E4 Radio, as part of a second digital radio platform that would carry a host of other new channels.
(continua)
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Drop the DAB donkey, says analyst
Digital burden is killing radio
By Andrew Orlowski
Posted in Music and Media, 9th October 2008
OFCOM should relieve British radio of its costly obligation to support digital as well as analogue broadcasts, a leading analyst company advised this week. If it doesn’t, the commercial radio sector will die.
(continua)