Petizione online, un sito web (amicidivirgilio.it) e un fulgido esempio di marketing virale: ecco come un gruppo di nostalgici ha voluto resuscitare Virgilio e ce l’ha fatta.
Un tempo era Virgilio, il primo vero portale italiano. Così come il suo omonimo poeta, guida spirituale di Dante tra i gironi dell’inferno, lo storico portale di casa nostra era stato, per i primi pionieri, spaesati ed entusiasti, internauti italiani, un vero e proprio vademecum, un punto di partenza, così come il primo bacio, la prima caduta in bicicletta, il primo esame all’università. Era il lontano, antidiluviano (in termini di web), 1996 quando virgilio.it veniva registrato, scrivendo la storia del web all’italiana. Dieci anni di vita e nel 2005 arriva il grande colosso delle telecomunicazioni che, come in una favola, s’impone rudemente, inglobando, fagocitando Virgilio nel nuovo brand sul quale Telecom intendeva puntare, ossia Alice. Niente più Peppino, quindi, il celebre volto con cui quelli di Virgilio avevano pubblicizzato se stessi in rete per anni (“Virgilio, il bello di internet”): coppola in testa e viso scavato dagli anni che passano. Di anni ne sono passati, infatti, e come una storia da libro cuore, un gruppo di amatori allo sbaraglio, di quelli che il web l’avevano fiutato, assaggiato ed amato, prima degli altri, ha deciso che il vecchio Virgilio non poteva restarsene in soffitta a prender polvere in eterno, ma doveva tornare, come simbolo di quel web che fu, grazie al quale la rete di oggi può essere quella che è. Ed ecco che, piano piano, i cattivi, quelli del grande colosso tutto bilanci ed utili, si rendono conto che a volte anche i sentimenti (e le firme di 4000 utenti, facili da tradurre in soldoni) contano ed ecco che il mese scorso il portale di Virgilio ha riaperto i battenti. Il tutto era iniziato da un blog, ridatecivirglio.myblog.it, creato da Massimiliano Sossella, ex direttore generale dell’agenzia di marketing digitale Olà, ed attuale boss Berbera & Hide Communication. Dal blog si era passati ad un vero e proprio portale, www.amicidivirgilio.it, registrato da Sossella e sul quale egli, sotto lo pseudonimo di Felice Ritorno, guidava un gruppo di nostalgici del vecchio portale. “Virgilio è stato il primo portale italiano e, come me, chi ha firmato la petizione sente l’esigenza di avere una realtà web italiana”, aveva spiegato in un’intervista, presentando la propria petizione per il ritorno di Virgilio. Nei mesi estivi, da sempre critici per ogni media che si rispetti, aveva raccolto qualcosa come 4000 firme, numeri che non hanno potuto lasciare indifferenti quelli di Telecom. Ecco, allora, l’organizzazione di un evento nel jet set milanese, con numerosi fan arrivati per incitare la riapertura del sito e Giancarlo Vergori, responsabile del portale Alice, a prometterne il pronto ritorno. C’era una volta Virgilio e, da pochi giorni, c’è di nuovo, su www.virgilio.it. (G.M. per NL)